Previsioni nere per il sistema bancario europeo da parte del Fondo Monetario Internazionale. Nel suo periodico rapporto, infatti, l’istituzione afferma di rilevare una significativa fuga di capitali dalla periferia dell’Euro, con Italia e Spagna candidate per esser la maglia nera in questa specifica tendenza. I due Paesi mediterranei – afferma infatti l’analisi compiuta dal Fondo – avrebbero registrato una perdita di investitori che nell’ultimo anno (tra il giugno del 2011 e il giugno del 2012) non avrebbe avuto uguali nell’area di riferimento.
Terna è da vendere secondo Citigroup
Arrivata una bocciatura per il titolo Terna, quotato a Piazza Affari con il simbolo “TRN”. La banca americana Citigroup ha deciso di tagliare il rating della società a “sell”, ovvero vendere le azioni, dal precedente giudizio “neutral”. Gli analisti della banca statunitense hanno comunque confermato il target price a 2,8 euro. Citigroup ha tagliato le stime sull’utile per azione di Terna per il periodo che va dal 2012 al 2015. A Piazza Affari le azioni Terna sono in calo dell’1,44% a 2,88 euro, poco sopra i minimi intraday di 2,876 euro.
Rendimento BOT annuale resta sotto il 2% a ottobre 2012
E’ ancora sold-out per l’emissione obbligazionaria di titoli di stato italiani di breve e brevissmo periodo. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha piazzato questa mattina Buoni ordinari del Tesoro (BOT) per un controvalore complessivo di 11 miliardi di euro, che in parte serviranno a coprire i 7,7 miliardi di Buoni in scadenza il 15 ottobre. Tuttavia, questa volta il Tesoro ha dovuto pagare tassi più alti rispetto alle ultime aste, complice anche il clima di minore appetito per il rischio che si respira al momento sui mercati finanziari.
Ristrutturazione Monte Paschi opinioni Fondazione
Qualcosa, anche in Mps, sembra muoversi per il verso giusto. A sostenerlo è la Fondazione della banca, azionista di riferimento (ma in fase prevedibilmente calante), che ha colto l’occasione per apprezzare il lavoro di ristrutturazione organizzativa che è stato intrapreso fino ad oggi dal management dell’istituto di credito toscano. Un lavoro che è “basato anche su scelte dolorose e coraggiose, fiduciosa del fatto che verrà trovata una sintesi tra le irrinunciabili esigenze industriali di razionalizzazione della ‘macchina operativa’ e la necessità di mantenere la centralità dei dipendenti. Questo per incrementare l’efficienza e la profittabilità del gruppo, migliore tutela per il futuro sia per gli azionisti che per il personale” – ha dichiarato la Fondazione per il tramite del suo numero 1.
Rating Fiat tagliato da Moody’s a Ba3
La seduta di borsa potrebbe iniziare nel peggiore dei modi per il titolo Fiat, a causa della bocciatura arrivata questa matttina dall’agenzia di rating Moody’s che ha deciso di abbassare il giudizio sul merito di credito della casa automobilistica torinese a “Ba3” dalla preceente valutazione “Ba2”. L’outlook sul titolo resta negativo, per cui potrebbero esserci nuovi downgrade nei prossimi mesi. La stessa agenzia fa notare che potrebbero esserci nuovi declassamenti, se il cash flow della società proveniente da attività industriali dovesse superare un rosso di 2 miliardi di euro nel 2012.
Bankitalia frena gli investimenti Cdp
La Banca d’Italia lancia un allarme su Cassa Depositi e Prestiti, che negli ultimi tempi è “ingrassata” in modo eccessivo fino a possedere quote di partecipazioni per 30 miliardi di euro. A Palazzo Koch è da tempo in corso una verifica delle attività di Cdp. Gli esperti di Bankitalia hanno rilevato un’anomalia che dovrebbe portare all’imposizione di paletti all’azione di Cdp. Infatti, le quote societarie in pancia a Cdp sono di un importo pari a più del doppio del valore del patrimonio netto della stessa Cassa, ovvero circa 15 miliardi di euro.
Rischi Eurozona 2013 – Draghi
L’Eurozona si riprenderà, ma sul futuro dell’area rimangono rischi evidenti. Ad affermarlo è stato il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, nel suo previsto intervento all’Europarlamento, sottolineando come “la rivitalizzazione del credito è cruciale per la ripresa”. Il numero uno della Bce rende inoltre merito ai progressi compiuti nella strada della comprensione e della prevenzione dei rischi sistemici. Un colpo al cerchio e uno alla botte per quanto riguarda la Grecia, che sta compiendo importanti sacrifici, ma deve fare ancora di più.
Axa taglia gli investimenti in bond governativi
Il colosso assicurativo francese Axa non si fida della volatilità presente sui titoli di stato dell’area euro e preferisce tagliare gli investimenti nel comparto dei government bond. Il portafoglio di investimenti di Axa vedrà sempre di più una minore esposizione verso il rischio sovrano, con la quota che scenderà al 25% dalla precedente porzione del 43%. A fine giugno 2012 il portafoglio era investito in titoli di stato per 208 miliardi di euro su un totale degli investimenti del gruppo assicurativo pari a 479 miliardi di euro.
Stm brilla in borsa su possibile soluzione jv ST-Ericsson
Dopo circa cinque ore di contrattazioni alla borsa di Milano, il titolo STMicroelectronics svetta in cima al listino azionario FTSE MIB con un rialzo del 4,48% a 4,52 euro (top intraday 4,55 euro). Il colosso italo-francese attivo nel settore dei semiconduttori è spinto al rialzo dalle indiscrezioni riportate dal quotidiano transalpino Les Echos, secondo il quale Stm avrebbe conferito il mandato a Jp Morgan per studiare il dossier relativo alla joint venture ST-Ericsson con l’obiettivo di venir fuori da questa problematica situazione, visto che la jv finora ha sempre generato forti perdite.
Emissione medio lungo termine Ottobre 2012
Arrivano le emissioni di titoli di Stato di Ottobre 2012; il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica con il documento numero 139 dell’8 ottobre 2012 l’offerta di Buoni del Tesoro Poliennali prevista per il giorno 11 ottobre prossimo con regolamento al 15 dello stesso mese.
Spin-off attività italiane Unicredit
La riorganizzazione del gruppo Unicredit alla fine deve passare inevitabilmente attraverso lo scorporo delle attività italiane. Tuttavia, al momento ancora non sembrano esserci le condizioni per procedere con lo spin-off di Unicredit Italia dal resto delle attività del gruppo, in quanto ora i costi sarebbero eccessivamente elevati e i tempi per l’organizzazione dell’operazione ancora non maturi. Giuseppe Vita, presidente di Unicredit, ha dichiarato che lo scorporo delle attività italiane resta un suo desiderio in quanto oggi la banca di Piazza Cordusio è un “ibrido”, cioè una “holding che deve badare a tutte le partecipate europee”.
Rating Esm tripla A da Fitch
L’agenzia di rating Fitch ha assegnato il giudizio massimo, tripla A, al nuovo Esm, il Fondo Salva Stati che ha debuttato in maniera ufficiale appena ieri. Stando a Fitch, l’Esm potrà infatti godere sempre e comunque di tutta la liquidità sufficiente per le obbligazioni dei prossimi sei mesi. Non tutto è oro, ad ogni modo, quel che luccica: l’agenzia avverte infatti che anche il merito di credito dell’Esm è messo a serio rischio nell’ipotesi di una uscita della Grecia dall’Euro, così come avverrebbe per gli altri rating collegati al credito sovrano.
Fmi taglia stime crescita sull’Italia nel 2012 e 2013
Brutte notizie per l’Italia, che è stata sonoramente bocciata dal Fondo Monetario Internazionale. Nell’ultimo World Economic Outlook diffuso dall’istituto di Washington sono contenute le nuove stime dopo le previsioni effettuate nel luglio scorso. Secondo gli economisti del Fmi, l’Italia sperimenterà una contrazione del pil del 2,3% nel 2012 e dello 0,7% nel 2013. Rispetto a tre mesi fa il Fmi ha tagliato le stime di un ulteriore 0,4% sia per quest’anno che per i prossimi dodici mesi.
Tenaris promossa da Ubs
In una giornata (quella di ieri) particolarmente deludente per le azioni di Piazza Affari collegate al settore energetico e, in maniera ancor più specifica, a quello del petrolio, Tenaris riesce a contenere le perdite grazie alle buone notizie giunge sul fronte dei rating. Ubs, nella stessa mattinata, aveva infatti confermato il rating buy, innalzando il target price da 43 dollari a 48 dollari, con un ulteriore apprezzamento della stima del multiplo prezzo / book value a due volte rispetto alle 1,5 volte della stima precedente, giudicata evidentemente troppo conservativa.