Edilizia sociale e green economy, tutte le info al riguardo

Negli ultimi anni gli asserti di base della nostra società sono cambiati in maniera molto profonda. le persone hanno bisogno di trovare spazio all’interno di dimensioni nuove e sempre più variegate, soprattutto in seno al fervente processo di digitalizzazione che ha interessato ogni branca del quotidiano.

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Jp Morgan, consiglia di modificare il portafoglio di investimenti

La banca d’affari Jp Morgan am, uno tra i principali player nel settore degli investimenti nel mondo, impegnato in Italia sul fronte del risparmio gestito dice di spostarsi dai Titoli di stato ed equilibrare azioni e bond  scegliendo i fondi bilanciati per investire. Lorenzo Alfieri, responsabile per l’Italia dell’asset manager americano, descrive così la situazione: “Nell’ultimo anno le principali Borse hanno valicato i propri massimi storici: investire in azioni è un’idea ritenuta vincente da molti esperti ma è chiaro che le valutazioni, almeno sui mercati che hanno macinato tanti record non sono in saldo”.

Italia quattro famiglie su cinque non riescono a risparmiare

 La crisi economica ha messo a nudo le debolezze strutturali dell’Italia, in particolare l’elevato debito pubblico e la disoccupazione dilagante, ma ora sta intaccando anche alcune certezze che fino a qualche tempo fa rappresentavano l’ancora di salvezza per la maggior parte delle famiglie italiane. Il riferimento va alla capacità di risparmio, che negli ultimi anni è stata intaccata quasi irrimediabilmente. Miliardi e miliardi di ricchezza accumulata negli anni è stata bruciata dalla crisi, in quanto gli italiani hanno dovuto attingere dai risparmi per far fronte a tasse, redditi in calo e aumento dell’inflazione.

Economia italiana in ripresa solo nel 2014 secondo Confindustria

L’economia italiana non riuscirà a riprendersi seguendo le stime del governo, ma solo a partire dal 2014. E’ quanto emerge dall’analisi del Centro studi di Confindustria, che ha rivisto anche le stime sul pil per l’anno in corso e per il 2013. Secondo l’Organizzazione più importante per la tutela degli imprenditori italiani, il 2012 si chiuderà con una recessione meno pesante del previsto: il pil è atteso in calo del 2,1%, meglio di quanto stimato in precedenza (-2,4%). Per il 2013, invece, la stima sul pil è peggiorata.