Banche francesi sottocapitalizzate secondo S&P

 L’agenzia di rating Standard & Poor’s ritiene che le banche francesi siano ancora vulnerabili agli shock dei mercati finanziari, in quanto fragili e sottocapitalizzate. Il monito di S&P arriva nel bel mezzo della pubblicazione delle trimestrali dei principali istituti di credito transalpini, quali Société Générale, Bnp Paribas e Crédit Agricole. Tra l’altro i tre istituti, sebbene con rating diversi, hanno un outlook negativo per cui rischiano ancora nuovi downgrade. Le banche francesi risentono della debolezza dell’economia nazionale e dell’esposizione verso i paesi periferici più deboli.

Rating sovrani ancora a rischio in Europa nel 2013?

 Il 2013 potrebbe essere un anno di maggiore serenità per la zona euro, dopo il tormentato 2012 che ha visto quasi tutti i paesi dell’unione monetaria subire uno o più declassamenti da parte delle agenzie di rating. L’eccessiva pressione sui bond pubblici e il timore di una clamorosa disintegrazione della moneta unica hanno spinto le agenzie internazionali ad accelerare il processo di declassamento dei rating sovrani dopo anni di apparente tranquillità, nonostante fosse in atto da tempo il trasferimento del rischio dal settore privato bancario ai bilanci pubblici dopo la crisi finanziaria del 2008.

Fitch: declassamento e outlook negativo per otto banche italiane

 Resa dei conti per otto istituti italiani: la discesa dei tassi di interesse e al contrario, l’aumento dei costi della raccolta hanno messo alle strette le banche italiane di media dimensione, che si trovano così a fare i conti con il giudizio dell’agenzia internazionale Fitch, che ieri ha rivisto al ribasso la valutazione a lungo termine e l’outlook di alcune banche nostrane. L’Italia “probabilmente è già in recessione” sottolinea l’agenzia di rating Fitch in una nota. Tempi duri e outlook negativo per Bpm, Popolare di Sondrio, Credito Emiliano, Credito Valtellinese, Bper, Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza e Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio.

La scure di Standard &Poor’s si abbatte sulla Spagna

 Taglio di rating per la Spagna, Standard &Poor’s a causa delle “incerte prospettive di crescita e dei rischi crescenti che dovrà affrontare”, ha deciso di tagliare  il giudizio   da «AA» ad «AA-». Inoltre i dubbi sono motivati da il peggioramento della crisi del sistema finanziario della nazione, che in questo periodo deve vedersela con disoccupazione elevata e la difficile congiuntura finanziaria. L’outlook anche è sceso da stabile a negativo. L’agenzia di rating ha però voluto dare una chance alla Spagna, sottolineando in una nota che il Paese  ha comunque preso misure importanti per consolidare   per raggiungere gli obiettivi concordati con i partner europei, per cui é possibile nei prossimi mesi, se nulla dovesse andare storto, un ritorno al rating precedente.

Fitch taglia outlook di Intesa Sanpaolo

 Obiettivo puntato su Intesa Sanpaolo, l’agenzia di rating Fitch ha rivisto l’outlook sulla banca da stabile a negativo (peggioramento  esteso anche alla controllata Banca Imi), a causa della situazione di incertezza in cui versa il nostro Paese e delle conseguenti prospettive dell’economia italiana. Confermato invece il rating a lungo al livello “AA-“, quello a breve a “F1+” e il rating di efficienza finanziaria a “aa-“. Il taglio del giudizio, secondo quanto riferito dall’agenzia di rating, é dovuto al fatto che i tassi degli impieghi resteranno probabilmente bassi mentre i costi di raccolta sono aumentati per effetto dell’andamento del mercato.

Outlook USA, per Fitch rating AAA

 Fitch ha confermato il rating AAA per gli Stati Uniti, promuovendo tacitamente l’accordo sulla riduzione del deficit raggiunto in extremis dal Congresso americano, mantenendo stabile anche l’outlook al massimo livello di fiducia. La conferma, come ha voluto subito sottolineare un portavoce del Tesoro, ribadisce quanto sia importante che il Congresso vari iniziative aggiuntive per risolvere i problemi di bilancio di lungo termine per mantenere il nostro outlook. Tuttavia, nonostante il giudizio positivo, ci potrebbero essere cambiamenti in futuro, a seconda degli sviluppi al Congresso e nell’economia Usa in generale. È stata la stessa agenzia di rating a minacciare una revisione al “negativo” alla fine dell’anno, qualora la commissione bipartisan incaricata di tagliare la spesa pubblica di 1.500 miliardi di dollari non lanci prontamente una manovra di intervento.

Consumi Italia: Confcommercio, c’è il risveglio

 In Italia, dal fronte dei consumi, iniziano ad intravedersi dei segnali di risveglio, anche se questi sono ancora timidi. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata dalla Confcommercio, attraverso l’indice ICC, sui consumi in Italia nello scorso mese di aprile del 2011. In particolare, l’indicatore dei Consumi Confcommercio ha fatto registrare su base annua un aumento dell’1,1%, ma una rondine non fa primavera.

Enel: Standard & Poor’s conferma rating, outlook negativo

 Dopo la revisione dell’outlook, da “stabile” a “negativo”, sull’Italia, l’Agenzia di rating Standard & Poor’s ha allo stesso modo modificato il proprio orientamento su alcuni dei colossi quotati in Borsa a Piazza Affari. Tra questi c’è anche Enel, sulla quale Standard & Poor’s ha da un lato confermato i rating, ma dall’altro ha variato l’outlook da “stabile” a “negativo”.