Soros non è interessato all’As Roma: Consob avvia indagine

La Procura di Roma ha aperto ufficialmente oggi un’indagine sulle oscillazioni in Borsa nelle ultime settimane del titolo della As Roma Calcio. La Procura di Roma ha inviato una lettera alla Consob chiedendo accertamenti sulla vicenda legata alla As Roma e alle oscillazioni del titolo registrate negli ultimi mesi, dopo le ricorrenti notizie di interesse per la società da parte di vari possibili acquirenti, tra cui il finanziere statunitense George Soros. Il titolo è stato più volte sospeso nelle ultime settimane dalle contrattazioni di pazza Affari per eccessi di rialzo e di ribasso. Il procuratore della Repubblica Giovanni Ferrara ha chiesto alla Consob informazioni sulla tipologia delle oscillazioni che hanno riguardato il titolo della società giallorossa.

AS ROMA: sfuma la trattativa con Soros per l’acquisto della società e il titolo crolla in Borsa

Sembra allontanarsi definitivamente la possibilità che George Soros diventi il nuovo proprietario della As Roma. La comunicazione di un ripensamento da parte del magnate statunitense è arrivata ieri a Trigoria. La società giallorossa sembra, dunque, restare in mano ai Sensi nonostante ci sia bisogno di un nuovo proprietario per risanare i conti. Curiosamente però l’avvocato Joe Tacopina, legale di George Soros, è in volo per Roma.

I titoli in Borsa della Roma, dopo l’impennata dei giorni scorsi (+17,11%), sono crollati in seguito alle voci sull’interruzione della trattativa con Soros per l’acquisto.

E’ già tutto finito tra la Roma e George Soros?

Pare che questa settimana sarà quella cruciale per capire se quella di Soros era pura curiosità o se c’è davvero la possibilità che il magnate di origini ungheresi acquisisca la squadra giallorossa. Durante la settimana la Italpetroli, ha smentito con un comunicato stampa di avere ricevuto una qualche offerta ufficiale dagli advisor di Soros, mentre secondo le indiscrezioni un’offerta non ancora formale c’era stata: si parla di una cifra tra i 260 e i 280 milioni, 190 per la quota in mano alla famiglia Sensi, ed il resto per lanciare un’opa. L’ipotesi di un’offerta dagli arabi è stata prontamente smentita, ma ha contribuito a raffreddare un po’ il magnate statunitense.

Unicredit nel frattempo, essendo creditrice di 350 milioni di euro spinge per la cessione ed ha più volte invitato la famiglia Sensi ad agire in questa direzione. Le voci e le dichiarazioni si sono comunque attenuate dopo che una Consob decisamente indispettita aveva sottolineato come tali indiscrezioni andassero contro gli interessi dei piccoli investitori.

La Roma nel mese di marzo è risultata essere in attivo per 29,3 milioni di euro, con una crescita dei 13,2 milioni rispetto al mese di febbraio. La partecipazione alla Champions League, i ricavi dei biglietti dello stadio ed il pagamento della quarta rata dei diritti televisivi hanno aumentato la liquidità nelle casse della Roma.

Soros e la Roma: la trattativa è cominciata

Si fa sempre più concreta l’ipotesi di una Roma statunitense: la conferma arriva da un comunicato ufficiale della società dei Sensi, nel quale si parla di un avvenuto incontro tra le parti. Due rappresentanti di Soros, del fondo di investimento incaricato di gestire l’affare, ed il legale della famiglia Sensi si sono incontrati per discutere dell’offerta, anche se nel comunicato ufficiale la Roma non si è sbilanciata troppo, con un prudente “possibile generico interesse”.

Il comunicato è stato diffuso anche tramite il sito della squadra e i tifosi hanno già cominciato a sognare: perché nel comunicato non si fanno nomi, si parla di un “soggetto potenzialmente interessato”, ma tutti sanno che si tratta dello speculatore più famoso del mondo, George Soros.

La prudenza è d’obbligo in certe questioni, ma il titolo della Roma ieri ha guadagnato 9 punti percentuali e c’è chi si dice già certo del futuro a stelle e strisce della squadra capitolina. Quello che è certo è che è terminato il tempo dei nomi sussurrati: la trattativa è in atto e sembra che debba terminare velocemente. In molti scommettono su una risoluzione in breve tempo, entro la fine del campionato. Ma cosa potrebbe frapporsi tra il magnate di origini ungheresi e la squadra giallorossa?

Roma tra George Soros e John Fischer: la società giallorossa diventerà statunitense come Manchester e Liverpool?

Se la Juventus piace ad est, la Roma piace negli Stati Uniti. Ed è dagli Stati Uniti che viene George Soros e la sua ipotetica offerta. Ma quanto di vero c’è in tutto questo?

A dire la verità ad essere interessate alla società capitolina sarebbero in due, da una parte John J.Fischer e Casy Wasserman, dall’altra Soros ed un gruppo di imprenditori riuniti attorno alla banca Inner Circle di New York (che già aveva partecipato all’acquisto del Liverpool).

Si è già sentito di parlare di cifre (200 milioni di euro) ma per il momento ancora nessuna offerta è stata presentata. A destare sospetti sono innanzitutto le smentite poco convinte di Rosella Sensi e la presenza nella capitale di persone vicine al magnate di origine ungherese.