Samsung leader nel settore mobile

Samsung in cima al mondo: la società coreana è infatti il leader nel settore mobile, con una quota invidiabile nel comparto dei telefoni cellulari. Stando alla recente analisi di eMarketer, infatti, la quota in mano al produttore asiatico sarebbe pari al 29%, contro il 24% della quota in mano ai finlandesi di Nokia, e alla doppia cifra risicata (10%) della statunitense Apple. Alle spalle la ZTE e la LG, con una quota rispettivamente pari al 6% e al 4%.

Apple sui minimi a 10 mesi dopo downgrade Citi

 La banca d’affari americana Citigroup ha deciso di tagliare la sua raccomandazione sul titolo Apple, abbassando sia il rating che il prezzo obiettivo. Secondo gli analisti finanziari di Citi, le azioni della società hi-tech di Cupertino non sono più da comprare. Il rating passa a “neutral” dalla precedente valutazione “buy”. Abbassato anche il target price, che in precedenza era di 675 dollari per azione. La nuova valutazione assegnata da Citi alle azioni Apple è di 575 dollari. Ieri nel pre-market Apple quotava addirittura sotto 500 dollari, poi ha aperto a 508,92 dollari.

Investire in Apple dicembre 2012

 A partire dal prossimo anno, Apple tornerà a fabbricare i Mac negli Stati Uniti per la prima volta dagli anni Novanta. La società di Cupertino aveva spostato quasi tutta la produzione in Asia per beneficiare dei bassi costi del lavoro. Ora l’azienda con la maggiore capitalizzazione di mercato al mondo vuole puntare a un ruolo di leadership nella campagna di reindustrializzazione degli Stati Uniti, così i suoi pc torneranno ad essere made in USA. Intanto, a Wall Street, il titolo Apple ha chiuso ieri con un rialzo dell’1,57% a 547,24 dollari.

RIM perde anche il Pentagono

 Non ha fine la crisi di Research in Motion, la casa canadese produttrice degli smartphone Blackberry. La società nordamericana deve incassare la decisione del ministro della difesa Usa, che ha scelto di disdire l’accordo in esclusiva con il gruppo telefonico, che tuttavia continuerà una collaborazione sostanziale con l’ente. Un colpo molto duro, che prepara un cattivo terreno per il varo del nuovo telefonino di Rim, prima preannunciato per dicembre, e poi rinviato per il successivo mese di gennaio.

Coca Cola brand più costoso del mondo

 Coca – Cola è il brand più importante e prezioso del mondo. Un record che è riuscito a resistere nonostante agguerrite concorrenze (vedi Apple, al secondo posto). Il valore del brand Coca Cola, precisa Interbrand, è infatti pari a 77,839 miliardi di dollari, in crescita dell’8 per cento rispetto all’anno precedente (71,8 miliardi di dollari). Al secondo posto della classifica 2012 sale invece, rapidamente, Apple, il cui marchio viene stimato in 76,568 miliardi di dollari (+129%, 33,4 miliardi di dollari nel 2011). Al terzo posto figura infine Ibm, con 75,532 miliardi di dollari (+8%).

Rivincita Samsung su Apple

 Se non è un ribaltamento di partita, per lo meno è un accorciamento dello svantaggio. Samsung, infatti, può finalmente vantare una vittoria giudiziaria nella lunga disputa che sta conducendo la compagnia coreana a duellare con la rivale statunitense Apple: la novità, rispetto alle pronunce del tribunale in patria e di quello americano, è che finalmente dei giudici (quelli del tribunale distrettuale di Tokyo) hanno affermato che il gruppo coreano non ha violato i brevetti depositati dalla società di Cupertino per quanto concerne la sincronizzazione dei dati tra cellulare e pc.

Samsung condannata a maxi risarcimento a favore di Apple

 Dopo la condanna più lieve di ieri, inflitta da un tribunale della Corea del Sud a entrambe le parti in causa, i giudici americani hanno scelto la via della sanzione ben pesante: i giurati hanno infatti riconosciuto ad Apple la paternità di tecnologie, design e peculiarità dell’interfaccia utente dell’iPhone, affermando sostanzialmente che Samsung avrebbe copiato deliberatamente i prodotti della mela morsicata di Cupertino. Il risultato al termine di tre giorni di camera di consiglio, centinaia di pagine di studi e controcause.

Condannate Apple e Samsung

 Apple e Samsung, i due big del comparto degli smartphone, sono stati condannati dal tribunale distrettuale di Seul, in Corea del Sud, con l’accusa di aver violato i rispettivi brevetti, vietando la vendita di alcuni prodotti delle due società nel Paese. Una pronuncia giudiziaria piuttosto severa, che arriva proprio mentre la giuria del tribunale federale di San Jose, in California, sta deliberando per un caso molto simile. Cosa accadrà adesso alle due società? E in cosa si è concretizzata la sanzione inflitta dal tribunale della Corea del Sud?

Record Apple: dietrofront su precisazioni Microsoft

 Negli ultimi giorni si è parlato tanto del presunto record che Apple avrebbe tagliato nel corso delle recenti sessioni di negoziazione in Borsa. Con una capitalizzazione superiore ai 620 miliardi di dollari, infatti, la compagnia di Cupertino che fu del compianto Steve Jobs si è aggiudicata la palma di società con la più elevata capitalizzazione di mercato mai affacciatasi sul globo. Eppure, c’è chi contesta la formulazione di questo dato, consolidando il primato di Microsoft che, almeno per il momento, sembra resistere all’attacco della mela morsicata.

Apple: la società dei record

 L’andamento delle azioni della Mela più famosa del mondo ha dell’incredibile; il rialzo avuto negli ultimi anni fuoriesce da qualsiasi previsione e le vendite di iPhone ed iPad hanno consolidato negli ultimi anni lo stra-potere di Apple dal punto di vista finanziario, dove ora diventa anche l’azienda più capitalizzata di sempre.

Apple evade il fisco?

 La notizia arriva direttamente dal New York Times, che accende i riflettori sulla più importante azienda a livello mondiale, oltre che l’unica ad aver battuto ogni primato sulla crescita e sulla diffusione. Molto probabilmente da oggi il classico modo di dire “azienda di Cupertino”, con chiaro riferimento alla Mela più famosa del Mondo, non avrà più molto senso per chi ha a cuore le finanze dello stato e la moralità dietro le posizioni fiscali dei grandi attori del mercato.

Sembra infatti che anche se la sede storica sia proprio a Cupertino, come tutti gli appassionati dei prodotti Apple sanno, le sedi legali sono in tutt’altro luogo e non vi sono state messe per puro caso. La pratica di sfruttare regimi fiscali “meno presenti” non sfocia per forza nell’illegalità ed il sistema finanziario ed economico mondiale permette anche soluzioni perfettamente legali per raggirare il fisco e risparmiare diversi milioni di dollari di tasse.

Valore Apple a 600 miliardi di dollari

 Come era ampiamente prevedibile, Apple continua senza battute d’arresto la sua corsa in Borsa. La società ha già sfondato la soglia dei 600 miliardi di capitalizzazione, puntando direttamente al “bottino” grosso: i 1.000 miliardi di dollari. A sorprendere è invece la celerità con la quale la società di Cupertino, in California, sta stracciando qualsiasi record: a gennaio la capitalizzazione della società era di “soli” 400 miliardi di dollari, poi balzati a 500 miliardi a marzo e, a distanza di un solo mese, agli attuali 600 miliardi.

Per comprendere quanto sia straordinaria la corsa della società che fu di Steve Jobs basti considerare che fino ad oggi solamente Microsoft (e ai tempi della ben nota bolla speculativa) aveva raggiunto una cifra simile. Oggi Apple sembra essere in grado di far molto di più (per intenderci, vale già tre volte tutte le 40 società presenti nell’italiano indice FTSE MIB), e il traguardo dei 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione non sembra più un’utopia.

Target Price APPLE a 1000$ per azione?

 Ancora aperte le scommesse su Apple; non sono mai abbastanza le previsioni spese su una delle più grandi aziende del Mondo, fiore all’occhiello di Wall Street. Oggi è il giorno in cui finalmente ci si sbilancia e si parla di un target che tutti hanno in mente ma, forse per scaramanzia, nessuno ha mai nemmeno nominato. Il valore delle azioni Apple, secondo gli analisti, potrebbe arrivare tranquillamente a quota 1000$ sfondando anche l’ultimo record e diventando la prima azienda USA a valere 1 trilione di Dollari USA (1.000 miliardi di Dollari USA).

Se i numeri potrebbero sembrare le solite chiacchiere degli analisti di turno, per una volta bisogna ricredersi e per farlo basta mettere mano al grafico degli ultimi 10 anni di Apple; il Re del Nasdaq ha iniziato il suo cammino molto lontano ma la storia in Borsa del titolo può essere riassunta guardando a soli 10 anni fa’. Apple oscillava in un range compreso tra 5$ per azione e 39$ per azione, fino a che nel 2005 il titolo ha superato al rialzo quest’ultima soglia iniziando un rally rialzista di proporzioni uniche. Sembra quasi una bolla speculativa l’accelerazione rialzista che negli ultimi 6 anni ha portato il titolo a valere oltre 600$ per azione, superando per capitalizzazione molte altre realtà e sfondando record su record.