Cina taglia i tassi di interesse

 Mossa a sorpresa da parte del Governo Cinese; senza annunci o preavvisi, è stato deciso il taglio dei tassi di interesse per la prima volta in tre anni di 25 punti base. Il tasso di interesse sui prestiti a un anno passa quindi dal 6,56% al 6,31% mentre quello sui depositi a un anno scende dal 3,5% al 3,25%. Negli anni precedenti sono stati alzati i tassi in questione ben tre volte, di cui due nel 2010 e una nel 2011.

Invariati invece i tassi in Inghilterra; la Bank of England lascia invariato il tasso allo 0.50%, ed infatti non erano previsti cambiamenti in questo senso. La risposta del mercato è immediata; il rialzo dei giorni precedenti trova conferma grazie alle nuove politiche monetarie del Dragone che, nonostante la fase di crisi che stà attraversando, consolida la sua presenza nel mondo finanziario con scelte ragionate e sopratutto condivise.

Antitrust avvia istruttoria su Alitalia – Windjet

 L’Antitrust ha avviato l’istruttoria per verificare se l’acquisizione di Windjet da parte di Alitalia possa o meno rappresentare un ostacolo alla concorrenza su 9 rotte nazionali. In particolare, afferma l’Authority in un recente comunicato, l’istruttoria analizzare le l’operazione di acquisto della compagnia Windjet da parte di quella di bandiera “sia in grado di eliminare o di ridurre in modo sostanziale la concorrenza”, a causa della sovrapposizione fra le attività delle compagnie sulle di seguito ricordate tratte.

A finire sotto le osservazioni dell’Antitrust sono le seguenti rotte: Catania-Bologna; Catania-Milano Linate; Catania-Milano Malpensa; Catania-Pisa; Catania-Roma; Catania-Venezia; Palermo-Milano; Palermo-Roma; Palermo-Torino. “Nel valutare la concentrazione” – spiega il Garante, le cui dichiarazioni sono state riportate da un recente articolo del Corriere – “andrà inoltre considerato il valore concorrenziale dell’acquisizione, da parte di Alitalia-CAI, di nuovi slot su uno scalo, quale quello di Milano Linate, dove gli slot sono contingentati a causa di vincoli strutturali e regolamentari”.

Sfidare la tripla A tedesca per risolvere la crisi dell’euro secondo MB Securities

 Il team degli analisti finanziari di Mediobanca Securities, London branch, capitanati da Antonio Guglielmi, ha effettuato un interessante studio sul settore del credito europeo, occupandosi anche del rischio euro e della paradossale situazione dei tassi tedeschi ai minimi storici. Secondo MB Securities, la Grecia non tornerà alla dracma in quanto le elezioni del 17 giugno porteranno alla ribalta una coalizione di governo favorevole all’euro. Al momento il mercato sembra aver delineato due soluzioni estreme: o salta l’euro o si fa l’unione politica. Quindi, nessuna via di mezzo, in quanto si ritiene che in questo modo l’euro non avrà comunque vita lunga.

Cessione Flammarion da Rcs

 Rcs Mediagroup è vicinissima alla vendita di Flammarion. La società dovrebbe essere ceduta alla casa editrice Gallimard, con operazione in corso di formalizzazione già entro la fine della settimana. Gli ultimi intoppi sono comunque relativi ai prezzi della transazione: un aspetto sul quale Mediobanca, in qualità di advisor (e primo socio della compagnia) sta lavorando alacremente, al fine di trovare una via di mezzo tra le richieste delle parti.

Rizzoli aveva infatti inizialmente richiesto un prezzo tra i 250 e i 300 milioni di euro, mentre i francesi avrebbero preferito non offrire più di 200 milioni di euro. La soluzione intermedia dovrebbe essersi collocata intorno ai 220 milioni di euro. Alla transazione dovrebbe prendere parte anche il fondo sovrano francese Fsi, rilevando una quota di minoranza di Flammarion.

Scandalo derivati JP Morgan al Congresso USA

 Si apre il “processo” al Congresso USA del caso JP Morgan, la banca d’affari americana – tra le più potenti del pianeta – che ha messo a punto scommesse miliardarie sul mercato dei contratti finanziari derivati. Le audizioni parlamentari sono iniziate già ieri. Sotto accusa sono finiti gli investimenti sbagliati della banca, che tra l’altro dovrebbero portare ad una perdita complessiva superiore ai 7 miliardi di dollari. JP Morgan resta sotto la stretta sorveglianza della Commissione bancaria del Senato e della Securities Exchange Commission (SEC).

Nasdaq rimborsa investitori per Ipo Facebook

 Il gruppo Nasdaq Omx, che controlla la borsa dei titoli hi-tech, ha stanziato 40 milioni di dollari per rimborsare broker e investitori che hanno subito danni a seguito del temporaneo “black-out” degli scambi nella mattina dell’atteso collocamento azionario di Facebook. L’amministratore delegato del Nasdaq, Robert Greifeld, porgerà le sue scuse ufficiali per i problemi tecnici causati dal sistema di scambio del Nasdaq, che hanno complicato non poco l’Ipo di Facebook avvenuta lo scorso 18 maggio. Si tratta di un rimborso parziale rispetto alla perdita complessiva di 100 milioni di dollari subita dai vari Ubs, Citadel, Citigroup, Knight Capital Group e altri ancora.

Si avvicina l’acquisto di azioni proprie del Banco Popolare

 Fra quattro giorni esatti il Banco Popolare provvederà ad avviare il programma di acquisto di azioni proprie, le quali si riferiscono al premio aziendale dello scorso anno: come ha informato chiaramente il gruppo cooperativo di Verona, si tratta di una traduzione in fatti concreti di quanto deliberato lo scorso 21 aprile in sede di assemblea ordinaria dei soci. Quale è l’obiettivo specifico in questo caso? L’acquisto in questione si rivolge soprattutto ai dipendenti delle società del gruppo: il controvalore massimo che è stato fissato è superiore ai trentanove milioni di euro, con gli acquisti stessi che possono essere realizzati fino a quando non si raggiunge il numero necessario di titoli azionari che può soddisfare tutte le adesioni relative al piano. Anche le modalità di acquisto vanno approfondite ovviamente.

Accordo tra Consob e Bankitalia sui bond bancari

 L’accordo che è stato sottoscritto ieri dalla Consob (Commissione Nazionale di Società e Borsa) e dalla Banca d’Italia può diventare determinante per chiunque ha a che fare con i titoli di debito messi a disposizione dagli istituti di credito: le due autorità hanno infatti dato vita a un importante protocollo d’intesa, il cui obiettivo principale sarà quello di rendere ancora più efficiente lo scambio di informazioni, cercando di arricchire allo stesso tempo la serie di procedure di approvazione di cui la commissione stessa è protagonista quando si presentano dei prospettivi relativi all’offerta di tali bond. Insomma, se si volesse sintetizzare al massimo il risultato finora raggiunto, si sono poste le prime basi per quel che concerne lo scambio informativo su tutte le banche emittenti.

Tassi di interesse BCE all’1% a giugno 2012

 La Banca Centrale Europea ha mantenuto il livello dei tassi di interesse invariato all’1%, in linea con le attese degli analisti finanziari. Secondo quanto affermato dal governatore della BCE, Mario Draghi, la decisione non è stata presa all’unanimità, in quanto c’erano alcuni membri del board dell’Eurotower che richiedevano sin dalla riunione odierna una riduzione del tasso di un quarto di punto. In effetti, alcuni analisti finanziari avevano stimato una riduzione dei tassi allo 0,75% già da oggi, considerando le recenti turbolenze nell’area euro e la scarsa crescita economica.

Unipol – Fonsai convergenza sul cambio

 Stando a quanto anticipato da Reuters, le negoziazioni sulla fusione tra Unipol e il gruppo Fonsai – Premafin avrebbero probabilmente conseguito una importante accelerazione. A sostenerlo è stato un comunicato che fa riferimento a fonti “vicine alla vicenda” (ma non confermate), che avrebbero altresì aggiunto che una controproposta da parte di Unipol potrebbe già arrivare alla fine di una giornata che si sta rilevando come decisiva per la realizzazione di uno step fondamentale nella formazione del grande polo assicurativo italiano.

In particolare, le trattative sull’operazione di fusione avrebbero conseguito una convergenza significativa e sostanziale verso il concambio intorno al 61% del nuovo aggregato che spetterà alla società bolognese. Rimane invece da trovare un accordo sulle condizioni accessorie richieste da Fonsai. Nessun via libera imminente, dunque, ma certamente un sostanzioso passo in avanti rispetto alle precedenti posizioni assunte dalle parti, nell’auspicio che, finalmente, la vicenda possa avere un fine soddisfacente per la struttura assicurativa.

Cdp potrebbe investire in Telecom

 La Cassa depositi e prestiti (Cdp) sarebbe pronta a partecipare a un corposo investimento in Telecom Italia, nella realizzazione di reti di fibre ottiche. Stando a quanto riportato da Milano Finanza, il big della telecomunicazione italiana sarebbe altresì aperta al dialogo, dando pertanto spazio a libere interpretazioni in materia di possibili impieghi congiunti in uno dei settori maggiormente focali per il futuro del Paese.

“Nelle aree a maggiore intensità di traffico” – ha dichiarato il presidente Cdp, Franco Bassanini – “è opportuno che qualcuno si preoccupi di fare la rete Ngn con tecnologie idonee con la fibra ottica”. Stando alle attuali considerazioni, la palla passa tra i piedi di Telecom Italia, che dovrà lasciare intendere se sia pronta o meno a realizzare questi importanti investimenti.

Calcolo rivalutazione monetaria

 Rispetto a quanto avviene per il calcolo degli interessi legali, il computo della rivalutazione monetaria tiene conto soltanto dei mesi e non dei giorni. La motivazione alla base di questa prassi è che per il calcolo degli interessi, la maturazione degli stessi avviene continuamente perché si tratta della remunerazione dell’utilizzo del capitale. Quindi, è come quando si paga un canone per l’utilizzo del denaro altrui. La rivalutazione monetaria è tutt’altra cosa rispetto alla remunerazione degli interessi, sia nella sostanza che nel concetto di base. Infatti, la rivalutazione deriva dal deprezzamento che il valore nominale del denaro subisce nel corso del tempo rispetto all’iniziale potere d’acquisto.

Assicurazioni auto, il comparatore online conviene

Il recente decreto liberalizzazioni in merito alle assicurazioni auto, nell’articolo 34, prevede che all’atto della stipulazione di un nuovo contratto assicurativo, l’agente sottoponga al cliente anche altre tre alternative di compagnie assicurative diverse per permettere al cliente di poter scegliere quella più conveniente per le sue esigenze. Una recente indagine di Altroconsumo su 20 agenzie lombarde ha potuto constatare che questo metodo di sottoscrizione di una polizza assicurativa, comporta non pochi problemi.

Banche tedesche e austriache bocciate da Moody’s

 L’agenzia di rating Moody’s ha bocciato sei banche tedesche e tre banche austriache, a causa del peggioramento della crisi dei debiti sovrani europei e per i timori che questi istituti di credito abbiano una limitata capacità di assorbire eventuali stress in caso di forti turbolenze sui mercati finanziari. Secondo Moody’s le banche tedesche sono esposte a certe asset class, che potrebbero impattare negativamente sui loro conti. Ad esempio, gli istituti di credito tedeschi sono tra i più esposti in Europa sul settore bancario spagnolo, ancora avvolto all’interno di una grave crisi dovuta alle perdite legate all’immobiliare.