Telecom andamento primi nove mesi 2012

Telecom Italia, il gruppo telefonico italiano ex monopolista, la cui partecipazione è stata recente oggetto di svalutazione da parte di Telefonica, ha concluso i primi nove mesi dell’anno con risultati in linea con le attese degli analisti, e pertanto con ricavi stabili ed Ebitda in lieve calo. La società ha altresì provveduto, forte dei risultati conseguiti nel corso dei primi tre trimestri, a confermare gli obiettivi di budget. Vediamo allora quali sono stati i trend consolidati da Telecom Italia, e quali sono le prospettive di breve termine adottate dalla società.

Telecom annuncia lancio banda mobile ultra larga

 Per voce del suo amministratore delegato, Marco Patuano, Telecom Italia ha annunciato che lancerà i nuovi servizi di banda mobile ultra larga a partire dal prossimo 7 novembre. Un’offerta, quella dell’innovativo servizio, che coinvolgerà Roma, Torino, Milano e Napoli, prima di essere estesa – già entro la fine dell’anno – ad altre 20 città. “Abbiamo accelerato sul fronte dell’offerta perché domanda e utilizzo di servizi internet si stanno modificando rapidamente e orientando sempre più verso i video” – ha affermato Patuano a commento della notizia.

Telecom rischia maxi multa

 Brutte notizie (forse) in arrivo per Telecom Italia, che rischia seriamente di perdere il primo turno della partita sul maxi contenzioso fiscale avviato più di un anno fa dall’amministrazione tributaria brasiliana, che domanda a Tim Celular (la società locale controllata dal gruppo italiano) il pagamento di circa 550 milioni di euro tra imposte non pagate, sanzioni e interessi. Una maxi multa che rischia di complicare i piani e la presenza della società telefonica italiana nel mercato brasiliano e sudamericano. Ma vediamo perchè l’amministrazione fiscale brasiliana ha bussato alla porta di Tim Celular.

Richiesta di rinvio a giudizio per Telecom Italia

 La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Telecom Italia, sulla base di quanto stabilito dalla legge 231 per la responsabilità degli enti, e per l’ex amministratore delegato Riccardo Ruggiero. La richiesta coinvolge altresì l’ex direttore operativo Massimo Castelli, e l’ex responsabile marketing Luca Luciani (in precedenza, anche amministratore delegato di Tim Brasil).

L’inchiesta è stata chiusa il 20 aprile scorso, e contesta i reati di truffa aggravata, ostacolo all’autorità di vigilanza e false comunicazioni sociali. La conclusione è stata formalizzata con la richiesta di rinvio a giudizio, con il procuratore aggiunto Alfredo Robledo che ha mandato gli atti al giudice affinchè ne disponga il giudizio, coinvolgendo formalmente gli ex manager, invischiati nell’affare ben noto delle cosiddette “sim false”.

Cdp potrebbe investire in Telecom

 La Cassa depositi e prestiti (Cdp) sarebbe pronta a partecipare a un corposo investimento in Telecom Italia, nella realizzazione di reti di fibre ottiche. Stando a quanto riportato da Milano Finanza, il big della telecomunicazione italiana sarebbe altresì aperta al dialogo, dando pertanto spazio a libere interpretazioni in materia di possibili impieghi congiunti in uno dei settori maggiormente focali per il futuro del Paese.

“Nelle aree a maggiore intensità di traffico” – ha dichiarato il presidente Cdp, Franco Bassanini – “è opportuno che qualcuno si preoccupi di fare la rete Ngn con tecnologie idonee con la fibra ottica”. Stando alle attuali considerazioni, la palla passa tra i piedi di Telecom Italia, che dovrà lasciare intendere se sia pronta o meno a realizzare questi importanti investimenti.

Telecom Italia blinda i dividendi fino al 2014

 Ci sono degli aggiornamenti importanti che riguardano gli azionisti di Telecom Italia: in effetti, la novità principale consiste nel fatto che i prossimi tre anni della celebre spa attiva nelle telecomunicazioni non saranno caratterizzate da nessuna riduzione della cedola. In pratica, il gruppo guidato da Franco Bernabè è più che mai pronto ad aumentare il dividendo stesso in favore degli azionisti, ma tale operazione sarà perfezionata solamente a partire dal 2014. La scelta di una data che può sembrare così lontana nel tempo non è certo casuale, anzi si tratta del periodo che viene considerato idoneo per il raggiungimento degli obiettivi più ambiziosi, vale a dire quelli relativi al ridimensionamento del debito.

Telecom Italia vende La7

 Il consiglio di amministrazione di Telecom Italia ha scelto di dare “avvio al processo di dismissione delle attività di settore media che fanno capo a Ti MediaTelecom Italia Media”. Una comunicazione accompagnata da una nota che sostiene come la transazione societaria sia da inquadrare nell’ambito del processo di “focalizzazione sulle attività core ribadito nel piano industriale 2012 – 2014” e, sostanzialmente, come tale mossa strategica fosse tutt’altro che inattesa.

Ma cosa accadrà ora a La7? La conseguenza nel brevissimo termine è che la società televisiva sarà un’entità separata da Telecom Italia, grazie alla “separazione degli asset televisivi facendoli confluire in una società ad hoc” – prosegue la nota della società, per il momento per il 77% di proprietà del gruppo Telecom Italia. Ma non solo.

Strategia Telecom Italia 2012

 Si torna a parlare di Telecom Italia e delle sue prossime mosse. Nei prossimi mesi avremo sicuramente sotto mano un piano strategico per la seconda parte del 2012, mentre per il momento ci si limita a valutare le idee che si hanno fin’ora. Il Corriere della Sera di oggi ha speso molte pagine sull’argomento, ma quello che emerge è in sostanza quanto si era già ipotizzato; Telecom deve necessariamente tornare competitiva sul campo delle telecomunicazioni e scontrarsi di conseguenza con gli altri “big” del settore.

La strategia che fin’ora sembra potrà dare i risultati migliori è quella di scorporare la rete di Telecom Italia valutando anche quanto “debito” caricare sulla nuova realtà che verrebbe a crearsi. Le stime di valore della rete variano ampiamente proprio per questo motivo ed oscillano ancora tra 6 e 15 miliardi di euro; la grande oscillazione indica quanto ancora il programma ed il progetto siano in fase embrionale e quanto ancora potrà cambiare la strategia nel complesso.

Sky e Fastweb faranno concorrenza a Telecom Italia?

 La questione è complessa ed ancora si tratta di un “nulla di fatto”, ma se le voci troveranno conferma allora nei prossimi mesi assisteremo alla nascita di un nuovo gruppo importante a Piazza Affari. Ma andiamo con ordine; in breve le notizie che riguardano Vodafone, Fastweb, Sky Italia e Telecom Italia hanno come “collante” Swisscom, che è la controllante di Fastweb e starebbe trattando una cessione di quest’ultima con Vodafone, sempre più interessata alle tecnologie “wireline” per il futuro. La prima offerta di Vodafone a Swisscom per una quota strategica di Fastweb sarebbe stata di 2.5 miliardi mentre la domanda era di 2.9 miliardi di euro. Il colosso svizzero avrebbe poi messo tra le ipotesi l’eventuale entrata in Sky Italia per Fastweb, così da creare un nuovo gruppo in grado di far “tremare” i vertici di Telecom.

Telco rifinanzia il debito

 Telco ha rifinanziato il debito rinnovando il patto fino al 2015. Il merito dell’operazione finanziaria è relativo all’accordo degli azionisti della compagnia (Generali, Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Telefonica), che hanno trovato un’intesa sullo shareholder agreement per 3 anni, fino al 28 febbraio 2015, consentendo così alla società che detiene il 22,5% di Telecom Italia di poter ripianare sul medio termine la propria principale esposizione passiva.

Al di là della scadenza, i termini e le altre condizioni di riferimento rimangono pressochè invariati, come il diritto di richiedere la disdetta del patto tra gli azionisti, e la scissione, attraverso una comunicazione da inviare tra le date del 1 agosto 2014 e il 28 agosto 2014. Possibile inoltre esercitare il diritto di disdetta anticipata, con relativa richiesta di scissione, da comunicare tra il 1 settembre 2013 e il 28 settembre 2013, con esecuzione entro i successivi sei mesi.

Telecom riduce il dividendo

 Telecom Italia taglia il dividendo del 23%. La società italiana ha infatti affermato che quest’anno distribuirà 900 milioni di euro di dividendi contro i 1.182 milioni di euro distribuiti nel corso dello scorso anno. Una decisione che l’azienda ha giustificato in una nota diramata agli stakeholders, nella quale attribuisce la colpa di questa opzione alla crisi economico finanziaria internazionale, e ai suoi riflessi negativi nei principali mercati di competenza.

“Preso atto del recente peggioramento del contesto macroeconomico e in coerenza con l’obiettivo di mantenimento del credito” – afferma Telecom Italia nella nota diffusa a mezzo stampa – “il cda in sede di approvazione del bilancio 2011 proporrà agli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a circa 900 milioni di euro”.

TI Media crolla in borsa dopo le dimissioni di Mentana

Dopo l’annuncio della denuncia all’associazione dei giornalisti di Roma da parte del suo cdr, oggi è arrivato l’annuncio shock da parte di Enrico Mentana. “Rassegno da subito le dimissioni dalla direzione del Tg La7”. L’annuncio è arrivato nel primo pomeriggio di oggi e subito in borsa il titolo TI Media è crollato fino a perdere 4 punti percentuali. Mentana ha motivato così le sue dimissioni: “ho appreso dalle agenzie di essere stato denunciato alla Magistratura ordinaria dal mio Cdr. Ho atteso 24 ore per verificare eventuali ravvedimenti che non ci sono stati. Essendo impensabile continuare a lavorare anche solo per un giorno con chi mi ha denunciato”.

Bond Telecom Italia, tutto esaurito

Nella giornata di ieri, Telecom Italia è uscita sul mercato con un’emissione obbligazionaria da 750 milioni di euro. Quest’operazione è la prima che un’azienda del corporate periferico all’eurozona decidere di compiere da Luglio 2011. Con scadenza 20 Gennaio 2017, i bond offrono un rendimento del 7,15%, distante dalla prima emissione di bond del gennaio che offrivano un rendimento de 5,2%. Il direttore finanziario di Telecom Italia, Andrea Mangoni, ha comunque dichiarato che per l’azienda “L’operazione è stata di grande soddisfazione”.

Telecom Italia cede Loquendo all’americana Nuance

 A fronte di enterprise value pari a 53 milioni di euro, il Gruppo Telecom Italia nella giornata di ieri ha annunciato d’aver ceduto il 99,98% di Loquendo al gruppo americano Nuance Communications. L’operazione, il cui perfezionamento è atteso entro la fine del terzo trimestre del corrente anno, rientra nella strategia di Telecom Italia di focalizzarsi in quello che è il proprio core business.