Elon Musk ha comprato Twitter e non solo appena arrivato ha deciso di licenziare l’amministratore delegato con il quale ha concluso l’accordo. Ma sembra intenzionato anche a richiedere 20 dollari al mese per la gestione degli account verificati.

Elon Musk è stato obbligato a comprare Twitter. È questo ciò che ha praticamente sostenuto rispondendo al corrispondente James Clayton della BBC nel corso di
Elon Musk ha comprato Twitter e non solo appena arrivato ha deciso di licenziare l’amministratore delegato con il quale ha concluso l’accordo. Ma sembra intenzionato anche a richiedere 20 dollari al mese per la gestione degli account verificati.

Elon Musk e stato costretto ad acquistare Twitter. Può essere riassunto così ciò che è successo in questi giorni: con molta probabilità il magnate si è reso conto di non avere possibilità di vincere la causa nel tribunale del Delaware.

Twitter fa causa a Musk per la mancata acquisizione della società. Dire che siamo sorpresi sarebbe una bugia: conoscendo il magnate di Tesla forse una fine del genere era da aspettarsela.

Elon Musk ancora una volta gioca con Twitter, le dichiarazioni e i mercati: ha infatti ribadito che potrebbe abbandonare l’idea di acquisire la compagnia nel caso non gli vengano forniti i dati reali legati agli account fake.

Twitter, o meglio il suo ceo Parag Agrawal, potrebbe avere pronto un piano B nel caso in cui Elon Musk volesse rinunciare ad acquisire la società. La volatilità del magnate è caratteristica nota e bisogna essere pronti ad arginarla.

Twitter ha ceduto ed Elon Musk, mettendo sul tavolo l’incredibile cifra di 44 miliardi di dollari, ha convinto il consiglio di amministrazione del social network ad accettare l’offerta. A causa delle polemiche, il patron di Tesla poi ha iniziato a fare chiarezza sulle sue intenzioni.

Elon Musk e Twitter protagonisti di una lotta intestina per il capitale del social? Sembra assurdo ma se dopo aver acquisito circa il 9% il patron di Tesla volesse completare la scalata, se ne potrebbero davvero vedere delle belle.

Elon Musk è diventato il maggiore azionista di Twitter: un “colpo di testa” che non ci sconvolge perché siamo abituati a simili azioni da parte del manager. Allo stesso tempo siamo però colpiti dalla mossa, essendo questo particolare social network da sempre utilizzato dal magnate per le sue comunicazioni.

E’ ancora conveniente investire nella new economy? Oppure, dopo molto lottare, il mercato del settore si è fatto meno competitivo che altrove? A giudicare dagli ultimi risultati di Twitter, il futuro della nuova economia non è roseo ovunque. Negli ultimi giorni infatti le azioni della famosa compagnia dei cinguettii digitali hanno visto ridursi di molto il loro valore. Il titolo è crollato in borsa e per la società californiana è sfumato ogni progetto di vendita.
Twitter chiude il secondo trimestre con ricavi più che raddoppiati che vanno oltre le attese. I ricavi del periodo aprile-giugno salgono a 312,2 milioni di
Il premier uscente Mario Monti, che domani chiuderà la sua campagna elettorale a Firenze, ha dichiarato che il cancelliere tedesco Angela Merkel avrebbe dato un giudizio politico non benevole nei confronti del candidato premier del Pd, Pier Luigi Bersani. Secondo quanto affermato dal professore di Varese, la Merkel non vedrebbe di buon occhio un governo italiano guidato dal centro-sinistra. Nella tarda serata di ieri, però, è arrivata una secca smentita da Berlino.
Il fondo americano BlackRock – riporta il quotidiano Financial Times – avrebbe valutato Twitter intorno ai 9 miliardi di euro. La considerazione è giunta a margine di un’offerta che il fondo avrebbe compiuto nei confronti dei dipendenti – soci della società, finalizzata a rilevare le proprie quote nel social network in fase di rapida espansione. Una proposta da 80 milioni di dollari che, afferma il quotidiano, di fatto “valuta” l’intera società intorno ai 9 miliardi di dollari.
Il momento attuale non è di certo favorevole per il mercato hi-tech, che continua a essere trascinato al ribasso dal costante calo del titolo Apple che tra l’altro ha perso anche il primato di società più capitalizzata del mondo. Ad ogni modo le valutazioni restano sempre molto elevate. Sebbene il valore delle azioni della società di Cupertino sia sceso del 60% dai top assoluti di 705$, toccati circa quattro mesi fa, la valutazione del leader del micro-blogging, ovvero Twitter, sembra andare nella direzione opposta.