Commodities: target e livelli delle più trattate

 Sembra ormai esplosa la bolla delle Commodities: in soli 4 mesi alcune hanno addirittura dimezzato il loro prezzo sul mercato (è il caso del rame e del petrolio che rispettivamente hanno subito ribassi del 50% e 53%). Graficamente, non si può ancora affermare che abbiamo toccato il fondo: mancano all’appello target ribassisti che non sono ancora stati smentiti (nonostante la ripresa parziale di alcuni livelli) in nessun modo. Per cui attualmente si mantengono le posizioni short riducendo gli stop loss e ponendo particolare attenzione alle singole giornate di contrattazione.
Precedentemente abbiamo proposto diverse analisi su alcune commodities interessanti, vediamo ora come si è evoluta la situazione dopo qualche tempo:

Petrolio SuperStar

L’oro nero ha scelto la maniera migliore per salutare il nuovo anno. E’ successo al New York Mercantile Exchange (NYMEX) : un singolo lotto di 1000 barili di greggio della West Texas Intermediate è passato per 100.000 dollari, quindi 100 dollari a barile. Sembra proprio che il petrolio non segua più i principi tradizionali del mercato “Domanda” e “Offerta”, ma aspetti finanziari che condizionano i mercati. L’Opec (l’organo che rappresenta i paesi produttori di greggio) si dice sempre pronto rispetto ad un calo delle scorte con un eguale aumento di produzione.