Fininvest rinuncia ancora al dividendo

 Il 2011 di Fininvest, la celebre holding di proprietà della famiglia Berlusconi, non è stato certo uno dei migliori anni dal punto di vista finanziario: in effetti, il bilancio dello scorso anno del gruppo si è chiuso con un crollo piuttosto pesante per quel che concerne l’utile netto, con 7,5 milioni di euro in meno che non hanno consentito di sforare, come successo nel corso del 2010, i 160 milioni complessivi. Vari sono i motivi che spiegano una performance tanto negativa. In particolare, il risultato è stato sicuramente influenzato dalle svalutazioni che hanno riguardato alcune tra le più importanti attività finanziarie, in primis i titoli governativi della Grecia (i più altalenanti per quel che concerne l’eurozona) detenuti da Mediolanum, ma anche la quota di partecipazione all’interno di Mediobanca, visto che sono stati persi quasi quindici milioni di euro in questo senso.

Bilancio Kinexia 2011 e dividendo

 La validità sarà quella relativa all’esercizio dello scorso anno, ma la fruizione avverrà ovviamente nel corso di quello attuale: non si può che fare riferimento alla cedola che Kinexia ha appena approvato e che metterà a disposizione a breve. In effetti, l’assemblea degli azionisti della spa celebre per la sua quotazione a Piazza Affari e le attività nell’ambito dello sviluppo sostenibile, ha fornito il proprio via libera a un dividendo di quattro centesimi di euro per ogni singolo titolo azionario, con tanto di pagamento vero e proprio che avrà luogo il prossimo 24 maggio e il relativo stacco della cedola che avverrà tre giorni prima.

Azionisti Ima approvano bilancio 2011 e dividendo

 Ima, la società per azioni che è celebre per la sua leadership a livello mondiale nel settore della produzione di macchine automatiche, ha conosciuto proprio nel corso della giornata di ieri le decisioni della propria assemblea degli azionisti: quest’ultima ha infatti fornito il proprio disco verde al bilancio dello scorso anno, deliberando allo stesso tempo la distribuzione di un dividendo piuttosto preciso e corposo, vale a dire un euro per ogni singolo titolo azionario. Bisogna anzitutto precisare che questo importo rappresenta un miglioramento importante rispetto a quello garantito 365 giorni fa, quando si distribuirono novanta centesimi di euro. Inoltre, il pagamento vero e proprio della cedola sarà garantito il 31 maggio del 2012, con il relativo stacco giusto tre giorni prima.

Nuovo Consiglio di Amministrazione per FIAT

 All’assemblea degli azionisti prevista per il 4 Aprile prossimo verranno presentati i candidati per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Fiat. Tra i candidati spiccano due nomi femminili importanti e per la prima volta il CDA si tinge di rosa; il primo è Patience Wheatcroft, inglese e componente della Camera dei Lord e rappresenterà Exor S.p.A., la quale detiene il 30.47% delle azioni Fiat ordinarie. Il secondo nome è Victoria Bigio ed è Managing Partner della società International Accounting Solutions ed è il nome presentato da un gruppo di investitori internazionali che detiene l’1.86% delle azioni Fiat Ordinarie.

Fiat, approvato il bilancio 2010

 Sì al bilancio dell’esercizio 2010: questo l’esito dell’assemblea degli azionisti di Fiat S.p.A. che ha anche approvato la distribuzione agli azionisti di un dividendo lordo di 0,09 euro per azione ordinaria, 0,31 euro per azione privilegiata e 0,31 euro per azione di risparmio che sarà messo in pagamento già fin dal prossimo 21 aprile, con stacco cedola il 18 dello stesso mese. L’assemblea, nello stesso tempo, ha rinnovato l’autorizzazione all’acquisto e alla disponibilità di azioni proprie per 1,2 miliardi di euro comprensivi di 289 milioni di euro relativi alle azioni proprie già detenute; questo è avvenuto anche attraverso società controllate revocando contestualmente l’analoga delibera assunta dall’assemblea del 26 marzo 2010 e successive modifiche.

L’autorizzazione è relativa a un numero massimo di azioni delle tre categorie tale da non eccedere il limite di legge sul capitale sociale e il controvalore massimo di 1,2 miliardi di euro, comprensivo delle riserve già vincolate per 289 milioni di euro rispetto alle azioni Fiat in portafoglio.