Apple a quota 600$ dopo il lancio del nuovo iPad

 Oggi è un gran giorno per i fan della Mela di Cupertino; file di appassionati si sono formate nelle ore precedenti all’apertura dei negozi dove è possibile acquistare il nuovo iPad, mentre le prenotazioni, iniziate il sette marzo, sono già esaurite. Questo succede in undici Stati, mentre in Italia dovremmo aspettare il 23 Marzo prossimo per mettere le mani sulla nuova produzione Apple.

Ci sono poche gioie paragonabili a quella che prova un fan Apple a mettere le mani sopra un nuovo prodotto della sua casa preferita, ed una di queste è la gioia provata dagli azionisti della Mela ad ogni nuova “diavoleria” tecnologica; il movimento delle azioni Apple è qualcosa di unico negli anni scorsi e se c’è un titolo che ha vinto la sfida della crisi allora questo è proprio Apple.

Perchè Apple non aumenta il dividendo

 Anche se le politiche aziendali sui dividendi possono sembrare semplici, chi li decide e chi sceglie le azioni proprio per questo tipo di parametro sa benissimo che non è così; una linea sulle scelte fatte in merito al pagamento dei dividendi deve poi essere mantenuta prima di tutto, e poi sappiamo che questa attirerà a se un certo tipo di investitori per scartarne altri.

Se c’è una caratteristica che differenzia Apple dal 90% delle altre aziende è proprio il fatto di non lasciare nulla al caso e pensare al lunghissimo periodo, oltre che tentare sempre di “fidelizzare” (o se vogliamo “viziare”) un certo tipo di investitori piuttosto che altri.

I numeri per aumentare il dividendo sicuramente ci sono, visto che si tratta di una delle aziende migliori in termini assoluti e la disponibilità di liquidi è immensa. Cosa frena allora l’azienda di Cupertino?

Titolo Apple durante presentazione nuovo iPad 3

 Dopo aver fatto superare nuovi record, con capitalizzazione superiore ai 500 miliardi di dollari, e con analisi che stimano la possibilità di giungere – nel medio periodo – alla straordinaria cifra di 1.000 miliardi di dollari, Apple si appresta a incassare un nuovo presumibile balzo durante le quotazioni alla Borsa americana, in conseguenza del probabile apprezzamento che seguirà alla presentazione del nuovo modello di iPad.

La società ha infatti una esperienza molto positiva in merito alle accelerazioni tecniche in Borsa al momento del lancio di un nuovo prodotto. Commercialmente, anche in questa occasione si è registrata un lievissimo rallentamento del ritmo di crescita delle vendite degli iPad 2, in virtù dell’incrementante attesa nei confronti del lancio e della prima disponibilità dei nuovi modelli del tablet di casa Cupertino.

Le previsioni sul dividendo Apple

 La banca americana JPMorgan ha effettuato una disamina molto lucida in merito alla politica dei dividendi che potrebbe essere decisa nel corso di quest’anno da Apple: i pagamenti in questione, infatti, potrebbero diventare un problema non da poco per il colosso di Cupertino, visto che le aspettative sono piuttosto ambiziose e alte. In pratica, tutto dipende dalla disponibilità che la compagnia americana ha di risorse finanziarie in questo preciso momento storico, con le casse in questione che traboccano addirittura dei circa cento miliardi di dollari. Proprio per questo motivo, gli analisti di JPMorgan, ma non solo, sono propensi a un dividendo generoso e interessante, compreso tra il 3 e il 4% per la precisione. Creare un dividendo simile potrebbe però comportare paradossalmente un problema di scarsità.

Trimestrale Apple da record

 È boom di ricavi e di utili per Apple, che ha chiuso il primo trimestre fiscale con un utile netto pari a 13,06 miliardi di dollari, contro ricavi per 46,33 miliardi di dollari. Due numeri che hanno convinto tutti i principali stakeholders, e che hanno sorpreso perfino le più rosee attese degli analisti, che hanno visto stracciate le proprie previsioni sul giro d’affari e sul livello di redditività degli investimenti compiuti nella società di Cupertino. 

Stando a quanto annunciato Apple in un proprio comunicato, nel primo trimestre dell’anno fiscale l’azienda avrebbe infatti venduto ben 15,43 milioni di iPad, con uno sviluppo del 111% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Straordinari anche i dati di vendita degli iPhone, con un ammontare in termini assoluti pari a oltre 37 milioni di unità (per la precisione, 37,04 milioni), e con uno sviluppo di 128 punti percentuali rispetto a quanto effettuato nel 2011.

Apple, risultati del quarto trimestre positivi

Nella serata di ieri, sono stati presentati i risultati economici relativi al quarto trimestre di Apple. L’azienda anno dopo anno segna record che lasciano sul terreno parecchi dei suoi riveli in campo tecnologico. Il fatturato di questo quarto trimestre è di 28,27 miliardi in aumento rispetto al precedente trimestre che ha segnato un guadagno di 20,34 miliardi di fatturato. Sorprendente anche la crescita delle vendite estere, che ha segnato un +63% negli acquisti avvenuti fuori dal territorio degli Stati Uniti.

Apple: Jobs lascia, Tim Cook è il nuovo ad

 La lunga carriera di Steve Jobs all’interno di Apple, cominciata all’età di ventuno anni, è coincisa con la crescita progressiva del colosso informatico: l’ormai ex amministratore delegato lascerà però il suo incarico a breve, ma assumerà quello di presidente del consiglio di amministrazione, quindi bisogna fare i conti con una nuova era che si apre. Jobs lascia per i noti motivi di salute che lo coinvolgono da ben otto anni e la sua successione è stata affidata a Tim Cook, il quale vanta già una buona esperienza a Cupertino. Il discorso per rendere nota la sua decisione è stato toccante, ma ormai si volta decisamente pagina. Come affronterà la Apple il dopo Jobs? In fondo, si tratta del personaggio che ha trasformato la piccola azienda nella seconda società più proficua al mondo (la leadership spetta a Exxon Mobil), attraverso rivoluzioni tecnologiche, soprattutto nel campo della musica e della telefonia mobile.

Nokia-Apple: Cupertino dovrà pagare per i brevetti

 Tra Apple e Nokia sembra finalmente esserci un accordo per quel che riguarda la concorrenza relativa agli smartphone. In effetti, l’azienda finlandese di telefonia mobile riceverà delle royalties dagli americani di Cupertino: si tratta, in pratica, dei brevetti Nokia che sono stati impiegati da Apple per realizzare il famose iPhone. In questo modo, i conti del colosso scandinavo potrebbero essere ripianati e i vertici aziendali hanno dimostrato tutta la loro soddisfazione per la fine dell’uso illegale di tali progetti. Comunque, c’è da precisare che la società di Steve Jobs pagherà soltanto tra l’1% e il 2% del valore di ogni prodotto che è stato venduto. La Nokia si starà certamente mordendo le mani per i 43 milioni di euro spesi nelle principali innovazioni tecnologiche, wi-fi, fotocamere e gsm su tutte.