Manchester United a Soros per il 2%

 Il finanziere americano George Soros è in vena di scommesse: dopo aver scelto di investire ingenti somme di denaro su Facebook, il miliardario ha infatti compiuto una rapida virata nel mondo del pallone, scegliendo di acquistare il 2% del Manchester United dai fratelli Glazer, che hanno appena festeggiato il ritorno in Borsa. L’annuncio della transazione è stato effettuato a margine della partita persa sul campo dell’Everton, nella prima giornata di campionato della Premier League. Una ventata d’aria fresca sembra giunta nella sede del prestigioso club inglese.

Soros sibillino: l’uscita dall’euro è praticamente inevitabile

 George Soros, noto imprenditore e politico ungaro-statunitense, è stato più che profetico nel suo ultimo intervento a Vienna: a suo parere, infatti, è probabilmente inevitabile che vi sarà a breve un meccanismo capace di far uscire le economie più deboli dall’euro. Secondo lo stesso Soros, stiamo vivendo una fase critica dal punto di vista finanziario, con il sistema che rimane estremamente vulnerabile. Il riferimento del filantropo non poteva che andare alla Grecia e alle sue attuali difficoltà, ma il rischio è che queste condizioni possano coinvolgere presti anche altre nazioni europee; l’euro è dunque giunto al capolinea?

Soros non è interessato all’As Roma: Consob avvia indagine

La Procura di Roma ha aperto ufficialmente oggi un’indagine sulle oscillazioni in Borsa nelle ultime settimane del titolo della As Roma Calcio. La Procura di Roma ha inviato una lettera alla Consob chiedendo accertamenti sulla vicenda legata alla As Roma e alle oscillazioni del titolo registrate negli ultimi mesi, dopo le ricorrenti notizie di interesse per la società da parte di vari possibili acquirenti, tra cui il finanziere statunitense George Soros. Il titolo è stato più volte sospeso nelle ultime settimane dalle contrattazioni di pazza Affari per eccessi di rialzo e di ribasso. Il procuratore della Repubblica Giovanni Ferrara ha chiesto alla Consob informazioni sulla tipologia delle oscillazioni che hanno riguardato il titolo della società giallorossa.

Roma tra George Soros e John Fischer: la società giallorossa diventerà statunitense come Manchester e Liverpool?

Se la Juventus piace ad est, la Roma piace negli Stati Uniti. Ed è dagli Stati Uniti che viene George Soros e la sua ipotetica offerta. Ma quanto di vero c’è in tutto questo?

A dire la verità ad essere interessate alla società capitolina sarebbero in due, da una parte John J.Fischer e Casy Wasserman, dall’altra Soros ed un gruppo di imprenditori riuniti attorno alla banca Inner Circle di New York (che già aveva partecipato all’acquisto del Liverpool).

Si è già sentito di parlare di cifre (200 milioni di euro) ma per il momento ancora nessuna offerta è stata presentata. A destare sospetti sono innanzitutto le smentite poco convinte di Rosella Sensi e la presenza nella capitale di persone vicine al magnate di origine ungherese.

George Soros, ritratto di uno “speculatore”

Filantropo, finanziere, “Re Mida”, filosofo, “colui che ha rotto la sterlina”, anti-Bush… Sono infiniti i nomi con cui può essere definito George Soros, personaggio discutibile e discusso, titolare di una fortuna immensa che ammonterebbe a 7 miliardi di dollari circa, il tipico “self-made man” americano cui non mancano eccentricità e “inchieste”.

Soros sbarca in America a 26 anni, dopo aver passato la propria infanzia in Ungheria. Soros non è sempre stato il suo cognome: nasce in una famiglia ebrea, costretta a nascondersi dalle persecuzioni naziste. Quando arriva negli Stati Uniti ha in tasca pochi soldi ma un bagaglio di conoscenza derivate dai tre anni di studi alla London School of Econom e dall’esperienza di stockbroker.

Dopo qualche anno passato a lavorare come trader e consulente finanziario fonda la Quantum Fund, una società di gestione di capitali e fondo di investimento privato, con sede alle Antille Olandesi, che per molti anni è stata una delle famiglie di fondi più capitalizzate al mondo. Per 32 anni, partendo dalla raccolta iniziale di 4 miliardi di dollari, il Quantum Fund ha reso il 31% di media annua.