Bialetti Industrie (codice di borsa: BIA), azienda italiana leader nella produzione di macchine per caffè, ha mostrato un bilancio 2011 in chiaroscuro. Il gruppo ha evidenziato ricavi netti consolidati in contrazione del 5,7% a 173,9 milioni di euro dai 184,5 milioni del 2010. Rispetto al rosso di 18,66 milioni registrato dodici mesi prima, l’esercizio 2011 è stato chiuso con una perdita nettamente inferiore a 2,8 milioni di euro. A fine 2011 l’indebitamento netto del gruppo è sceso a 90,4 milioni di euro dai 98,6 milioni di fine 2010.
Dividendo Telecom Italia 2012 Esercizio 2011 a 43 centesimi
Telecom Italia (codice di borsa: TIT) ha chiuso l’esercizio 2011 con un pesante passivo, a causa della svalutazione di attività domestiche per più di 7,3 miliardi di euro. Il giro d’affari del colosso telefonico italiano guidato dal presidente Franco Bernabè è stato pari a 29,91 miliardi di euro, in crescita dell’8,7% rispetto al 2010. Il margine operativo lordo è migliorato del 7,3% a 12,25 miliardi di euro con un’incidenza sui ricavi del 40,9% rispetto al 41,4% del 2010.
Dividendo Prada 2012 a cinque centesimi
Dal consiglio di amministrazione di Prada è arrivato il via libera al progetto di bilancio dello scorso anno, una operazione che è stata idealmente accompagnata dalla distribuzione del dividendo relativo al 2012: quali risultati può vantare la celebre spa della moda? L’esercizio in questione è stato chiuso con un buon ammontare di ricavi netti consolidati, vale a dire 2,55 miliardi di euro (il rialzo complessivo è stato molto vicino ai venticinque punti percentuali); allo stesso tempo, il margine operativo lordo ha superato i 759 milioni di euro, grazie soprattutto a un importante aumento del 41,7%, senza però dimenticare la buona performance dell’utile netto, il quale è stato protagonista di una variazione positiva di 72,2 punti percentuali.
Ultimo giorno per aderire all’opa su Benetton
La giornata odierna sarà l’ultima disponibile per poter aderire all’offerta pubblica di acquisto che è stata lanciata da Edizione Srl su Benetton: la chiusura naturale di questa operazione doveva prima o poi arrivare e gli ultimi dati parlano di un titolo fissato a 4,60 euro. Il consiglio di gran parte degli analisti finanziari è quello di provvedere alla consegna delle azioni. Come prevede inoltre il regolamento fissato dalla Consob, nel caso in cui le azioni non vengano consegnate entro oggi, queste ultime andranno sempre a beneficiare del medesimo prezzo per l’esercizio del diritto di acquisto.
Asta BTP e CCTeu del 29 marzo 2012
Aste non deludono, ma ai traders non interessa; l’emissione di titoli di medio-lungo termine ha avuto esito positivo nel complesso, con i BTP a cinque anni che consolidano i livelli raggiunti ed i decennali che invece fanno un altro passo positivo (abbassando ulteriormente il rendimento). Per quanto riguarda i CCTEU con scadenza nel 2017 innanzitutto l’emissione è stata pari a 2.256 milioni di euro (a metà del range previsto) ed il rendimento è stato fissato al 4.60%, in calo rispetto al 7.42% di dicembre scorso.
I BTP a cinque anni con scadenza a maggio 2017 sono stati collocati per un importo complessivo di 2.5 miliardi di euro che equivale al massimo dell’offerta prevista dal MEF. Il rendimento è stato confermato a 4.18%, praticamente stabile rispetto al precedente 4.19%.
Sequestro quota Unicredit in mano a Gheddafi
La Guardia di Finanza ha reso noto di aver sequestrato oltre 1,1 miliardi di euro di beni in capo all’ex leader libico Muammar Gheddafi, al figlio Saif Al Islam e all’ex capo dei servizi segreti di Tripoli Abdallah Al Senussi. Tra le numerose partecipazioni azionarie detenute dalla famiglia Gheddafi spicca quella di Unicredit, accompagnata da Eni, Finmeccanica, Fiat e Juventus.
Bilancio MPS 2011
Arrivano i dati ufficiali del bilancio Monte dei Paschi di Siena 2011. Stando a quanto affermato dal consiglio di amministrazione dell’istituto di credito toscano, il 2011 si sarebbe chiuso per svalutazioni complessive pari a 4,51 miliardi di euro, un calo dei ricavi di 1,2 punti percentuali e un utile pre tasse in fortissima flessione (- 89,9%) a causa del difficile contesto del mercato. Per quanto concerne i requisiti patrimoniali e i coefficienti di principale riferimento, il core tier 1 si è fermato al 10,3% (8,5% al netto dei Tremonti Bond).
Giudizio analisti su Unicredit dopo bilancio 2011
Dopo la pubblicazione del bilancio relativo all’esercizio 2011, sono arrivate le prime indicazioni degli analisti finanziari sul titolo Unicredit. La banca di Piazza Cordusio ha chiuso il 2011 con una maxi-perdita di 9,21 miliardi di euro, dovuta a svalutazioni per 10,3 miliardi di euro (anche a causa dei titoli greci detenuti in portafoglio). Il margine di intermediazione è sceso d 3,4%, ma comunque in linea con quanto si aspettavano gli analisti. Broker e banche d’affari hanno apprezzato la pulizia di bilancio effettuata a partire dal terzo trimestre dello scorso anno, migliorando le loro valutazioni sul titolo.
Ipo Facebook a maggio 2012
Facebook si prepara al più grande collocamento azionario della storia del mercato web. Secondo l’autorevole “The Wall Street Journal”, il famoso social network guidato dal 28-enne Mark Zuckerberg è ormai pronto a sbarcare in borsa e l’Ipo dovrebbe avvenire il prossimo maggio. Un indizio importante delle manovre in corso arriva dalla sospensione degli scambi dei titoli Facebook quotati sul grey market (mercato grigio), cioè un mercato chiaramente non regolamentato dove la fanno da padrone broker e banche d’affari.
Marr propone un maxi-dividendo ai soci
Marr, la spa del gruppo Cremonini che domina in lungo e in largo il settore della distribuzione alimentare, si sta segnalando per uno dei dividendi più interessanti e appetibili di tutta Borsa Italiana: la compagnia in questione, la quale è quotata da tempo presso il segmento Star di Piazza Affari, è infatti intenzionata a garantire ai propri soci una cedola di ben sessantaquattro centesimi per ogni singolo titolo. Questa generosità sta facendo parlare parecchio a livello finanziario, visto che non si trovano altri strumenti o prodotti che siano in grado di competere con questi numeri, nemmeno negli altri comparti.
Per Sea si parla di un’Ipo a luglio o ottobre
La Società Esercizi Aeroportuali (spa milanese meglio nota con l’acronimo Sea) sta pensando sempre più seriamente a una offerta pubblica iniziale a Piazza Affari: l’idea è venuta in mente ai vertici aziendali già da diverso tempo, ma ora bisogna decidere con precisione quale sarà la data esatta per un evento tanto importante. I due mesi più papabili per la società, la quale gestisce i due hub meneghini di Malpensa e Linate, sono luglio o ottobre al massimo, ma comunque l’intenzione principale è quella di chiudere la questione di questa Ipo entro la fine del 2012. C’è comunque da precisare che prima di una scelta così strategica è necessario ascoltare il parere degli azionisti più importanti, in primis il Comune di Milano.
Dividendo UBI Banca esercizio 2011
Stando ai risultati di bilancio 2011 appena comunicati, UBI Banca ha chiuso lo scorso esercizio con una perdita pari a 1,851 miliardi di euro, contro un utile del 2010 pari a 172,1 milioni di euro. A pesare sul conto economico dell’istituto di credito sono state le influenze negative di avviamenti e di altre attività immateriali, senza le quali il risultato netto d’esercizio sarebbe stato equivalente a un utile pari a 349,4 milioni di euro, in aumento di 97,1 punti percentuali rispetto a quanto conseguito nel corso dell’esercizio solare precedente dallo stesso gruppo bancario.
Rendimento asta BOT 28 Marzo 2012
La grande attesa sull’asta Bot odierna è stata parzialmente soddisfatta da risultati comunque positivi, nonostante un contesto nazionale e internazionale non troppo sereno. L’Italia sembra infatti scontare qualche turbolenza ai vertici amministrativi, il possibile nuovo allargamento dello spread tra i Btp italiani e gli equivalenti Bund tedeschi, e le possibilità di un peggioramento delle condizioni dei conti pubblici di alcuni membri UE (come la Spagna) che rischierebbero di far scattare un nuovo rischio contagio, minando alla base gli straordinari sforzi compiuti dal Paese.
Finmeccanica chiude il 2011 in perdita
Il bilancio 2011 di Finmeccanica sarebbe “apocalittico” se ci fermassimo solamente a guardare i numeri, ma per fortuna c’è un motivo dietro alle cifre diffuse ed il mercato da’ ragione ad Orsi , il quale ritiene che la perdita di 2.3 miliardi di euro sia “dovuta a fenomeni eccezionali e oneri non ricorrenti per 3,2 miliardi di euro”.
L’indebitamento finanziario netto è di 3.44 miliardi di euro (+10% dal 2010) anche se “l’assenza di necessità di rifinanziamento a breve e la durata media del debito, pari a circa 10 anni, garantiscono la solidità finanziaria del Gruppo” secondo il direttore generale Alessandro Pansa. I ricavi sono calati del 7% a 17.3 miliardi di euro e l’ebitda è negativo per 216 milioni di euro. Gli ordini sono diminuiti del 22% ed il free operating cash flow, positivo nel 2010 (443 milioni di euro) diventa negativo per 358 milioni di euro.