Mediaset primo rosso in bilancio della storia

 Il gruppo Mediaset ha chiuso per la prima volta nella sua storia un bilancio in rosso. Erano ormai 16 anni che il gruppo televisivo di Cologno Monzese non chiudeva un trimestre e un bilancio di nove mesi in perdita. Questa volta è accaduto, tra l’altro in un contesto di congiuntura economica decisamente sfavorevole in Italia e in Spagna, ovvero i due paesi dove il gruppo del Biscione ha praticamente tutto il suo giro d’affari. Il terzo trimestre si è chiuso con una perdita di 88,4 milioni di euro.

Bilancio Unicredit gennaio settembre 2012

 Ieri è stata una giornata ricca di trimestrali per il comparto bancario italiano. Su tutti, però, spiccano naturalmente i conti trimestrali delle due big italiane, ovvero Intesa SanPaolo e Unicredit. La banca di Piazza Cordusio ha chiuso i primi nove mesi del 2012 con un utile netto di 1,4 miliardi di euro. Nello stesso periodo dello scorso anno Unicredit aveva accusato una pesante perdita da 9 miliardi di euro, che poi avrebbe costretto la banca a procedere con massicce ricapitalizzazioni.

Intesa SanPaolo brilla in borsa dopo conti terzo trimestre 2012

 Il gruppo bancario Intesa SanPaolo ha pubblicato i risultati del terzo trimestre dell’anno battendo le attese degli analisti. Dopo la diffusione dei conti trimestrali, il titolo in borsa ha messo il turbo e attualmente evidenzia un progresso del 3,335% a 1,234 euro, poco distante dai top intraday che finora risultato pari a 1,236 euro. Il balzo di Intesa SanPaolo sta trascinando al rialzo tutto il settore bancario italiano e anche l’indice generale FTSE MIB è passato in territorio positivo dopo aver accusato una perdita intraday dello 0,7%.

Rendimento BOT annuale scende all’1,762% a novembre 2012

Stamattina è avvenuta l’asta dei Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza annuale, che ha visto i tassi scendere ancora rispetto al mese scorso con lo yield lordo sempre più distante dalla soglia del 2%. Alla buona notizia del calo dei tassi sui BOT annuali fa da contraltare, però, quella preoccupante sul livello del debito pubblico italiano che purtroppo continua a crescere pericolosamente. Infatti, a settembre c’è stato un aumento a 1.995 miliardi di euro, ovvero il record assoluto che batte anche il precedente massimo storico di giugno.

Perdita Rcs a 380 milioni nei primi 9 mesi del 2012

 Pesante passivo in bilancio per RCS MediaGroup nei primi nove mesi del 2012. Il gruppo editoriale che controlla Il Corriere della Sera ha accusato perdite ingenti, in crescita a 380,5 milioni di euro dai 25,5 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. Crollano i ricavi, che mostrano una flessione del 13,2% a 1.364,2 milioni di euro. L’ebitda, prima di oneri e proventi non ricorrenti, è risultato positivo per 21,6 milioni di euro, ma nello stesso periodo dello scorso anno il risultato era stato positivo per 81,6 milioni di euro.

Sawiris offre 3 miliardi per il 24% di Telecom Italia

 L’uomo d’affari egiziano Naguib Sawiris è uscito ufficialmente allo scoperto ed è pronto a investire 3 miliardi di euro per entrare nel capitale di Telecom Italia. Sawiris è disposto a immettere liquidità fresca nell’azienda attraverso la sottoscrizione di azioni di nuova emissione. L’amministratore delegato di Telecom Italia, Franco Bernabè, ha già portato l’offerta di Sawiris all’attenzione del consiglio di amministrazione la scorsa settimane e ha ricevuto l’ok per approfondire il dossier. Il prossimo incontro del board è fissato per il 6 dicembre, quando si deciderà probabilmente anche il destino della rete fissa.

Quali bond comprare nel 2013 secondo Dws Investments

 Lo scenario di bassi tassi di interesse si è via via trasformato in una vera e propria financial repression, ovvero una fase di mercato caratterizzata da tassi reali negativi. I money manager sembrano non essere spaventati e scorgono ancora buone opportunità nel mercato obbligazionario, nonostante le aspettative di forte rallentamento dell’economia globale nei prossimi mesi. In attesa di capirci di più sullo scenario potenziale di fiscal cliff negli Stati Uniti, alla Dws Investments puntano sui bond dei paesi europei periferici, in particolare sull’Italia.

Banche italiane restano rischiose secondo Citigroup

 Il colosso finanziario americano Citigroup continua a consigliare ai propri clienti di restare in sottopeso sul settore bancario italiano. Secondo gli esperti della banca americana, nonostante il miglioramento delle condizioni a livello di debito sovrano, le banche italiane restano rischiose. La redditività resta sotto pressione a causa dei bassi tassi di interesse, che influenzano negativamente il margine di interesse, e la congiuntura sfavorevole riduce le previsioni di miglioramento nei prossimi trimestri. Stamattina le banche italiane sono in rosso, in particolare Bca Pop Milano che perde il 2,3% circa e Banca Mps in calo del 2%.

Titolo Banca Generali +400% dal crack Lehman

 E’ una delle storie di successo più belle in borsa dai giorni terribili per la finanza mondiale del crack di Lehman Brothers. Si tratta di Banca Generali, un po’ banca un po’ società del risparmio gestito. Un ibrido alla quale è difficile accostare con precisione un eventuale competitor, ma che negli ultimi anni ha fatto cose straordinarie e scelte strategiche sempre molto azzeccate. Da quel lunedì nero del 15 settembre 2008, che vide il tracollo definitivo di Lehman, le azioni Banca Generali hanno reso il 400% alla borsa di Milano.

Terna ha reso il 120% agli azionisti negli ultimi 7 anni

 Fulvio Cattaneo, amministratore delegato del gruppo Terna, ha festeggiato i 7 anni di mandato alla guida della società elettrica italiana con un roadshow negli Stati Uniti, dove ha incontrato investitori istituzionali e fondi pensione interessati a investire nella spa che gestisce la rete elettrica italiana. Gli investitori a stelle e strisce sono sempre più numerosi nel capitale di Terna. Dal 2005 la loro presenza è raddoppiata, per cui oggi il 4,8% è in mano a investitori americani.

Titolo Pirelli vale 12 euro secondo Morgan Stanley

 Il titolo Pirelli & C, quotato a Piazza Affari con il ticker PC, continua a restare sotto i riflettori dopo la turbolenta giornata di ieri, che ha visto le azioni della Bicocca scendere sui minimi più bassi delle ultime due settimane a 8,305 euro con un ribasso intraday che aveva anche toccato un clamoroso -5,2%. A far crollare la quotazione del leader mondiale dei pneumatici era stato il taglio delle stime sulle vendite 2012 arrivato da Kepler. Oggi sulle aspettative di ribasso della guidance 2012 relativa ai volumi di vendita è intervenuta anche Morgan Stanley.

Cina vuole raddoppiare il pil entro il 2020

La Cina sta attraversando una fase di transizione storica fondamentale per il suo futuro, dopo un decennio costante di crescita a ritmi spettacolari che hanno portato il Dragone a diventare la seconda potenza economica mondiale alle spalle degli Stati Uniti. Ora è iniziato il 18-esimo Congresso del Partito Comunista Cinese (Pcc), il più grande e potente del mondo. Saranno nominati i leader dei prossimi dieci anni. Il presidente uscente Hu Jintao lascerà il posto a Xi Jinping, che darà il via a un nuovo modello di crescita.

Telecom Italia taglia il debito di quasi un miliardo

 In questa tornata di trimestrali per la Corporate Italia arriva anche il bilancio del colosso telefonico Telecom Italia. La società guidata da Franco Bernabè, negli ultimi giorni sotto pressione alla borsa di Milano con ripetuti cali giornalieri, ha chiuso il bilaancio dei primi 9 mesi del 2012 con un giro d’affari sostanzialmente in linea con quello evidenziato lo scorso anno a 22,06 miliardi di euro. Se si guarda il dato in un’ottica di variazione organica, il fatturato sarebbe aumentato leggermente dell’1,6%.

Utile Generali Assicurazioni +37% nei primi 9 mesi del 2012

 Buone notizie per Generali Assicurazioni dai risultati economici relativi al periodo gennaio-ssettembre 2012. Il Leone di Trieste ha realizzato nei primi nove mesi dell’anno un utile netto di 1,13 miliardi di euro, in crescita del 37% circa rispetto allo stesso periodo del 2011 quando i profitti ammontavano a 825 milioni di euro. Il boom dell’utile netto è la conseguenza di minori svalutazioni apportate in portafoglio rispetto ai trimestri precedenti, durante i quali la compagnia assicurativa triestina aveva sofferto molto la crisi del debito europeo e la svalutazione dei bond sovrani.