Crisi, allarme Europa. Italia, Pil a -2%. E la Fiat tratta con Chrysler

L’ombra della crisi sull’Europa. Non è una novità, ma questa volta è il Commissario Ue agli Affari economici e monetari Joaquin Almunia a parlare. L’Europa arretra ed esplode il deficit. In previsione, il prodotto interno lordo della zona euro scenderà dell’1,8%. In Italia, naturalmente, calerà ulteriormente: 2% – come previsto anche in precedenza dagli analisti della Banca d’Italia. Saranno 12 nazioni europee (compresa, sempre naturalmente, l’Italia), a vedere un superamento dei limiti del Patto di Maastricht del disavanzo pubblico.

I dati di previsione diffusi da Bruxelles non sono incoraggianti: si stimano, infatti, 3,5 milioni di disoccupati in più l’anno prossimo in Europa.

Parole chiare:

La situazione economica e la prospettiva rimangono eccezionalmente incerte, mentre il mondo fronteggia la sua crisi peggiore dal tempo della Seconda guerra mondiale

Con la vittoria Obama finisce definitivamente l’era della deregulation economica di Greenspan,

 Il nuovo presidente degli Stati Uniti Barack Obama potrebbe cambiare le regole finanziarie ereditate dall’era Greenspan, sostenuto da una solida maggioranza democratica al Congresso e dalla rabbia del popoloamericano per l’attuale crisi del sistema del credito. I sondaggi hanno mostrato che è stata l’economia il fattore decisivo per la vittoria di Obama sul repubblicano McCain, dando al nuovo presidente un chiaro mandato per realizzare quanto annunciato in campagna elettorale.

In un momento come questo, non possiamo affrontare altri quattro anni di incremento della spesa, tagli delle tasse indiscriminati o la totale mancanza di tutele regolamentari che lo stesso ex presidente della Federal Reserve Alan Greenspan ha ora giudicato un errore,

ha scritto Obama sul Wall Street Journal questa settimana.

Ocse: calo della crescita in Italia. A rischio deficit e occupazione

Si è concluso ieri il Consiglio ministeriale dell’Ocse, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico, che si è tenuto a Parigi il 4 e 5 giugno. L’Economic Outlook, pubblicato dall’Ocse, prospetta un rallentamento dell’economia in tutti i paesi dell’organizzazione. Si passerà dalla crescita del 2,7 per cento nel 2007 a un +1,8 per cento nel 2008 e un +1,7 per cento nel 2009.

Non sono rosee le stime di crescita avanzate dall’Ocse per l’Italia. Previsto, infatti, un calo della crescita ed un aumento del deficit. Secondo il rapporto dell’Ocse, l’Italia crescerà, quest’anno, appena dello 0,5 per cento. Per quel che riguarda l’inflazione, si stima un picco, nel 2008, del 3,6 per cento che dovrebbe, però, scendere già nell’autunno prossimo e assestarsi intorno al 2,1 per cento nel 2009.