Crisi auto, la Francia stanzia 6,5 miliardi di euro per Renault e Peugeot

La crisi del mercato delle auto continua a farsi sentire e i governi di tutti i Paesi cercano di correre ai ripari per salvare il salvabile. Il Governo francese, ad esempio, ha approvato il maxi piano anti-crisi a sostegno del settore automobilistico travolto dalla forte crisi. Il piano, presentato ieri ai costruttori francesi dal presidente Sarkozy, prevede lo stanziamento di circa 8 miliardi di euro a favore dell’industria automobilistica. 6,5 miliardi di euro andranno a rimpinguare le casse di Psa Peugeot Citroen, Renault, a cui sono stati assegnati 3 miliardi di euro ciascuno e Renault Trucks, che beneficierà di 500 milioni di euro.

Crisi auto, Nissan in rosso taglia 20 mila posti di lavoro

Inizio di anno nero per il mercato delle auto. Solo in Italia, secondo i dati diffusi dal ministero dei Trasporti, a gennaio il settore automobilistico ha registrato perdite per oltre il 32%. E con l’arrivo del mese di febbraio la crisi del settore non sembra volersi arrestare ed investe anche la Nissan. La casa automobilistica franco-nipponica ha, infatti, annunciato una perdita netta per l’esercizio in corso, che terminerà il prossimo 21 marzo, di 2,2 miliardi di euro. Le perdite stimate si andranno ad aggiungere a quelle già registrate dalla Nissan nel terzo trimetre, pari a 700 milioni di euro.

Nuovo pacchetto anti-crisi da 2 miliardi di euro. Incentivi per auto, mobili ed elettrodomestici

2 miliardi di euro per risollevare l’economia italiana messa in ginocchio dalla forte crisi che sta coinvolgendo i mercati finanziari di tutto il mondo. E’ quanto prevede il nuovo pacchetto anti-crisi varato dal Consiglio dei Ministri con decreto legge. Tre i settori dell’economia italiana su cui il Governo intende intervenire con il pacchetto: quello dell’auto, degli elettrodomestici e dei mobili. Per quanto riguarda il settore automobilistico, fortemente colpito dalla crisi, sulla scia di paesi come Francia, Stati Uniti e Germania, il governo italiano ha deciso di introdurre un nuovo sistema di incentivi all’acquisto di automobili.

Cala la produzione USA a dicembre: sempre più debole il sostegno delle esportazioni

 La produzione statunitense ha subito una contrazione al ritmo più sostenuto degli ultimi 30 anni nel mese di dicembre: tale situazione è stata provocata principalmente dalla recessione, la quale si sta diffondendo in misura sempre maggiore all’estero. L’indice di produzione dell’Institute for Supply Management è sceso a quota 35,4, ovvero il livello più basso dal 1980 (nel mese di novembre esso era pari a 36,2). Dopo aver colpito i mercati del credito, il grave crollo dell’occupazione sta ora provocando un consistente rallentamento nella domanda interna, in particolare per quanto riguarda quella relativa alle autovetture (come è noto, infatti, General Motors Co. e Crysler LLC sono sull’orlo del fallimento).

Questo declino continuerà anche nel 2009, soprattutto a causa della difficile condizione in cui si trovano le esportazioni giapponesi ed europee. Secondo Tim Quinlan, analista economico della società Wachovia Corp. di Charlotte (North Carolina):

Qualsiasi piccola domanda domestica ora è completamente sparita e il declino che si sta verificando all’estero sta privando gli Stati Uniti dell’aiuto fornito dalle esportazioni. La produzione continuerà a indebolirsi lungo tutto il corso del 2009.