Economia: gli USA rischiano una lunga stagnazione

 Nei “forzieri” delle banche di tutto il mondo ci sono complessivamente ben 4.000 miliardi di dollari di asset tossici, ovverosia titoli spazzatura privi di valore o quasi per effetto delle operazioni finanziarie sconsiderate di questi ultimi anni. Tale stima, secondo quanto riporta sul proprio sito Internet il “Times”, che ha anticipato i dati del Fondo Monetario Internazionale, mette ancor di più in evidenza come la finanza internazionale abbia poggiato le proprie basi, prima dello scoppio della bolla, su fondamenta di argilla.

Nel dettaglio, le anticipazioni del “Times” da parte del Fondo Monetario Internazionale parlano di 3.100 miliardi di asset tossici in USA e ben 900 miliardi di dollari sparsi nel resto del mondo. Tali stime sono peggiori rispetto a quelle comunicate in via ufficiale, ed in precedenza, da parte del Fondo Monetario Internazionale, e confermano come ci si ancora molto da lavorare per uscire dal tunnel della recessione.

Recessione economica profonda per la Russia

 Il primo trimestre del 2009 è stato archiviato dalla Russia con una forte contrazione del prodotto interno lordo, e con prospettive tutt’altro che rosee per l’intero 2009. Nello specifico, il PIL nel primo quarto del 2009, in accordo con il dato rilasciato ministero russo per lo sviluppo economico ed il commercio, ha fatto registrare un secco -7%, a conferma del fatto che la recessione economica è stata alimentata sia dal calo del prezzo delle materie prime energetiche, sia da valutazioni politico/monetarie sbagliate, ma anche da un eccessivo protezionismo.

Le stime sulla caduta del PIL russo nel 2009 sono tra le peggiori formulate dall’OCSE, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico; è prevista infatti per l’intero 2009 una contrazione del prodotto interno lordo del 5,6%, mentre per il 2010 l’OCSE prevede l’uscita dal tunnel della recessione economica con una crescita del PIL, seppur modesta, pari allo 0,7%.