Nonostante un accordo trovato in extremis, il debito pubblico italiano sembra pesare e non poco sul bilancio finanziario europeo, almeno stando a ciò che si evince dal bollettino mensile di dicembre della BCE.

Nonostante un accordo trovato in extremis, il debito pubblico italiano sembra pesare e non poco sul bilancio finanziario europeo, almeno stando a ciò che si evince dal bollettino mensile di dicembre della BCE.

Non hanno fatto affatto bene alla Borsa statunitense le tensioni tra il presidente Donald Trump e la Federal Reserve: i mercati americani hanno subito una fortissima pressione ed hanno dato vita a quella che verrà ricordata come la peggiore Vigilia per Wall Street.

L’azionista Malcalza fa saltare l’aumento di capitale di Carige e dopo l’assemblea successiva al fatto il cda si spacca, perdendo pezzi in un momento nel quale l’unità avrebbe dovuto non essere l’elemento mancante.

Nessun archivio delle fatturazioni elettroniche per l’Agenzia delle Entrate: il Garante della Privacy ha infatti sancito che l’ente dovrà limitarsi a memorizzare solo i dati fiscali necessari per i controlli automatizzati al fine di difendere i diritti dei cittadini.

Ore 10:40. Torna il rischio shutdown negli USA e le borse vanno giù, complice anche la decisione della Federal Reserve di confermare il rialzo dei
Esprime contentezza per il risultato raggiunto Matteo Salvini, intervistato sul tema manovra da Radio Anch’io, ma non intende fare la figura di colui che prima ha promesso pugno duro e poi ha ceduto. E questo appare palese dalle sue parole.

Nessuna procedura d’infrazione per la manovra: l’Italia conquista all’ultimo momento la libertà da una conseguenza dell’operato governativo che avrebbe potuto avere effetti devastanti sulla nostra economia. La correzione è stata sensibile ed ha portato, se non ancora ad un contesto ottimale, per lo meno a tirare un sospiro di sollievo.

Ore 10.20. L’Italia ha inviato ieri sera la lettera di intenti con le correzioni alla manovra, sulla base dei colloqui privati intercorsi tra Roma e
Donald Trump non ci sta a lasciare agli altri il controllo,soprattutto quando si parla di economia e non ci pensa due volte a “minacciare” la la Fed in merito al rialzo dei tassi di interesse che, secondo lui, non dovrebbe accadere.

Ore 12.45. Ieri il crollo di Wall Street, stamattina quello asiatico, e oggi tocca alle borse europee. Giornata pesante per New York ieri, con il
Ore 20:00. Oggi il governo ha aggiustato ulteriormente la manovra e i mercati hanno risposto bene sullo spread, che resta a 271 punti base. L’Italia
Quello da poco superato non sarà il primo shock dei mercati e non sarà nemmeno l’ultimo vissuto dagli stessi. E questo l’allarme lanciato dalla Bri, la banca dei regolamenti internazionali nel suo rapporto trimestrale recentemente diffuso.

Nonostante una flebile speranza di rinvio si è verificato quello che tutti gli analisti si aspettavano: Mario Draghi ha confermato la fine del quantitative easing come era stato annunciato precedentemente dalla BCE.

Il Governo ha fatto marcia indietro nel rapporto deficit/Pil, e i mercati hanno premiato i titoli italiani, abbassando ancora di più lo spread, dopo il