Eni non più “preferita” da Ubs

 Eni non rientra più tra i titoli preferiti da Ubs, ma i fondamentali per il futuro rimangono ancora molto solidi. Sulla base di una discreta considerazione positiva esercitata dagli osservatori internazionali sulla compagnia energetica italiana, l’amministratore delegato Paolo Scaroni ha annunciato i nuovi passi di breve termine, con grandi investimenti e un atteggiamento sostanzialmente attendista sul fronte delle nuove acquisizioni.

Italia settimo trimestre consecutivo in recessione

 La recessione in Italia non morde la presa. Anzi, diventa anche più marcata visto che nel primo trimestre del 2013 la flessione è risultata più elevata rispetto alla stima effettuata un mese fa. Con la seconda lettura è emerso che il pil italiano è diminuito dello 0,6% su base annua, rispetto alla stima preliminare del 15 maggio scorso di -0,5% t/t. Nel quarto trimestre del 2012il calo era stato dello 0,9% su base congiunturale. La diminuzione del pil italiano è del 2,4% su base annua, rispetto al -2,3% emerso dalla prima lettura.

Correlazione tra borse e materie prime terminata nel 2013

 L’andamento delle materie prime nei primi sei mesi del 2013 è stato molto deludente. Da inizio anno l’indice generale CRB ha perso il 3,5%, anche se le performance sono state molto diverse tra le varie commodity. Alcune hanno messo a segno perdite rilevanti, come l’oro, l’argento e il rame; altre, come il petrolio, hanno registrato continui alti e bassi in un clima di forte volatilità. Ad ogni modo il flop delle commodity può essere attribuito a tre fattori fondamentali. In primis, la fragile ripresa economica frena le aspettative degli investitori.

Pirelli lancia strategie asiatiche

 Pirelli si appresta a lanciare nuove strategie, strizzando l’occhio nei confronti del continente asiatico. Ad anticipare alcuni dei contenuti del prossimo piano industriale è stato lo stesso presidente del gruppo, Marco Tronchetti Provera, che si è tuttavia riservato significativi margini di cautela precisando come – in ogni caso – occorrerà avere maggior chiarezza su cosa avverrà in Europa, in particolar modo alla luce delle elezioni in Germania.

Mercati finanziari in balìa del trading ad alta frequenza

 La settimana che si si appresta a lasciare alle spalle è stata caratterizzata da eventi macroeconomici di grande rilievo, come i tassi della Bce (giovedì) e i dati sul mercato del lavoro americano (venerdì). In queste due giornate i mercati finanziari hanno sperimentato movimenti particolarmente esasperati, con la volatilità che si è impennata su livelli completamente fuori il controllo degli investitori. A quanto pare, nell’isteria mostrata da valute, bond e azioni c’è il solito zampino del trading ad alta frequenza, eseguito con programmi automatici installati sui computer dei grandi fondi speculativi.

Milano Assicurazioni verso cessione a Warren Buffet

 Lo storico marchio assicurativo Milano Assicurazioni, appartenente al neonato gruppo Unipol-Sai, potrebbe essere ceduto al miliardario americano Warren Buffet, che per diversi anni è stato l’uomo più ricco del mondo secondo la rivista Forbes. Venerdì 14 giugno sono attese le offerte non vincolanti e a quanto pare Buffet sarebbe in pole position con la sua holding di investimenti Berkshire Hathaway, un colosso finanziario da 282 miliardi di dollari di capitalizzazione a Wall Street. Secondo le isdiscrezioni di stampa, Buffet alla fine dovrebbe mettere le mani su Milano Assicurazioni.

Enel rinvia il bond ibrido di qualche giorno

 Il lancio del bond ibrido Enel da 3 (o meno) miliardi di euro, dovrebbe essere rinviato di almeno 48 ore. La società energetica italiana auspicava infatti di collocare il titolo entro lunedì, ma stando alle ultime decisioni intraprese in sede di top management, il collocamento – pur con le buone valutazioni effettuate nel road show internazionale – dovrebbe essere rinviato ad almeno mercoledì.

Autogrill spin off e nuove strategie

 Con lo spin off e la separazione formale delle due divisioni del gruppo (ristorazione e duty free), Autogrill dà il via a una nuova stagione strategica. La vecchia parte della società tornerà a fare il business della ristorazione, mentre la nuova World Duty Free gestirà i negozi negli scali aeroportuali, e sarà quotata – come Autogrill – nella Borsa italiana, ai primi di ottobre. Una nuova fase sulla quale gli osservatori stanno compiendo nuove  valutazioni, nell’arduo tentativo di comprendere cosa accadrà al gruppo.

Fiat aumento indebitamento preoccupa Morgan Stanley

 Pesante battuta d’arresto per le azioni Fiat, che hanno chiuso la seduta di borsa con un calo del 6,48% a 5,915 euro. Per Fiat si complica trattativa con fondo Veba su prezzo Chrysler relativo all’acquisto delle minorities della casa di Detroit, dopo che lo stesso fondo americano rafforzeràla propria posizione finanziaria con la vendita di 20 milioni di azioni GM. Ad ogni modo i problemi potrebbero essere altri, in particolare il debito in crescita che preoccupa non poco gli analisti di Morgan Stanley.

Telecom non chiude accordo con H3G

 L’atteso accordo tra Telecom Italia e H3G non prenderà piede. Il consiglio di amministrazione del gruppo telefonico italiano non ha compiuto alcun passo in avanti circa la possibile alleanza con 3 Italia, rimandando a una prossima riunione l’esame dei fatti. Scade pertanto senza alcuna novità il termine di 30 giorni che lo scorso 8 maggio 2013 era stato attribuito al top management societario per valutare possibili sviluppi.

Bpm nessuna vendita di quote da parte di Investindustrial

 La Banca Popolare di Milano continua a soffrire di evidenti problemi di governance, tanto che il presidente del consiglio di gestione Andrea Bonomi ha lanciato un allarme in vista della prossima assemblea dei soci del 22 giugno, che sarà chiamata ad approvare l’aumento di capitale da 500 milioni di euro per rimborsare i Tremonti bond in scadenza. Bonomi ha sottolineato di non aver cambiato idea sulla necessità di una modifica alla governance, ma per ora il mercato non ha apprezzato il passo indietro sulla possibilità di trasformare la popolare in Spa.

Opa Camfin a 0,8€ con delisting delle azioni

 E’ di oggi la notizia ufficiale del divorzio tra i soci di Camfin, la holding a capo di Pirelli & C., ovvero Marco Tronchetti Provera e la famiglia Malacalza. La quota diretta detenuta in Camfin del 12,36% è stata ceduta alla newco che dovrà poi lanciare l’Opa sulla controllante del gruppo della Bicocca. Nella newco sarà conferita anche la quota indiretta del 13,2%, detenuto attraverso la Gpi, finanziaria a monte di Camfin. La trattativa tra Tronchetti Provera e i Malacalza si è finalmente conclusa con una transazione, aprendo così le porte all’Opa su Camfin.

Contratti di solidarietà Alitalia

 Al fine di poter contrastare la difficile situazione economica dell’azienda, Alitalia ha domandato alle organizzazioni sindacali l’attivazione di 2.400 contratti di solidarietà, che possano prevedere la riduzione di lavoro di 50 ore medie mensili (circa 6 giorni), con contrazione dello stipendio di quasi 70 euro. A darne notizia è il quotidiano Il Sole 24 Ore, che ricalca le discussioni avviate ieri, dinanzi alla proposta ufficiale avanzata dalla società nella trattativa con le parti sindacali.

Azioni europee che guadagnano con l’euro debole

 Un euro debole può diventare un vantaggio per le aziende che operano in gran parte sui mercati internazionali. Al momento la moneta unica è ancora tonica nei confronti delle principali valute, complice la politica monetaria meno espansiva della Bce rispetto ad altre banche centrali (in particolare Fed e BoJ). Tuttavia, se Draghi dovesse continuare a tagliare i tassi o se dovesse riemergere il problema del debito pubblico, l’euro potrebbe indebolirsi molto e favorire alcune aziende del Vecchio Continente. Morgan Stanley ha elencato 10 blue chip meglio impostate per sfruttare un euro debole.