Previsioni Oro Giugno 2012

 Il mercato dell’oro è ancora una “nicchia” sicura per gli investitori? L’andamento di medio termine potrebbe rispondere negativamente a questa domanda, costringendo a cambiare aspettative verso una commodities che diventerà sempre meno popolare nel mondo degli investimenti. La distanza tra mercato reale e mercato finanziario costringe a prendere due posizioni ben diverse sul bene di rifugio; mentre il mercato dell’oro “reale” (quindi lingotti e gioielli) manterrà un valore costante con prospettive rialziste grazie all’effettiva qualità del prodotto in questione, il lato finanziario dell’Oro è attualmente in una fase di sovra-valutazione e nei prossimi mesi potrebbe avviarsi la fase discendente attesa dal 2011.

Dopo anni e anni di salita incontrastata il top raggiunto nel 2011 sembra aver messo la parola “fine” all’up-trend in favore di una fase di ritracciamento che dovrebbe riportare il valore dell’oro in linea con il mercato reale. da quota 1931.4 il mercato dell’Oro è sceso fino a sfiorare 1527.2 durante la fine di Dicembre 2011; questo è il range che ora definisce i livelli di intervento di lunghissimo periodo, con il primo che funge da resistenza ed il secondo da supporto.

ORO PUO’ TORNARE A 1800$

Gli annunci della Fed fanno volare l’oro ai massimi da ottobre

 La giornata di ieri è stata davvero eccezionale per l’oro e le sue contrattazioni: il biondo metallo è infatti cresciuto di oltre un punto percentuale, facendo registrare l’incremento più alto delle ultime sette settimane. In pratica, questa performance è stata resa possibile dai rally contemporanei dei mercati azionari, delle varie commodities e addirittura dell’euro, ma soprattutto dagli ultimi annunci della Federal Reserve, pronta ad ampliare dal punto di vista temporale la durata di interessi molto bassi. Tra l’altro, il balzo aureo è stato il più evidente per quel che riguarda una singola giornata dopo ben tre mesi di attesa.

Previsione prezzo oro 2012

 Il mondo della finanza si muove sempre secondo equilibri per cui se certi mercati tendono a scendere, altri salgono e viceversa. Questo non da però per scontato che sul lunghissimo periodo non si possano avere trend in contrasto tra breve e lungo termine visto che molto dipende dall’entità dei movimenti stessi che restano spesso sproporzionati tra i vari mercati.

Il caso dell’oro spiega meglio questo concetto; dal 2001 ad oggi il mercato azionario ha avuto un andamento molto differente a seconda delle fasi che abbiamo attraversato e ci sono stati tanti rialzi quanti ribassi, tutti ben identificabili nel grafico di lungo periodo. Sul Gold future di riferimento per il prezzo dell’oro invece dal 2001 ad oggi è stata praticamente una salita continua (il ritracciamento del 2008 conta come tendenza di medio) che ha portato un guadagno sul prezzo fuori da ogni previsione (da quota 300 circa l’oro adesso si aggira sopra a 1500).

Dove comprare lingotti d’oro

 Se c’è un investimento considerato “sicuro” ed infallibile è sicuramente quello immobiliare, anche se su queste stesse pagine abbiamo già discusso di come si tende sempre a sottovalutare i problemi legati alla gestione burocrazia ed alla gestione di qualsiasi tipo di edificio, ma sopratutto ai problemi che si hanno senza capitali adeguati da mobilitare. L’alternativa all’investimento in immobili è invece l’acquisto dei beni di rifugio, di cui il massimo esponente è sicuramente l’Oro.

Investire in Oro può essere fatto in modalità molto diverse tra di loro e la grande flessibilità del mercato consente a tutti i portafogli l’ingresso in acquisto, sia che si tratti di beni materiali sia (anzi, sopratutto) che si tratti di beni finanziari. Se da un lato abbiamo infatti il classico acquisto diretto di monete d’oro o meglio ancora di lingotti (che ricordiamo deve essere fatto tramite gli operatori specializzati indicati sul sito della Banca d’Italia) che comprende un servizio di giacenza presso siti dedicati, dall’altro possiamo acquistare l’Oro direttamente seduti da casa tramite il trading on-line; ci sono infatti una serie di prodotti finanziari che hanno un’andamento legato al prezzo dell’Oro;

World Gold Council: in crescita la domanda di oro

 Brilla più che mai la domanda di oro: la constatazione può essere fatta soprattutto in relazione agli ultimi dati che sono stati diffusi dal World Gold Council. Come è noto, si tratta di una associazione industriale che raggruppa le principali aziende minerarie aurifere e che ha sede nel Regno Unito, il quale in questa occasione ha provveduto a rendere noto l’ammontare della domanda nel terzo trimestre del 2011. Ebbene, non ci si può certo lamentare in tal senso, dato che è stato registrato un aumento pari a sei punti percentuali, con la quota complessiva che si è avvicinata moltissimo alle 1.054 tonnellate. Che cosa vuol dire un valore di questo tipo e di queste dimensioni?

Il Qatar dà fiducia al comparto minerario greco

 La Qatar Holdings Llc è pronta a investire circa un miliardo di dollari nella European Goldfields Limited, compagnia quotata a Londra e tra le maggiori della Grecia per quel che riguarda l’estrazione mineraria di oro: una fiducia che forse in pochi si aspettavano, vista la situazione economica del paese ellenico, ma si punta con decisione sul metallo più nobile. Nello specifico, la holding araba provvederà ad acquisire una partecipazione del 10% da Ellaktor Sa, ricevendo inoltre un altro 5% da una compagnia greca di costruzioni; in aggiunta, dettaglio certamente non trascurabile, la stessa European Goldfields potrà beneficiare di seicento milioni di dollari in sostegno finanziario.

Metalli preziosi: il tonfo di oro e argento

 Il tonfo è stato davvero pesante e fragoroso, quanto inatteso dopo le ultime stime positive: i metalli sono stati i protagonisti negativi dell’ultima giornata di contrattazioni a New York, con dei ribassi che invitano sicuramente a delle riflessioni. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, infatti, c’è da dire che il contratto future relativo all’oro e previsto in scadenza per il prossimo mese di dicembre ha perso ben 3,7 punti percentuali. A questo punto, la sua quotazione si è attestata sui 1.741,70 dollari l’oncia, ma non si è trattato dell’unica performance di questo tipo. Anche l’argento si è comportato alla stessa maniera, con il medesimo future in scadenza fra tre mesi che è stato capace di cedere quasi il 10% (per la precisione il 9,6%), con la quotazione attuale che è pari a 36,58 dollari l’oncia.

Investire nei metalli preziosi: oro e argento

 Oro e argento, quali sono le reali prospettive per un investimento in questi tempi? L’apprezzamento del biondo metallo è stato sotto gli occhi di tutti, una performance che ha fatto pensare all’oro come il bene rifugio per eccellenza: i prezzi sfiorati in questo caso sono stati pari a 1.900 dollari l’oncia, ma cerchiamo di capire come bisogna comportarsi. Ora la quotazione si è leggermente abbassata e bisogna anche tenere conto che l’oro e l’argento sono entrambi metalli preziosi, ma hanno andamenti differenti soprattutto per quel che concerne la tempistica. Il rapporto tra i due, in particolare, è di poco superiore a 40, quindi la strategia dell’investitore sarebbe maggiormente “bullish” nel caso in cui si prendesse come riferimento l’argento rispetto all’oro.

Record prezzo oro a causa della crisi

 Il tasso di volatilità dei mercati finanziari internazionali e le paure di recessione fanno dell’oro uno dei beni rifugio per eccellenza, tanto da spingerne gli acquisti e il prezzo a livelli record. Il metallo sfiora in questi giorni per la prima volta oltre i 1.850 dollari l’oncia. Al suo apice, il costo un’oncia (l’equivalente di circa 30 grammi) di oro e’ arrivato a 1.852,75 dollari. Durante la scorsa settimana il prezzo dell’oro ha così guadagnato quasi il sei per cento. Sono ormai molti gli analisti che credono in un aumento del metallo giallo sino ai 2.000 dollari l’oncia. Sempre più ricercato dagli investitori per la sua natura di bene rifugio alla luce dello spauracchio di una nuova recessione dell’economia mondiale a cui si aggiungono le recenti perfomance negative del debito Usa e europeo. L’oro sta diventando l’investimento più appetibile del momento, la Banca centrale venezuelana conscia di questa situazione ha deciso di rimpatriare 11 mld di dollari di riserve auree custodite da alcuni Paesi sviluppati, con l’idea  di nazionalizzare la produzione aurea.

Oro e argento in ritirata dopo i timori per il debito Usa-Ue

 L’oro e l’argento erano riusciti a far registrare dei record davvero interessanti negli ultimi giorni, ma poi sono state le preoccupazioni per il debito di Stati Uniti e Unione Europea ad avere la meglio: in effetti, questi timori hanno posto un freno al rialzo in questione, con i due metalli preziosi che hanno chiuso le loro ultime contrattazioni presso il London Metal Exchange con una presa di beneficio. Nel dettaglio, l’oro si è attestato a quota 1.588,40 dollari l’oncia, mentre l’argento è sceso fino a 38,75 dollari.

Tanzania, le esportazioni di oro aumentano del 18%

 La Tanzania rappresenta uno dei principali paesi per quel che concerne le esportazioni di oro, dunque non deve stupire più di tanto se questo dato riferito alla nazione africana sia aumentato del 18% nel corso dell’ultimo anno: secondo la banca centrale del paese, il motivo per un tale incremento deve essere rinvenuto nei più alti prezzi del mercato internazionale (mentre il dollaro si è indebolito, il prezioso metallo beneficia attualmente di una quota pari a 1.321,17 dollari l’oncia). Nel dettaglio, l’export tanzaniano si è attestato a 1,67 miliardi di dollari, una stima superiore agli 1,42 miliardi registrati nel 2010, con una netta prevalenza rispetto agli altri beni, come cotone e tabacco.

Oro, quinto rialzo consecutivo al Nymex

 C’è un unico protagonista per le ultime contrattazioni del New York Mercantile Exchange: si tratta dell’oro, il quale ha letteralmente dominato la maggior borsa fisica per le commodities, facendo registrare il quinto rialzo consecutivo, un rialzo di non poco conto. Nello specifico, il metallo prezioso per eccellenza ha conseguito un ricavo pari a mezzo punto percentuale: il dato si riferisce al contratto future che giungerà a scadenza tra un mese, con una quota complessiva che attualmente ammonta a 1.549,20 dollari l’oncia. Le preoccupazioni per il debito sovrano hanno sicuramente favorito le contrattazioni auree, in particolare quelle relative all’area dell’euro, a causa degli stress test bancari e delle ondate speculative che riguardano alcuni paesi.

Oro: presto tornerà a salire?

 Il prezzo dell’Oro è salito in maniera praticamente costante negli ultimi anni fino a superare quota 1500 sul future di riferimento; il canale di salita che descrive il range intorno a cui le contrattazioni si svolgono indica che attualmente siamo a ridosso della parte bassa ed un rimbalzo potrebbe avvenire nel giro di due o tre giorni come è succede da tempo a questa parte.