Fmi, la partecipazione all’Efsf non è impossibile

 Il cosiddetto “fondo salva-stati” (noto anche come European Financial Stability Facility) sta tentando di potenziare il proprio raggio di intervento, magari accompagnandosi ad altri strumenti e veicoli: uno di questi è lo Spiv (un veicolo speciale di investimento), del quale potrebbe far parte persino il Fondo Monetario Internazionale. L’indiscrezione è giunta direttamente da alcuni funzionari dell’area dell’euro, i quali si sono detti alquanto possibilisti. L’organo sorto a Bretton Woods ha comunque soltanto ipotizzato questa sua partecipazione, ma finora non vi è ancora una decisione ufficiale e precisa, tutto dipenderà dalle varie misure che saranno adottate.

Yen-dollaro: record storico per la valuta nipponica

 Gli ultimi livelli toccati dallo yen nei confronti del dollaro sono a dir poco storici: in effetti, la valuta nipponica non raggiungeva simili quotazioni almeno dal secondo dopoguerra, tanto da riuscire a rialzare le proprie stime anche nei riguardai delle altre controparti valutarie, a causa soprattutto della crisi del debito che non abbandona ancora l’Europa. Ad esempio, il dollaro canadese ha mostrato segni di rallentamento per la prima volta negli ultimi quattro giorni nei confronti con la moneta verde, visto che la Banca Centrale del Canada ha provveduto a rivedere al ribasso il proprio outlook relativo alla crescita.

UBS trimestrale: utile nonostante maxifrode

 I mercati si aspettavano un performance più sottotono per Ubs, dopo che alla fine dell’estate un dipendente della banca era stato arrestato a Londra in relazione alla frode ai danni dell’istituto. Secondo l’accuso il trader di UBS sarebbe reo di aver commesso una maxi frode costata alla banca 2,3 miliardi di dollari. Sospettato di aver utilizzato in modo illecito informazioni interne riservate è comparso in un tribunale di Londra in questi giorni per un’udienza lampo, in attesa della prossima udienza stata fissata al 22 novembre. Nonostante ciò la prima banca svizzera Ubs ha chiuso il trimestre con un utile netto ben al di sopra delle previsioni degli analisti, risultato realizzato grazie a partite straordinarie.

Fiat dice addio all’ANFIA

 Fiat annuncia l’uscita dall’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica. L’ad Sergio Marchionne ha dichiarato durante l’assemblea dell’Associazione che si tratta di una scelta fatta ragionevolmente, che nulla ha a che vedere con ragioni politiche. La verità, stando alle parole del numero uno del Lingotto, é che Fiat non puo’ permettersi di operare in Italia in un quadro di incertezze. Marchionne sottolinea che il settore auto europeo non ha saputo cogliere le opportunità presentatesi con la crisi e dare un taglio netto a quelli che sono i modelli del passato, anche se hanno rappresentato dei best seller. Così Sergio Marchionne risponde a chi prevede in questa mossa un disimpegno di Fiat dall’Italia.

Piazza Affari: pomeriggio rosso in vista?

 Mentre nella giornata di ieri le previsioni negative dei principali canali di informazione non si sono avverate, dando invece spazio ad un recupero intraday a “V” che ha riportato in quota il listino per chiudere di poco sopra la parità, le aspettative positive di oggi potrebbero essere altrettanto smentite.

Il livello di interesse da controllare in close orario è posizionato a quota 16250, aggiornato in questo momento dalla formazione di uno swing ribassista che definirà il bottom di ingresso per il ribasso; la debolezza è ben visibile fin dalle prime ore visto che il range di giornata è, attualmente, quasi per intero contenuto nel range della prima ora di contrattazioni e l’uscita che si sta per delineare sul grafico sembra proprio essere ribassista a dispetto della posizione di Wall Street.

Luxottica, il cda comunica una trimestrale positiva

 C’era grande attesa ieri per conoscere i risultati che il cda di Luxottica avrebbe comunicato in merito al terzo trimestre del 2011: le aspettative erano ottimistiche e sono state pienamente esaudite, tanto che anche nel periodo compreso tra i mesi di luglio e settembre la compagnia di Agordo ha messo in luce un fatturato superiore agli 1,5 miliardi di euro, una buona stima, soprattutto se si pensa che è stata ottenuta in concomitanza con il deprezzamento del dollaro. Il gruppo in questione, celebre per la produzione e commercializzazione di occhiali, ha fatto registrare altre informazioni molto interessanti.

Morgan Stanley cede Saxon Capital a Ocwen Financial

 Morgan Stanley, sesta maggior banca americana per volume di assets, ha trovato l’accordo per la cessione di Saxon Capital Incorporated, società attiva in campo ipotecario, a Ocwen Financial Corporation: quest’ultima, in particolare, doveva fronteggiare l’importante concorrenza della Nationstar Mortgage Holdings, anch’essa interessata a un acquisto di questo tipo. Per il momento, l’istituto statunitense preferisce non commentare l’operazione. C’è comunque da sottolineare come gran parte delle banche di investimento stiano vendendo i loro business relativi ai mutui ipotecari, i quali erano stati acquistati prima che scoppiasse la crisi finanziaria.

Caterpillar, trimestrale in crescita e balzo a Wall Street

 Caterpillar rende pubblici i risultati del terzo trimestre e un risultato che va al di là delle attese: un Eps di 1,71 dollari per azione in aumento del 40% dagli 1,22 dollari del terzo trimestre dello scorso anno. Il terzo trimestre si chiude con utili pari a 1,141 miliardi di dollari in aumento del 44% dai 792 milioni del terzo trimestre 2010. Le vendite e i ricavi hanno raggiunto i 15,716 miliardi di dollari rispetto agli 11,134 miliardi del terzo trimestre dello stesso periodo dello scorso anno, realizzando un aumento del 41%. Il consiglio di amministrazione di Caterpillar ha confermato oggi la volontà di mantenere il dividendo trimestrale in contanti a quota 46 centesimi di dollaro per ogni azione ordinaria e per l’occasione, Doug Oberhelman, amministratore delegato e presidente del gruppo, ha ricordato che il gruppo ha pagato per 312 trimestri consecutivi (dal 1933 quindi) la cedola ai propri soci. Questa cedola sarà pagata il prossimo 19 novembre 2011.

Pensioni, le nuove regole in Europa

 Sul sito dell’Inps, è facile notare come In Italia sia possibile andare in pensione con due sistemi: per anzianità e per vecchiaia. In pratica chi ha maturato 35 anni di contributi, grazie alla pensione di anzianità, può andare in pensione anche prima dei 60 anni. Comportano quindi la possibilità, raggiunto un tot di anni di contributi, di uscire dal lavoro a un’età anticipata rispetto a quella della pensione di vecchiaia. Questo succede fino ad oggi, per il futuro infatti sono previste delle modifiche: ieri il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, pressato dall’Europa, ha aperto alla possibilità di eliminare definitivamente il sistema di anzianità, uniformarsi all’Europa e portare l’età pensionabile a 67 anni.

Prezzo Oro: Gold Spot ancora intorno a 1600

 L’andamento dell’Oro dopo il top assoluto del 6 Settembre (a quota 1921.14) lascia aperte tutte le possibilità sia per l’immediato futuro che per il lungo periodo; la discesa veloce avuta durante la fine di Settembre scongiura per il momento l’avvio di una nuova fase ascendente di lungo periodo anche se un doppio massimo vicino a 1900 non è assolutamente da escludere se il mercato tornerà stabilmente sopra a quota 1700 punti contestualmente al proseguo dell’indecisione sull’azionario.

In realtà l’aspettativa migliore che si può immaginare per l’Oro che inizi una fase discendente dai livelli attuali che duri nel medio periodo; in questo caso il range di punti che sarebbe interessato è decisamente ampio e la possibilità di vendere allo scoperto (attraverso diversi prodotti finanziari diversi) rende questa ipotesi la più interessante; se da un lato infatti un doppio massimo farebbe recuperare meno di 300 punti dai livelli attuali, l’inizio di un crollo verticale nè farebbe perdere oltre 500  ridimensionando radicalmente il valore dell’Oro e permettendo un ritorno all’azionaio ed ai titoli di Stato.

Piazza Affari: debole il Mib, crolla Fiat

 L’indice di riferimento italiano accusa le tensioni sui titoli di Stato; la debolezza di oggi costringe il FTSE-Mib a cedere l’1.32% a metà seduta aprendo prospettive negative anche per la seconda parte della prima giornata di questa nuova ottava. La debolezza di Fiat, che fa’ crollare il titolo di oltre il 3% è seguita solo da qualche Bancario oltre che Enel, Eni e Snam Rete Gas che insieme formano una buona fetta delle blue-chips italiane.

In contrasto con questo quadro negativo abbiamo il close della scorsa ottava sul Dow Jones, che vede l’indice Americano oltre quota 11800 punti annunciando una fase laterale pre-salita, se non torneremo immediatamente sotto a 11650 negando la fase di estrema forza iniziata sul precedente bottom di minimo relativo. 

Borsa di Tokyo, apertura in rialzo dopo i colloqui europei

 Le ventate europee giunte da Bruxelles hanno soffiato fino alle latitudini giapponesi: l’indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha infatti avviato le contrattazioni odierne con un buon rialzo, dopo che lo stesso mercato nipponico è stato incoraggiato dai passi positivi che i leader comunitari intendono adottare per fronteggiare la crisi del debito. Nel dettaglio, c’è da sottolineare come l’indice asiatico in questione abbia guadagnato 1,38 punti percentuali, ricavando un ammontare molto vicino ai duecento punti complessivi (119,92 per la precisione) e attestandosi a quota 8.798,81. Lo stesso discorso deve essere fatto per l’altro riferimento azionario, vale a dire il Topix, il quale ha cominciato le sedute di oggi con un incoraggiante +0,95%.

Cina, output in crescita dopo oltre quattro mesi

 Le manifatture cinesi potrebbero espandersi in questo mese di ottobre per la prima volta dopo ben quattro mesi di attesa: la lunga contrazione a cui si sta assistendo è una delle più durature dal 2009, ma i nuovi ordinativi e l’output di quest’ultimo periodo inducono sicuramente all’ottimismo. In particolare, se si osservano con attenzione le stime fornite da Hsbc e dagli indici di mercato, ci si accorge che dati simili non venivano registrati da almeno cinque mesi e che sono molto più positivi rispetto a quanto rilevato ad agosto e settembre.

Tasche degli italiani: secondo Coldiretti sempre più leggere

 Arrivare a fine mese é uno dei problemi che da sempre affligono il genere umano. Ci sono periodi in cui si fa meno fatica a “tirare la cinghia” ed altri in cui sembra quasi impossibile riuscire a far bastare lo stipendio. L’Italia vive al momento questa seconda ipotesi, la fotografia del portafoglio dei cittadini arriva direttamente da Coldiretti, la quale sottolinea come gli effetti della crisi colpiscano in maniera pesante la metà degli italiani. Addirittura il 49% degli intervistati dichiara di riuscire a pagare appena le spese senza permettersi ulteriori lussi e c’è persino un 5-10% che rivela di non riuscire a comprare neanche l’indispensabile.