Spread Btp-Bund a 380 dopo conferenza stampa di Draghi

 Le borse europee restano in territorio ampiamente positivo, consolidando i guadagni della mattinata dopo la conferenza stampa di Mario Draghi che ha fatto seguito alla decisione della Bce di lasciare i tassi di interesse fermi sul minimo storico dello 0,75%. L’indice azionario italiano FTSE MIB guadagna l’1,74% a 15.391 punti, mentre lo spread Btp-Bund è sceso fino a 380 punti base. Il rendimento del Btp a 10 anni è così sceso sotto il 5,4%. In calo anche lo spread spagnolo poco sopra 450 punti base.

Quale impatto sui Btp se la Bce comprerà bond sovrani

 La riunione del Consiglio Direttivo della Bce è stata attesa da tempo. Oggi gli investitori conosceranno le mosse dell’Eurotower, che da qualche tempo ha fatto intendere di voler mettere in campo nuove misure per stabilizzare l’euro e calmierare le oscillazioni degli spread. Nessuno conosce ancora esattamente come funzionerà il nuovo Securities market programme (Smp) della Bce, un meccanismo che consente di stabilizzare gli spread tra i titoli di stato dei paesi “core” (Germania in primis) e quelli “periferici” (come Italia e Spagna).

Spread Btp-Bund scende sotto 420 dopo asta tedesca

 Lo spread Btp-Bund è in calo quest’oggi in un clima di forte incertezza dovuto all’attesa per la riunione di domani del Consiglio Direttivo della BCE, che dovrebbe portare alla decisione del numero uno dell’Eurotower, Mario Draghi, di procedere con un nuovo piano di acquisto di bond sovrani con scadenze fino a tre anni, senza attendere il beneplacito della Corte Costituzionale tedesca, che il prossimo 12 settembre si esprimerà sulla legittimità dell’azione del fondo salva-stati.

Spread Btp-Bund sotto 450 in attesa delle mosse Bce

 Giornata tranquilla per lo spread Btp-Bund, che dopo il rialzo di venerdì è tornato a scendere leggermente quest’oggi in attesa del discorso del governatore della Bce, Mario Draghi, che parlerà alla commissione Affari economici dell’Europarlamento. Il differenziale di rendimento tra il titolo governativo italiano e il pari scadenza tedesco quota attualmente a 446 punti base. Ciò vuol dire che il Btp a 10 anni mostra un rendimento lordo del 5,8% sul mercato secondario dei titoli di stato. Lo spread Bonos-Bund quota invece a 549 punti base.

Rendimento BTP decennale sotto il 6% a luglio 2012

 Stamattina è andata in programma l’ultima asta del Tesoro italiano prima della pausa estiva. Si riprenderà con le aste dei titoli di stato a partire da settembre prossimo. La scorsa settimana il Tesoro ha emesso CTZ biennali e BOT semestrali, con rendimenti rispettivamente al 4,86% (in lieve crescita) e sotto il 2,5% (in diminuzione). Oggi l’asta dei BTP a 5 e 10 anni era molto attesa, in quanto considerata il vero banco di prova dopo le rassicurazioni di Mario Draghi sul futuro dell’euro avvenute la scorsa settimana.

Rendimento BOT semestrale scende sotto il 2,5% a luglio 2012

 Stamatttina è avvenuta l’asta dei BOT semestrali, che fa seguito all’asta di ieri dei CTZ che aveva visto salire il rendimento lordo al 4,86% dal precedente 4,712%. L’asta di oggi, però, aveva dalla sua parte l’effetto-Draghi, che già ieri ha fatto calare vistosamente gli spread e volare le borse. Le parole di ieri del numero uno della BCE hanno calmierato spread e tassi e l’effetto è proseguito anche nell’asta di oggi. La Banca d’Italia ha comunicato di aver collocato 8,5 miliardi di euro di Buoni Ordinari del Tesoro a 6 mesi.

Spread Btp-Bund scende a 460 in attesa asta BOT

 L’effetto-Draghi sta spingendo ancora al ribasso lo spread Btp-Bund, che questa mattina è sceso a 460 punti base. Il rendimento del Btp decennale è tornato sotto il 6%. In calo anche lo spread spagnolo sotto 550 punti base. Il rally dei titoli di stato è partito ieri mattina intorno alle ore 12, ovvero quando le principali agenzie di stampa hanno battuto le dichiarazioni di Mario Draghi da Londra. Il numero uno dell’Eurotower ha dichiarato a chiare lettere che “la BCE è pronta a fare tutto il necessario a preservare l’euro”.

Outlook Germania peggiorato da Moody’s

 L’agenzia di rating Moody’s, che di recente ha bocciato il debito svorano dell’Italia, ha deciso di abbassare l’outlook della Germania a “negativo” da “stabile”, pur confermando il rating di massima affidabilità creditizia “Aaa”. Il peggioramento delle prospettive sul rating evidenzia la possibilità di un taglio del giudizio sul debito sovrano tedesco nei prossimi trimestri. Già da ieri sono partite violente raffiche di vendite sul Bund, dopo che ieri mattina l’asta dei Bubill a 12 mesi aveva mostrato tassi negativi per la prima volta nella storia del paese.

Grecia quasi fuori dall’euro

 La nuova ottava sui mercati finanziari è iniziata sulla falsariga di quanto successo venerdì scorso, quando le borse sono crollate sotto i colpi delle vendite e gli spread di Italia e Spagna volati a livelli record. La paura degli investitori per un collasso della Spagna, in grado poi di contagiare anche l’Italia, va a sommarsi anche all’allarme rosso sulla Grecia, che sembra avere più di un piede fuori dall’euro. La tensione è aumentata a seguito delle dichiarazioni del vicecancelliere e ministro dell’Economia tedesco Philipp Roesler.

Perché la speculazione attacca l’Italia

 Venerdì il sistema-Italia è tornato ad essere attaccato dalla speculazione internazionale, che ha colpito pesantemente sia la borsa di Milano che i titoli di stato. A Piazza Affari, infatti, l’indice azionario FTSE MIB è crollato del 4,38%, mentre lo spread Btp-Bund ha superato quota 500. Il rendimento del decennale italiano ha raggiunto anche il 6,2%. La speculazione ha preso di mira anche la Spagna, proprio nel giorno dell’approvazione da parte dell’Eurogruppo degli aiuti alle banche spagnole. La borsa di Madrid è crollata del 5,82%, mentre lo spread Bonos-Bund è volato a 612.

Rating Moody’s sulle regioni italiane

 Il rischio default della Regione Sicilia, che dal 1946 gode di autonomia politica e amministrativa, ha innescato una serie di polemiche tra le istituzioni ma soprattutto grandi preoccupazioni in una fase storica molto delicata per l’Italia sotto il profilo del debito pubblico. Secondo il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, la regione non rischia alcun default, che comunque è stato per ora scongiurato con un trasferimento di liquidità già programmato di 400 milioni di euro.

Investitori stranieri acquistano Btp

 Secondo quanto dichiarato da Maria Cannata, direttore generale del debito pubblico al ministero dell’Economia, nell’ultima asta dei Btp a 3 anni – avvenuta venerdì 13 luglio 2012 – “c’è stata una consistente domanda degli investitori esteri”. Questi ultimi hanno assorbito il 54% dei 3,5 miliardi di euro di titoli di stato triennali collocati dal Tesoro italiano, mentre il restante 46% è stato assegnato alle banche italiane. Le richieste perventute dagli investitori stranieri hanno senza dubbio messo k.o. coloro che avevano venduto allo scoperto, in scia al downgrade di Moody’s sul debito sovrano italiano.

In Italia fallite 35 aziende al giorno nel primo semestre 2012

 Il sistema-Italia è in profonda crisi sia economica (recessione in corso da mesi) che finanziaria (attacchi speculativi al debito pubblico). In questo contesto le aziende faticano a trovare la retta via, in particolare le piccole e medie imprese rischiano di soffocare in assenza di credito bancario. Sono tante le aziende che ci hanno già lasciato le penne e la fotografia della Corporate Italia è senza dubbio molto preoccupante. Nel primo semestre del 2012 in Italia quasi 35 aziende al giorno hanno dichiarato bancarotta.

Moody’s boccia enti locali, aziende e banche italiane

 La scure di Moody’s sull’Italia non si è fermata al taglio del rating sui titoli di stato, che venerdì sono stati declassati di due gradini al livello “Baa2” da “A3”. L’agenzia di rating ha deciso di tagliare il giudizio sul merito di credito di ben 23 enti locali, 10 istituti di credito e alcune importanti aziende del settore energy & utility. Tra gli enti locali, il rating della provincia di Bolzano è stato tagliato ad “A1” da “A3”. La stessa sorte è toccata anche alla provincia autonoma di Trento.