Titoli di Stato: rendimenti risicati per i Bot-People

 Quali sono i porti sicuri in questo momento per i propri risparmi? La Borsa è una piazza per chi è amante del rischio, e per chi è disposto ad investire nel lungo periodo, mentre titoli come i Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) sono garantiti dallo Stato e permettono di dormire sonni tranquilli; purtroppo, però, in questo momento tale sicurezza comporta per i cosiddetti “Bot-People” di accontentarsi di rendimenti ridotti all’osso.

Per rendere l’idea, basti pensare che l’ultima asta di Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) a tre mesi si è chiusa con rendimenti annui lordi composti dell’1,053%; nella sostanza, quindi, il rendimento offerto dai BOT a tre mesi non riesce neanche a coprire l’inflazione. Stessa musica per i BOT annuali, che nell’ultima asta sono stati assegnati con un tasso annuo lordo composto dell’1,361%.

Azioni Unicredit sotto i riflettori

 Il peggio per Unicredit in Borsa sembra essere alle spalle; dopo un pesante minimo assoluto sotto i 0,70 euro, il titolo in poco più di tre settimane ha infatti più che raddoppiato il proprio valore tornando sul livello dei 1,50 euro. Esauritasi l’ondata di vendite, il mercato è tornato a guardare ai fondamentali, ma anche ai segnali di distensione tra i soci dell’Istituto di Piazza Cordusio in vista del rinnovo del Consiglio di Amministrazione.

Il rinnovo del Consiglio di Amministrazione sarà uno dei temi caldi dell’Assemblea degli Azionisti Unicredit, fissata per il 29 aprile 2009, anche se probabilmente, dopo le tensioni e le frizioni delle scorse settimane, per i principali azionisti di Unicredit, ovverosia le Fondazioni, si andrà nella direzione della presentazione di una lista unica per l’elezione dei componenti del CdA.

Anche banca Intesa Sanpaolo farà ricorso ai Tremonti bond

 È previsto per il consiglio di gestione del prossimo 20 marzo il via libera da parte di banca Intesa Sanpaolo al ricorso ai cosiddetti Tremonti bond. Ad annunciare la notizia è stato proprio l’amministratore delegato del gruppo bancario, Corrado Passera, intervenuto nel corso del forum di Cernobbio della Confcommercio (la confederazione generale che raggruppa commercio, turismo, servizi, professioni e piccole e medie imprese). Si tratta, in questo caso, del secondo istituto creditizio che fa questo passo, dopo l’iniziativa intrapresa recentemente dal Banco Popolare. Dalle parole di Passera è emerso come uno dei temi che dovranno essere maggiormente affrontati e studiati è quello della vigilanza sulle banche:

Gli istituti di credito hanno già mostrato come siano seriamente intenzionati a collaborare, ma non credo sia necessario affidare il controllo sul credito alle prefetture; non è un’idea saggia.

 

Sospensione delle rate del mutuo con i Tremonti bond

 Il Tesoro ha posto delle condizioni interessanti agli istituti di credito nell’ambito della sottoscrizione degli ormai celebri Tremonti bond, soprattutto per quanto riguarda quelle persone che si trovano senza un lavoro o in cassa integrazione: per questi soggetti sarà infatti possibile sospendere per un periodo di 12 mesi le rate del mutuo. Contestualmente, sono stati previsti anche un aumento delle risorse per il credito da fornire alle piccole e medie imprese e degli accordi per anticipare alle imprese le risorse volte a finanziare la cassa integrazione.

La sottoscrizione di questo nuovo strumento finanziario comincerà a partire da oggi grazie a un decreto firmato dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Il ministro Giulio Tremonti intende avviare, con queste obbligazioni che hanno preso il suo nome, una maggiore patrimonializzazione delle banche. Ovviamente gli istituti di credito italiani andranno a pagare come contropartita una cedola annuale che è compresa tra il 7,5% e l’8,5%: queste percentuali rimarranno in vigore per i primi anni, poi aumenteranno in maniera graduale soprattutto al fine di favorire il credito alle imprese e alle famiglie.

La Commissione UE approva il “Tremonti bond”, ritenuto idoneo al momento di crisi

 La Commissione Europea, organo esecutivo dell’UE, ha dato la sua approvazione per l’avvio della modifica del regime italiano di conferimento dei capitali ai vari istituti di credito (tale regime è anche conosciuto con il termine di “Tremonti bond”). L’organo esecutivo europeo ha spiegato che le modifiche sono state accolte, in quanto rappresentano una soluzione alternativa per gli istituti creditizi nell’ambito della remunerazione dei titoli; inoltre, queste misure sono in linea con i dettami della Commissione per quanto riguarda il sostegno da adottare nei confronti delle banche al fine di superare la crisi economica attualmente in corso.