Swiss Reinsurance Co., una delle maggiori compagnie assicurative del mondo, ha fatto rilevare la sua prima perdita negli ultimi sei anni ed ha dovuto conseguentemente sospendere un programma di riacquisto di azioni, a seguito di scommesse sbagliate sugli swap creditizi. La società svizzera ha riportato un calo di circa il 5% alla borsa di Zurigo: la perdita totale del terzo trimestre del 2008 ammonta a 304 milioni di franchi svizzeri (259 milioni di dollari), dato non incoraggiante se confrontato col reddito netto ottenuto lo scorso anno (1,47 miliardi di franchi).
La stima media di otto analisti economici è stata di circa 150 milioni di franchi di profitto. Il comparto assicurativo è stato indebolito dalle persistenti perdite nei contratti venduti al fine di proteggere i clienti contro i declini dei titoli a reddito fisso: Swiss Re ha effettuato registrazioni per 289 milioni di franchi per quanto riguarda gli swap. Una situazione simile è stata vissuta dalla società statunitense American International Group Inc., che ha recentemente avuto bisogno di un prestito governativo di 85 miliardi di dollari al fine di porre un freno alla perdite sugli stessi prodotti.
L’indice Dow Jones Industrial Average per 3 settimane consecutive non rompe al ribasso il supporto dinamico di lungo periodo azzurro: il minimo della settimana appena conclusa è stato creato proprio a ridosso della trend-line ad un valore di 8143,59; da questo valore i compratori hanno “spinto” le quotazioni fino ad un massimo di 9454,36 per poi concludere la candela weekly il giorno Venerdì a 9325,01 punti indice.
L’ottava appena conclusa disegna sul grafico weekly una barra di colore verde, con la chiusura sui massimi. Vengono comunque toccati nuovi minimi di periodo a quota 18589. La chiusura (21367) riporta l’indice sopra la statica di lungo rossa violata la settimana scorsa, segnale di una possibile ripresa delle quotazioni, in accordo con quanto suggerisce l’osservazione dell’RSI (attualmente sul filo dell’ipervenduto).
Continuiamo a monitorare da vicinissimo il nostro indice italiano: la delicatezza dei livelli sui quali ci stiamo muovendo, merita un’attenzione particolarissima. La giornata di ieri Giovedì 30 Ottobre ha disegnato sul grafico un’altra potenziale Doji: le contrattazioni sono iniziate a 20734 e si sono concluse a 20768, due valori molto vicini che disegnano sul grafico daily un body ridottissimo, quasi inesistente. La differenza rispetto alla Doji del 27 Ottobre, è la posizione: non trovandosi ad un bottom (o ad un top) di un movimento importante, l’operatività su violazione dei livelli estremi (21238-20418) è estremamente sconsigliata.
A livello settimanale l’indice SPMIB recupera i minimi del 2003: sarà importante chiudere sopra i 20346 la settimana corrente per allontanare almeno momentaneamente lo spettro di un nuovo minimo annuale da panico. L’importanza di questo grafico è stata indicata da Mr. Gann, che più volte nei suoi scritti ripete la valenza delle indicazioni scaturite dallo studio dei grafici weekly. È fondamentale quindi tenerlo sempre aggiornato indicando i massimi e minimi di periodo e assoluti, oltre ai livelli di resistenza e supporto sia statici sia dinamici.