La trasformazione di Goldman Sachs e Morgan Stanley da avvio ad una settimana divisa tra crisi finanziaria e dati macro

 La settimana appena conclusa è stata dominata dalle vicende del settore finanziario: prima la paura scatenata da Lehman ed AIG, poi l’annuncio del piano Paulson che ha permesso ai mercati di recuperare quanto perso nei giorni precedenti. Effetti positivi ampliati però anche dal divieto di vendita allo scoperto su più di 700 società quotate a New York e Londra. Vediamo adesso quali sono i temi che guideranno i mercati da oggi, mercati che in pochi si aspettano impostati ad un deciso rialzo. E’ una notizia di questa notte l’accordo tra FED, Goldman Sachs e Morgan Stanley per la trasformazione delle due banche d’affari in holding di banche in grado quindi da una parte di comprare partecipazioni in banche retail e dall’altra di avere accesso ai prestiti della Federal Reserve. Questa mossa garantirà alle due società un migliore accesso alle fonti di liquidità, ma segna la fine del modello di banca d’affari pura e semplice, troppo esposta ai costi di finanziamento. Goldman Sachs cercherà di aumentare la prorpia base di depositi sia tramite acquisizioni che per via organica, dando vita a GS Bank USA, in cui farà confluire asset per 150 miliardi di dollari. Morgan Stanley, sempre più vicina a Wachovia, si è limitata a dichiarare che grazie a questa trasformazione ci sarà più flessibilità e stabilità. Dal settore bancario USA sono attese novità in merito anche a Washington Mutual in quanto è possibile che un compratore si faccia avanti già entro questa settimana.

C’è molta attesa poi per i discorsi che Ben Bernanke, Henry Paulson e Jean Claude Trichet terranno oggi pomeriggio. Il mercato si interroga da una parte sulle mosse di FED e Tesoro Usa, dall’altra sulla volontà o meno della Banca Centrale Europea di varare un intervento simile a quello messo in campo negli Stati Uniti. Le autorità americane hanno infatti chiesto ai paesi del G7 di intervenire con misure analoghe a quelle prese negli Stati Uniti, ma fino ad ora non ci sono state risposte in tale direzione.

Questa settimana torneremo poi a parlare anche di macroeconomia, con i dati sul mercato immobiliare americano, l’indice IFO e l’andamento del settore sevizi nell’area euro. In particolare mercoledi saranno diffuse le cifre sulla vendita di case (già costruite) ad Agosto, mentre giovedi avremo i dati sulla vendita di nuove case. Giovedi arriveranno anche le cifre sugli ordini di beni durevoli in USA e la stima finale dell’andamento del PIL nel secondo trimeste. Questi dati influenzeranno in modo significativo i mercati in quanto tutto dipende dalla capacità dell’economia statunitense di rialzare la testa: senza consumi in crescita ed un mercato immobliare di nuovo positivo i mercati azionari soffriranno sicuramente.