Investire in opzioni binarie a 60 secondi con il broker online OptionWeb


Le opzioni binarie sono un prodotto di investimento piuttosto semplice da utilizzare anche da coloro che non sono esattamente esperti del mondo della finanza. All’interno del grande mondo delle opzioni vi sono però tipologie di prodotti che presentano operazioni di investimento ulteriormente semplificate. Per avere il massimo del profitto e della semplicità si può ad esempio decidere di investire in opzioni binarie a 60 secondi. 

OptionWeb e Banc de Binary – Recensione di due tra i migliori broker online

 Investire nelle opzioni binarie è un’attività semplice e remunerativa. Per farlo, tuttavia, si avrà in primo luogo bisogno di affidarsi ad un broker online, un intermediario finanziario che gestisca una piattaforma per effettuare le operazioni. In rete sono presenti numerosi broker online che permettono di fare trading con le opzioni binarie. In questo post vi vogliamo però presentare le caratteristiche di OptionWeb e Banc de Binary, con una recensione.

Conoscere le opzioni binarie grazie ai conti demo gratis di OptionWeb

 Le opzioni binarie sono prodotti finanziari molto semplici, che possono essere utilizzati anche da investitori non esattamente esperti del mondo della finanza, che permettono di ottenere in poco tempo alti rendimenti. Gli investitori più esperti, tuttavia, hanno la possibilità di gestire un maggior volume di investimenti e, di conseguenza, ottenere profitti ancora maggiori. L’obiettivo di ogni trader deve essere quindi quello di accrescere progressivamente la propria conoscenza in materia. 

Bonus opzioni binarie – “Presentaci un amico” di OptionWeb

 Quando si decide attraverso quale broker online compiere i propri investimenti, lo si può fare sulla base di diverse motivazioni. I principali motivi che inducono gli investitori a decidere per un intermediario piuttosto che un altro hanno però quasi sempre a che vedere con la serietà, la sicurezza e la qualità del servizio offerto. In aggiunta a queste valide caratteristiche si possono poi anche individuare ragioni di convenienza, come la possibilità di accedere a particolari promozioni e bonus attraverso le proprie operazioni. 

Gli investitori ora vanno in Posta

Sono molti i cambiamenti che il gruppo Poste Italiane, pur non ufficialmente banca, hanno attuato nel corso del tempo, che hanno portato le Poste ad essere un punto di riferimento anche per i risparmiatori. Perciò l’Associazione Bancaria Italiana chiede ora maggiori chiarimenti . Vediamo tutta la gamma di prodotti da investimento e non offerti alla clientela .

Tobin tax sui derivati rinviata a settembre 2013

 Arriva dal cosiddetto “decreto del fare” del governo Letta una boccata d’ossigeno per gli operatori finanziari. Banche, Sim, Sgr e semplici trader privati possono sorridere per il rinvio della Tobin tax sui derivati al 1° settembre 2013. In precedenza l’entrata in vigore della tassa sulle transazioni riguardanti i derivati era stata fissata al 1° luglio 2013. Dunque, due mesi di slittamento che per l’Erario non rappresentano affatto un problema, visto che il gettito fiscale era stato stimato intorno a una cifra pari a 17 milioni di euro.

Tasse sul risparmio degli italiani +50% nel 2013

Sul fronte della tassazione il nuovo anno seguirà più o meno lo stesso copione di quello precedente. Purtroppo gli italiani dovranno fare i conti con una nuova stangata, che in totale dovrebbe impattare negativamente sul bilancio familiare con un maggiore aggravio stimato intorno a 1.500 euro secondo Federconsumatori e Adusbef. Tra le nuove tasse e imposte decise dal governo ci sono anche quelle sul risparmio, che negli ultimi 2-3 anni si è sempre più assottigliato per le famiglie italiane. Dal 1° gennaio 2013 scatta la nuova stangata sul risparmio personale.

Saxo Bank previsioni shock 2013

 La banca danese Saxo Bank, specializzata nel trading online e negli investimenti, ha stilato una lista di 10 previsioni shock per il 2013, ovvero una serie di eventi all’apparenza improbabili ma che se dovessero accadere potrebbero avere un impatto molto significativo sul futuro dei mercati finanziari mondiali. Come ogni fine anno Saxo Bank effettua queste particolari previsioni “catastrofiche”, che in realtà non sono pronostici per il futuro bensì analisi di scenari di mercato poco probabili ma con un potenziale impatto devastante nel caso in cui dovessero clamorosamente avverarsi.

Tobin tax 2013 definitiva

 La Tobin tax all’italiana è stata rivista e corretta dal governo, che ha ricevuto il via libera definitivo della Commissione Bilancio. Alla fine la Tobin tax si farà al 100%, ma c’è da registrare qualche novità con colpi di coda che senza dubbio solleveranno critiche nel settore degli intermediari finanziari e degli operatori specializzati. Colpita pesantemente l’operatività di trading sulle azioni italiane, solo overnight, e quella sui derivati azionari. Brusca battuta d’arresto per gli strumenti Otc, ovvero quelli non regolamentati, mentre si salvano per il rotto della cuffia forex, commodity, titoli di stato, bond, risparmio gestito e finanza etica.

Tobin tax in Italia costerà migliaia di posti di lavoro

La Tobin tax, ovvero la tassazione sulle compravendite di attività finanziarie che il governo italiano vorrebbe introdurre a partire da gennaio 2013, continua a tenere banco mentre non si placa la protesta degli operatori del settore finanziario. Sull’argomento è intervenuto anche Xavier Rolet, numero uno del London Stock Exchange, la borsa londinese che controlla Borsa Italiana. Secondo quanto dichiarato dal ceo group dell’LSE, intervenuto durante il convegno The Future of European Equity Markets, la Tobin tax all’italiana costerà migliaia di posti di lavoro nel mondo finanziario.

Tobin tax sarà la morte del trading online?

 Pesante battuta d’arresto per il settore del trading online. L’introduzione in Italia della Tobin tax, ovvero la tassazione sulle attività finaziarie, rischia di mettere in ginocchio il fiorente mercato dei trader online. Non si tratta di speculatori in grado di manipolare i mercati a proprio piacimento, bensì di trader – professionisti o semi-professionisti – che offrono liquidità al mercato e che provano a combattere il problema della disoccupazione (o semplicemente dare vita alla propria passione) mettendo a rischio i propri risparmi per costruirsi un’attività sui mercati finanziari.

Stop al trading ad alta frequenza

 Frenare la speculazione e gli scambi ultraveloci che dominano i mercati. E’ questo l’obiettivo che si è posto la commissione affari economici e monetari dell’Europarlamento (Econ), che ha approvato il testo emendato della nuova direttiva Mifid sui servizi finanziari e il relativo regolamento (Mifir). E’ stato così colpito in modo deciso il trading ad alta frequenza, noto anche come high frequency trading. Questo sistema di investimento ha raggiunto ormai più del 40% del totale degli scambi sulle borse europee.

Come proteggersi dalla volatilità dei mercati

 Da fine marzo scorso sono tornate le tensioni sui mercati finanziari mondiali, a causa di un mix esplosivo fatto di rallentamento economico (Cina, ma anche la recessione in molti paesi europei) e timori per la tenuta del debito sovrano dei PIGS (paesi della zona euro “periferica”). Se i day trader brindano alla volatilità dei mercati, gli investitori “cassettisti” cercando di capire in che modo è possibile proteggersi adeguatamente dagli alti e bassi di borse, obbligazioni e altri asset finanziari.