Risultati asta BTP 13 Gennaio 2012

 Una ventata positiva arriva dalle Borse in questi ultimi due giorni che chiudono la seconda ottava di Gennaio 2012; mentre sull’azionario Unicredit si riprende velocemente dallo scossone dei giorni precedenti post-aumento di capitale (non riuscendo comunque a tornare a livelli accettabili per il momento) e totalizza a metà seduta un guadagno intorno al 3.58%, altre buone notizie sembrano arrivare dalle aste dei BTP di oggi.

Già durante la seduta di ieri l’esito positivo, oltre ogni aspettativa, dell’asta di Buoni Ordinari del Tesoro aveva dato un’ottimo riscontro sul mercato dei titoli del debito Europeo, con la riduzione netta dello spread Btp-Bund e l’allentamento delle tensioni in seguito al tasso di interesse confermato come dimezzato rispetto al precedente.

Esito asta BOT

Asta BOT con rendimenti dimezzati, scende lo spread

 L’asta di BOT prevista per oggi si è conclusa nel migliore dei modi; il riflesso del buon esito arriva perfino ad abbassare lo spread BTP-Bund che ora, dopo una perdita del 6.45% circa, oscilla intorno a 483 punti.

I Buoni Ordinari del Tesoro in asta oggi con scadenza annuale sono stati collocati con rendimento più che dimezzato rispetto al mese di Dicembre; si registra infatti un rendimento del 2.735% rispetto al precedente 5.95%. La buona domanda dei titoli ha permesso al Tesoro di collocare i Bot annuali per 8.5 miliardi di euro a fronte di una domanda di oltre 12 miliardi di euro.

Previsioni spread Btp-Bund 2012

 Per analizzare lo spread tra i titoli del debito Italiani a 10 anni e quelli tedeschi con la stessa scadenza è necessario guardare molto bene il grafico storico analizzando gli eventi che hanno “mosso” il differenziale nel tempo. Ma non solo, è necessario anche valutare singolarmente i rendimenti dei due strumenti messi in relazione, visto che trattandosi di un differenziale la posizione può essere estremamente diversa indipendentemente dalla misura della distanza.

Innanzitutto il punto più interessante storicamente dello spread Btp-Bund è compreso tra il 1993 ed il 1997 (più o meno in coincidenza con l’entrata in vigore della Moneta Europea); in questo arco temporale il differenziale è salito oltre quota 600 punti ed il rendimento dei BTP a 10 anni è oscillato da quota 13% a quota 7% circa. Quando finalmente c’è stato l’ingresso nell’Euro con Prodi, il differenziale era ormai stabile a 50 punti ed anche il rendimento dei BTP è tornato verso il 4% per poi arrivare ad Agosto 2011 come ormai sappiamo.

Esito asta BTP a 10 e 3 anni

 L’ultima asta del 2011 costringe ad un bilancio annuale molto contrastato; l’andamento del collocamento è di difficile interpretazione visto che se da un lato abbiamo avuto rendimenti in leggero calo, dall’altro la domanda non è stata soddisfacente e lo spread Btp-Bund torna ad allargarsi.

Il collocamento dei Buoni del Tesoro Poliennali a 10 anni ha visto in particolare due BTP che rispettivamente sono stati offerti al 6.98% (per quanto riguarda la scadenza 2022) e 6.7% (per quanto riguarda invece la scadenza al 2021) e sono identificabili con ISIN IT0004759673 e IT0004695075. Rispetto al precedente dicevamo che c’è stato un calo nel rendimento annuale (7.56%) ma la domanda ha visto un rallentamento notevole; per il primo BTP di cui sopra si parla di una domanda in linea (2.5 miliardi collocati per una richiesta di 3.39 miliardi) con le aspettative, mentre per il secondo (con scadenza nel 2021) l’assegnazione è stata di 1.17 miliardi quando invece era stato previsto un collocamento di 2 miliardi.

Spread BTP-Bund a fine 2011

 Nessun allarmismo sui mercati; il range ristretto di contrattazioni ed i volumi più che dimezzati rispetto alla norma dovrebbero far capire che non è il momento di fare analisi sui grafici visto che in queste condizioni è difficile che si possano sviluppare pattern o inversioni di tendenza. Il movimento avuto nella giornata di ieri che sembrava fortemente ribassista è stato corretto al rialzo proprio nelle prime ore della giornata di oggi, ad ulteriore conferma che quello che vediamo sui mercati altro non è che un su e giu senza meta.

Stesso discorso per lo spread, su cui però si possono aprire discorsi di medio periodo; negli ultimi tempi, dopo il rimbalzo da quota 356 circa, il movimento è stato costante e più o meno laterale intorno a quel valore che poco tempo fa’ abbiamo identificato come “corretto” secondo l’attuale situazione di mercato ed il periodo Natalizio.

Spread BTP-Bund dopo approvazione Manovra Monti

 Il Senato dice sì alla manovra Monti: stretta fiscale, IMU, tassa sui capitali scudati, riforma sulle pensioni, sono solo alcuni dei temi toccati dal nuovo governo. L’Italia chiude l’anno 2011 con la quarta manovra d’emergenza degli ultimi sei mesi, ma é passato ancora troppo poco tempo dall’approvazione e ancora non si riesce a vedere lo spread Btp-Bund sotto quota 450. La differenza di rendimento Btp/Bund sul tratto a dieci anni é stata ferma a 497 punti base per poi raggiungere i 501 punti ieri pomeriggio, il tasso del decennale marzo 2022 ha raggiunto un valore del 6,918%.

Piazza Affari positiva

 I bassi volumi di contrattazione che caratterizzano i giorni prefestivi pesano ancora di più in un momento come questo, in cui buona parte dei trader vuole restare liquida per valutare il close annuale alla luce dei nuovi sviluppi di breve.

L’andamento del Fib è di tipo laterale-rialzista e dal bottom vicino a 14500 in 6 giorni il derivato non è riuscito a guadagnare più di 500 punti scarsi; dopo l’aumento di volatilità della giornata di ieri che non ha avuto sviluppi, siamo ora in una fase di compressione giunta ormai al suo vertice. Dopo l’apertura in gap-up, dalla prima candela oraria fino a quella corrente si è avuto un restringimento del range di estensione che al momento risulta essere l’unico segnale da seguire prima della chiusura di giornata. L’uscita dal triangolo di compressione ben visibile sul grafico a candele ad un’ora darà circa 100-150 punti di movimento direzionale da seguire in trailing stop e senza reverse di posizione.

Milano apre in positivo ma dopo BCE scattano le vendite

 L’open di questa mattina era più che incoraggiante; il FTSE-Mib si è istantaneamente trovato poco sopra a 15100 punti aprendo una finestra di prezzo che nelle ore successive alla prima si è chiusa sotto il peso delle vendite. Dal top relativo a 15300 il mercato ha iniziato la discesa fulminea che ha visto il suo bottom relativo a 14720 di indice mentre al momento sul book si lotta per mantenere quota 14800 (supporto da controllare in close daily).

Ora che il gap è stato chiuso se il mercato non si riprenderà il close annuale potrebbe spingere il mercato sotto ai minimi di periodo portando la negatività di Dicembre 2011 anche su Gennaio 2012. Per la giornata di oggi ci si può attendere ancora uno sviluppo positivo visto che il settore bancario nonostante la leggera perdita sembra in recupero ed Intesa SanPaolo è in cima alle blue-chips con un guadagno del 2%. A seguire abbiamo Lottomatica (+1.31%) e Mediolanum (+1.22%) sul podio e Enel G.P., Atlantia, Generali, STM e Diasorin che sono gli unici titoli del listino italiano ad essere positivi.

Piazza Affari recupera terreno, spread a 488

 Il listino azionario italiano recupera terreno dopo l’incertezza della scorsa ottava; dopo un’open negativo sotto a 14500 in pochi scambi il FTSE-Mib si porta al di sopra del supporto psicologico salendo oltre a 14750 nel corso della mattinata, dove ora lateralizza.  I maggiori istituti di credito sono positivi, ed è proprio questo il fattore che costringe a prendere il minimo del 14 Dicembre come inizio di un nuovo tracy+1 che ora stà cercando di superare i livelli critici e virare al rialzo, per recuperare le perdite dei scorsi giorni.

Abbiamo quindi Unicredit che guadagna il 5.65% portandosi a 0.7195 seguita da Mediobanca (+4.87%) a 4.7380 e Intesa SanPaolo al terzo gradino del podio momentaneamente con una performance del 4.61% che fa’ sfiorare quota 1.2750.

Borse recuperano, spread in salita per motivi tecnici

 Il close negativo di ieri sera a Piazza Affari si riflette sull’open di oggi che dopo un’ora di incertezza costringe il Mib al test del supporto a 14580 punti; sul listino italiano le vendite si riversano su Fondiaria-Sai, che peggiora la sua situazione generale allontanando ancora di più gli investitori di medio periodo ed avvicinando invece gli speculatori, seguita da Generali con -2.71% e Diasorin che con -2.59% vede l’intero guadagno dei giorni precedenti al crollo.

A sorpresa a reggere di più è proprio il settore più bersagliato; i bancari infatti guadagnano complessivamente 0.82% e sul listino delle blue-chips abbiamo Banca Popolare di Milano in cima ai migliori con +5.02% seguita da Intesa SanPaolo a +1.74% e Banca MPS a +1.48%. Bene anche Unicredit che guadagna lo 0.48% e sembra volersi allineare al resto del settore durante il proseguo della giornata. Il rimbalzo dell’indice FTSE-Mib in questo momento apre anche le porte per un’eventuale ripresa generale nel pomeriggio che spingerebbe i bancari a sovraperformare il listino lasciando a fine giornata sul grafico un chiaro segnale di ripresa ed inversione di tendenza.

Spread BTP-Bund dopo l’incertezza sul rating UE

 Moody’s ha annunciato ufficialmente la volontà di rivedere i rating di tutti i debiti sovrani dell’Unione europea nel primo trimestre del prossimo anno e lo spread Btp Bund torna a crescere: il gap dei tassi tra i Btp italiani a 10 anni e i Bund tedeschi arriva a toccare i 437 punti base, mentre il rendimento tocca il 6,5%. Le nuove tensioni sono legate soprattutto all’agenzia di rating che ha invitato alla cautela e si é detta poco convinta che le misure dell’Ue siano sufficienti, confermando il clima di incertezza e austerità.

Spread Btp-Bund e Mercato Italiano dopo il meeting di Bruxelles

 L’Europa si divide, si spacca, ma si da’ anche regole ed obiettivi; questo il riassunto di quanto emerge dall’attesissimo vertice di Bruxelles che sembra aver tutto sommato soddisfatto nonostante abbia anche fatto emergere nuovi contrasti tra i Paesi dell’Unione Europea. Abbiamo una differenza notevole tra le diverse situazioni interne, anche se sembra che la voglia di restare uniti ci sia ancora e lo dimostra il fatto che il meeting “piace” ai mercati, almeno per il momento.

Il FTSE-Mib dopo due giornate di seguito fortemente negative recupera terreno dopo un’open leggermente negativa; siamo ora in guadagno a Piazza Affari ed il supporto chiave da controllare in close weekly si aggiorna a quota 15100 punti, sotto i quali il mercato perderà forza e tenterà nuovamente di girare in negativo il tracy+1 corrente.

Monti a Porta a Porta parla degli spread, ecco i grafici

 Ospite in questi minuti della trasmissione televisiva Porta a Porta è Mario Monti che parla della manovra “salva-italia” spiegando anche la situazione che il nuovo Governo si è trovata a dover gestire. Anche se l’argomento centrale dell’intervento non è di certo lo spread Btp-Bund, per spiegare il perchè delle scelte drastiche intavolate dal Governo il Premier è ricorso al famoso indicatore che tiene con il fiato sospeso l’Italia (e non solo).

Durante la trasmissione non c’è stato un supporto “grafico” ma si è detto che “lo spread italiano ha seguito quello greco” e per questo i rischi di diventare la “nuova Grecia” nell’Unione Europea erano e sono ancora altissimi. Proponiamo di seguito quello che non è stato proposto agli spettatori di Porta a Porta, tenendo conto che in arancione abbiamo lo spread Italia-Germania di volta in volta confrontato con quello della Grecia, quello della Spagna ed infine quello della Francia.

Piazza affari apre in calo. Spread sotto i 400 punti

 Apre in calo questa mattina Piazza Affari. Dopo l’apertura positiva di ieri derivante dalla manovra finanziaria presentata dal Premier Monti nella serata di Domenica, questa mattina Piazza Affari sembra in leggero affanno. L’Ftse Mib in apertura, lasciava sul terreno lo 0,9%, l’All Share segnava un -0,8%. Verso le 9:20 la situazione sembrava volgere in positivo, con una perdita pari allo 0,2% e con l’All Share che guadagnava lo 0,15% a 16.683 punti.