E’ ancora profondo rosso per i titoli bancari italiani, alle prese questa mattina con una raffica di sospensioni per eccesso di ribasso a seguito delle forti vendite iniziate fin dall’apertura delle contrattazioni in Europa. L’indice FTSE MIB perde il 3,3%, mentre venerdì aveva già perso il 4,38%. L’indice azionario principale di Piazza Affari ora quota poco sopra 12600 punti, ormai ad un passo dai minimi storici di area 12570 toccati lo scorso primo giugno. In forte crescita lo spread Btp-Bund a 524 punti base, mentre lo spread spagnolo vola sopra 635.
Servizi Bancari
Quotazione titolo Banca Mps 20 luglio 2012
Partenza negativa questa mattina per il titolo Banca Mps, che a Piazza Affari perde lo 0,87% a 0,1705 euro. Il titolo continua a perdere valore in borsa, mentre il presidente Alessandro Profumo illustra i piani per migliorare la redditività e l’efficienza di Rocca Salimbeni in questa delicata fase per tutto il settore bancario italiano ed europeo. Secondo Profumo, “la banca ha più personale di quanto dovrebbe”. Profumo ritiene che l’istituto senese non può più permettersi organici così ampi. Inoltre, il presidente della banca ritiene che ci sono “cento dirigenti di troppo”.
Quotazione titolo Unicredit 19 luglio 2012
Tra i migliori titoli quotati sull’indice azionario FTSE MIB di Piazza Affari c’è oggi Unicredit, che sale del 2,58% a 2,624 euro. Le azioni della banca di Piazza Cordusio mostrano un buon andamento in linea con le performance del settore bancario europeo, che sta beneficiando indirettamente delle trimestrali delle banche americane migliori delle attese. Tuttavia, il titolo Unicredit ha subito quest’oggi una revisione al ribasso per ciò che concerne il prezzo obiettivo fornito da due importanti banche d’affari internazionali, anche se alla fine non c’è stato alcun impatto negativo in borsa.
Ubi Banca taglia costi per 115 milioni di euro
Il settore bancario italiano è in fermento. Sono tanti gli istituti di credito che hanno dovuto ricapitalizzare e/o rafforzare i coefficienti patrimoniali a causa della crisi del debito europeo, ma si sta procedendo anche per la strada della riorganizzazione interna. L’obiettivo delle principali banche italiane è puntare su una maggiore efficienza e al tempo stesso tagliare i costi. In scia a questo trend, Ubi Banca ha annunciato di voler rivedere la propria struttura organizzativa per arrivare a un sensibile risparmio di costi.
Quotazione Intesa SanPaolo 18 luglio 2012
La seduta odierna è stata finora negativa per i titoli bancari quotati sul listino principale di Piazza Affari, ovvero l’indice FTSE MIB. Tra i titoli in calo quest’oggi troviamo Intesa SanPaolo, che a circa mezz’ora dall’apertura degli scambi a Wall Street perde lo 0,7% circa quotando poco sopra 0,97 euro. Il titolo ha toccato un massimo intraday a 0,994 euro, dimostrando così di non riuscire nemmeno a raggiungere temporaneamente la soglia psicologica di 1 euro. La debolezza del titolo è stata accentuata dal taglio del prezzo obiettivo effettuato da SocGen.
Titolo Unicredit sale dopo downgrade Moody’s
Stamattina l’agenzia di rating Moody’s ha bocciato una lunga serie di enti locali italiani, ma anche aziende e banche. Tra gli istituti di credito oggetto della revisione del rating figura anche Unicredit. Le azioni della banca di Piazza Cordusio non hanno, però, reagito male in apertura di contrattazioni. Dopo circa un’ora dall’avvio degli scambi a Piazza Affari, il titolo Unicredit è in crescita dello 0,53% a 2,658 euro, facendo così anche meglio del mercato di riferimento ovvero l’indice FTSE MIB che sale dello 0,43%.
Quotazione titolo Bca Pop Milano 16 luglio 2012
Partenza in leggero calo questa mattina per il titolo Bca Pop Milano, che cede lo 0,4% per una quotazione di poco superiore a 0,35 euro. Il titolo continua a proseguire sulla falsariga degli ultimi giorni, ovvero senza mostrare particolari segnali di direzionalità, dopo che i prezzi sembrano aver trovato un equilibrio oscillando tra 0,35 e 0,37 euro. C’è da dire, però, che il titolo è uno dei tre migliori tra le 14 banche commerciali quotate a Piazza Affari nel primo semestre del 2012.
Quotazione titolo Unicredit 11 luglio 2012
Stamattina a Piazza Affari il titolo Unicredit è il migliore tra le azioni inserite nell’indice azionario principale della borsa di Milano, ovvero il FTSE MIB. Le azioni della banca di Piazza Cordusio sono in rialzo di oltre il 2,5% e sono attualmente sui massimi di giornata poco sotto il livello di 2,8 euro. Ieri, invece, le azioni Unicredit avevano accusato un leggero calo dello 0,29%. Il titolo sta facendo molto meglio dell’indice di riferimento, che invece è in calo dello 0,1%.
Banchieri internazionali più pagati al mondo
Greed is good diceva Gordon Gekko, spregiudicato e potente speculatore, nel film Wall Street di Oliver Stone (1987). L’avidità è buona. Sono passati venticinque anni da allora e l’immagine di una finanza avida e senza scrupoli è diventata ancora più nitida. Da allora gli scandali e i crack dei mercati si sono avvicendati con una frequenza impressionante. Il sistema finanziario è stato sull’orlo di sbriciolarsi nel 2008, mentre oggi la crisi dell’euro minaccia di mettere in ginocchio l’economia dell’intero pianeta.
Unicredit darà più poteri ai country manager
A Piazza Cordusio prosegue il processo di riorganizzazione del business, in atto ormai dal 2010 quando Unicredit decise di eliminare le sette banche storiche di settore e di trasferirne le competenze alle divisioni interne in un progetto di decentramento territoriale. Unicredit – che cambierà pelle dal 2013 – vuole dire addio alle divisioni e dare maggiori poteri ai country manager, che disporranno di tutte le leve necessarie per rendere sempre più efficiente e trasparente la gestione della banca.
Manipolazione tassi interbancari alla City
Lo scandalo Libor sta travolgendo la City e il governo britannico intende intervenire pesantemente contro i manipolatori dei tassi interbancari. Il premier David Cameron ha dato il compito a una commissione d’inchiesta parlamentare di indagare a fondo sul caso, lasciando un accesso privilegiato nella consultazione di documenti del governo attualmente in carica, dei precedenti governi e di tutti gli advisor. Cameron ha dichiarato che “tutti i banchieri che hanno agito in modo inappropriato dovranno essere puniti e a conclusione di questo processo il Regno Unito avrà le norme più severe e trasprenti al mondo”.
Perdita JP Morgan su derivati a 9 miliardi secondo NY Times
Ritorna a far discutere lo scandalo JP Morgan relativo alle scommesse speculative sui derivati finanziari messe in atto dal Chief Investment Office di Londra, in particolare dal trader soprannominato la Balena londinese (London Whale) appartenente appunto alla divisione guidata fino a qualche tempo fa da Ina Drew, ora dimissionaria. Secondo il New York Times le perdite sui derivati di JP Morgan potrebbero raggiungere addirittura i 9 miliardi di dollari. Inizialmente si parlava di 2-3 miliardi di dollari, invece la perdita dovrebbe essere alla fine più che sbalorditiva se si considera il fatto che è stata generata da un un’unica divisione di trading sui derivati.
Scandalo Barclays per manipolazione Libor
La britannica Barclays, una delle più potenti banche d’affari al mondo, è finita sotto accusa per aver manipolato l’indice interbancario Libor. Il governo inglese ha rilasciato dichiarazioni molto dure, che mirano innanzitutto a far pressioni sul ceo della banca Bob Diamond allo scopo di farlo dimettere. George Osborne, cancelliere dello Scacchiere, ha dichiarato che “la storia di comportamenti irresponsabili evidentemente non è finita”, mentre il premier britannico David Cameron ha fatto intedere che avverrà una revisione legislativa per fare chiarezza su dinamiche come quelle sul Libor e trasformarle in comportamenti di rilevanza penale.
Target piano industriale Banca Mps 2012-2015
Banca Monte dei Paschi di Siena ha presentato i target del nuovo piano industriale per i prossimi tre anni e mezzo, cioè dal secondo semestre del 2012 al 2015. Gli obiettivi principali su cui intendono lavorare il presidente Alessandro Profumo e l’amministratore delegato Fabrizio Viola sono tre: rafforzamento della quantità e della qualità del capitale; riequilibrio strutturale della liquidità della banca; raggiungimenti di livelli di redditività adeguati. Rocca Salimbeni prevede un calo medio anno del giro d’affari dell’1% fino al 2015 e una flessione annua degli oneri finanziari operativi del 4,3%.