Lo scandalo Libor sta travolgendo la City e il governo britannico intende intervenire pesantemente contro i manipolatori dei tassi interbancari. Il premier David Cameron ha dato il compito a una commissione d’inchiesta parlamentare di indagare a fondo sul caso, lasciando un accesso privilegiato nella consultazione di documenti del governo attualmente in carica, dei precedenti governi e di tutti gli advisor. Cameron ha dichiarato che “tutti i banchieri che hanno agito in modo inappropriato dovranno essere puniti e a conclusione di questo processo il Regno Unito avrà le norme più severe e trasprenti al mondo”.
Finlandia e Olanda vogliono bloccare lo scudo anti-spread
Il nuovo meccanismo di stabilità europeo, ovvero l’ESM (European Stability Mechanism), non sembra avere la strada in discesa e rischia di diventare uno strumento controverso e non facilmente applicabile rispetto alla variabilità degli scenari sui mercati finanziari. Nonostante l’accordo raggiunto venerdì tra i leader dell’Eurogruppo, due paesi virtuosi del Nord Europa minacciano uno sgambetto all’euro e ai meno virtuosi stati membri della periferia europea. Infatti, Finlandia e Olanda hanno annunciato di essere pronte a bloccare l’acquisto di titoli pubblici sul mercato secondario da parte del fondo ESM.
Agenzie di rating indagate dall’ESMA
L’Autorità di Vigilanza Europea ha dato il via ad un indagine legata alle tre maggiori agenzie di rating del Mondo; Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch. L’Esma intende rivedere i criteri con cui sono stati valutati la solidità patrimoniale delle banche, per capire se le veramente il giudizio è indipendente o se ci sono state delle manipolazioni.
Buona parte degli investitori ha già la risposta da anni; fino al 2011 le agenzie di rating agivano indisturbate e solo dall’anno scorso in poi gli è stata richiesta la registrazione all’Esma per operare nel Vecchio Continente. Come se non bastasse è sotto gli occhi di tutti il comportamento tenuto con la crisi dei sub-prime in USA; il downgrade del debito degli Stati Uniti è arrivato con anni di ritardo mentre durante la crisi che ha investito prima gli USA e poi il Mondo le agenzie di rating si sono comportate in modo prevenuto su tutti gli istituti di credito tranne che su quelli del Nuovo Continente.
Crisi M&A in Italia nel 2012
La crisi del debito sovrano, il crollo dei rating, la scarsa fiducia degli investitori stranieri e la recessione economica sono tra i principali fattori di negatività che hanno contribuito a far toccare il fondo al mercato italiano dei merger and acquisition (M&A), ovvero delle fusioni e acquisizioni. Il primo timestre dell’anno aveva già scattato una fotografia piuttosto nitida dello stato di salute dei M&A. Il trend è stato ampiamente confermato dal secondo trimestre, che porta così il bottino complessivo dei primi sei mesi dell’anno a 5,2 miliardi di euro.
Rischio bolla immobiliare in Olanda e Francia
Quando si parla di bolla immobiliare in Europa il primo pensiero va senza dubbio alla Spagna. In effetti Madrid ha accusato pesanti perdite legate all’immobiliare, con il settore bancario che da anni si trascina perdite e svalutazioni. Alla fine c’è stata la nazionalizzazione di Bankia e la formale richiesta di assistenza finanziaria all’Europa per salvare il settore bancario domestico. Tuttavia, la crisi economica europea potrebbe ben presto arricchirsi di nuovi pericolosi scenari, ovvero lo scoppio della bolla immobiliare in uno o due paesi. In particolare sono a rischio Francia e Olanda.
Nuovi Buoni Fruttiferi di Luglio 2012
La Cassa dei Depositi e Prestiti ha emesso il comunicato stampa relativo alle nuove serie di Buoni Fruttiferi Postali relativi al mese di Luglio, che andranno a sostituire le precedenti del mese di Giugno 2012. Come di consueto la comunicazione arriva il primo giorno lavorativo del mese in corso e quello che viene descritto potrà essere sottoscritto in tutte le filiali delle Poste sul territorio Italiano.
Nove sono le serie che vengono offerte per Luglio 2012; “E02”, “N05”, “S07”, “T10”, “M73”, “J26”, “D31”, “Z12” e “B93”, che vanno a sostituire le precedenti “E01”, “N04”, “S06”, “T09”, “M72”, “J25”, “D30”, “Z11” e “B92”.
Come funziona lo scudo anti-spread
Venerdì alle prime luci dell’alba i leader dell’Eurogruppo hanno approvato una serie di misure di salvataggio della zona euro, da oltre due anni finita nel mirino della speculazione internazionale a causa di un eccessivo indebitamento di alcuni stati membri. Tra le misure più importanti decise dai leader dell’UE-17 spicca il cosiddetto scudo anti-spread, ovvero quel meccanismo che potrà permettere di tenere sotto controllo i rendimenti dei titoli pubblici più esposti alla speculazione dei mercati. E’ nato da un’idea del premier italiano Mario Monti, appoggiato dal premier spagnolo e da quello francese.
InBev compra tutta la birra Corona per 20 miliardi di dollari
Anheuser-Busch InBev – gruppo birrario belga-brasiliano e più grande produttore al mondo – ha raggiunto l’accordo per acquistare la restante metà del capitale del maggior produttore di birra messicano, ovvero Grupo Modelo, ovvero il proprietario del marchio Corona. L’acquisto del 49,7% ancora non posseduto da InBev (oltre al 56% dei diritti di voto) porterà il controvalore dell’operazione a 20,1 miliardi di dollari in contanti. La definizione del deal porterà il marchio Corona nella grande famiglia InBev, che già annovera tra le sue file Budweiser, Stella Artois, Bass, Tennent’s e Beck’s.
Core Capital o Tier 1 Capital
Nel corso delle ultime settimane abbiamo parlato diverse volte delle precarie situazioni in cui verterebbero alcuni istituti di credito nazionali e – soprattutto – internazionali, e sulla necessità di procedere alla ripatrimonializzazione degli stessi al fine di rispettare nel migliore dei modi le indicazioni diramate dall’Autorità bancaria europea.
Indice fondamentale dell’analisi sulla patrimonializzazione di una società quotata è l’indice Tier 1 capital (o Core capital o, in termini tricolori, “patrimonio di classe 1”). Come è possibile desumere dallo stesso nome dell’indicatore, il Tier 1 fa riferimento al solo capitale azionario e alle riserve di bilancio provenienti da utili non distribuiti al netto delle imposte, escludendo pertanto dal “peso” patrimoniale gli elementi aggiuntivi non rientranti nello stretto recinto di ci sui sopra.
Perdita JP Morgan su derivati a 9 miliardi secondo NY Times
Ritorna a far discutere lo scandalo JP Morgan relativo alle scommesse speculative sui derivati finanziari messe in atto dal Chief Investment Office di Londra, in particolare dal trader soprannominato la Balena londinese (London Whale) appartenente appunto alla divisione guidata fino a qualche tempo fa da Ina Drew, ora dimissionaria. Secondo il New York Times le perdite sui derivati di JP Morgan potrebbero raggiungere addirittura i 9 miliardi di dollari. Inizialmente si parlava di 2-3 miliardi di dollari, invece la perdita dovrebbe essere alla fine più che sbalorditiva se si considera il fatto che è stata generata da un un’unica divisione di trading sui derivati.
La riforma sanitaria USA è Costituzionale
Uno dei temi caldi portato avanti in USA fin da prima della candidatura dell’attuale presidente è la copertura assicurativa del Paese. Con la giornata di oggi si è raggiunta un conclusione a questa vicenda che da anni fa’ discutere e divide gli Stati Uniti, con una sentenza dei giudici che appoggiano l’Affordable Care Act dando ragione al Presidente che non nasconde l’entusiasmo per la sua personale vittoria.
Con 4 voti contrari ed uno a sorpresa favorevole da un conservatore (John Roberts) la riforma sanitaria varata dai democratici nel 2012 viene considerata a tutti gli effetti costituzionale, anche se non tutte le critiche sono state sedate. Secondo la riforma infatti ora c’è l’obbligo da parte dei cittadini USA di dotarsi di assicurazione sanitaria. Secondo più parti l’obbligo in questi termini è paragonabile all’introduzione di una tassa e va’ ad incidere sulla libertà dei cittadini, da sempre uno dei valori fondamentali degli Stati Uniti.
Dossier Telecom Italia Media in mano a 15 pretendenti
Nelle scorse settimane aveva preso il via la procedura legata all’invio dei teaser, ovvero dei documenti con le informazioni di base, ai possibili pretendenti di Telecom Italia Media, società controllata ancora dal gruppo Telecom Italia. Sul tavolo del consiglio di amministrazione del colosso telefonico italiano sono arrivate diverse manifestazioni di interesse preliminari. In particolare, secondo indiscrezioni di stampa, sarebbero 15 i soggetti interessati a TI Media o quantomeno ad approfondire il dossier che è nelle mani degli advisor Mediobanca e Citigroup. Intanto il cda di TI Media si prepara alla possibile cessione, attraverso un riasseto organzzativo della governance aziendale.
Scandalo Barclays per manipolazione Libor
La britannica Barclays, una delle più potenti banche d’affari al mondo, è finita sotto accusa per aver manipolato l’indice interbancario Libor. Il governo inglese ha rilasciato dichiarazioni molto dure, che mirano innanzitutto a far pressioni sul ceo della banca Bob Diamond allo scopo di farlo dimettere. George Osborne, cancelliere dello Scacchiere, ha dichiarato che “la storia di comportamenti irresponsabili evidentemente non è finita”, mentre il premier britannico David Cameron ha fatto intedere che avverrà una revisione legislativa per fare chiarezza su dinamiche come quelle sul Libor e trasformarle in comportamenti di rilevanza penale.
Scudo anti-spread approvato dall’Eurogruppo
Stamattina all’alba i leader europei hanno trovato l’accordo necessario per il salvataggio della zona euro dopo 13 ore di trattative serrate, che avevano visto di fronte il blocco dei paesi periferici (appoggiati dalla Francia di Patrice Hollande) e quello dei paesi nordici (capitanati dalla Germania del cancelliere Anngela Merkel). La proposta italiana dello scudo anti-spread era stata bocciata più volte dai tedeschi, ma anche qualche esponente della BCE aveva fatto intendere che non era possibile concretizzare l’idea in quanto si infrangeva il mandato dell’istituto centrale europeo. Monti, appoggiato da Spagna e Francia, si è battuto con decisione fino all’ultimo.