L’esternalizzazione: strumento di gestione strategica o madre del precariato?

In questo clima di forte crisi finanziaria sono sempre più numerose le aziende che scelgono di ricorrere alla cosiddetta esternalizzazione. Si tratta di uno strumento strategico adattato dalle imprese per esternalizzare alcune fasi del processo produttivo, affidandole, cioè alla gestione di società esterne specializzate. Nel dettaglio, il contratto di esternalizzazione, o outsourcing, permette ad un’azienda di trasferire ad un fornitore esterno, l’outsourcer, alcune attività (servizi informatici e telematici interni, call center, gestione dei dati, infrastrutture, attività operative gestionali) divenute troppo onerose per l’impresa. Esistono quattro tipologie contrattuali di outsourcing tra cui un’azienda può scegliere:
full outsourcing: l’azienda decide di trasferire all’outsourcer la completa propietà del ramo di attività esternalizzate;
outsourcing di base: l’azienda da’ in gestione all’outsourcer alcune attività di cui mantiene la proprietà ed il controllo;