L’Ilva ha chiuso lo stabilimento di Taranto, dopo che ieri la Guardia di Finanza ha arrestato sette persone tra vertici della società, politici locali ed ex dirigenti. Nuova bufera, dunque, sull’Ilva di Taranto, che già in estate aveva visto l’area industriale posta sotto sequestro per l’accusa di disastro ambientale. Ora l’accusa è quella di concussione, corruzione e associazione a delinquere. In base ai dati raccolti finora, l’Ilva avrebbe corrotto politici e imprenditori locali, ma anche periti industriali per rendere molto più morbide le perizie sulle conseguenze ambientali dell’attività siderurgica dell’azienda a Taranto.
Dividendi straordinari azionisti società Usa
Il possibile arrivo di una supertassa sta convincendo un crescente numero di corporate ad annunciare pagamenti extra nei dividendi. Una decisione che per il momento ha coinvolto quasi 60 società quotate nell’indice Russell 3000, contro le appena 15 del 2011. Alla base di tutto, come già anticipato, la convinzione che l’amministrazione bis di Obama incrementerà la tassa del 15% varata dall’ultima amministrazione Bush. Ne è conseguita una corsa al dividendo straordinaria, con retribuzioni extra per gli azionisti.
Economia italiana in ripresa nel 2013 secondo Goldman Sachs
Da quando il clima di fiducia sulla zona euro è sensibilmente migliorato, nonostante le aspettative di recessione per i prossimi trimestri, molti fondi di investimento, società di gestione e banche d’affari hanno scommesso forte sulla ripresa del sistema-Italia. Gli sforzi che sta compiendo il paese per risanare i conti pubblici, attraverso dolorose misure di austerità e riforme strutturali, stanno convincendo sempre più i grandi investitori istituzionali che l’Italia sarà per molti mesi a venire una grande opportunità di investimento.
ISTAT fiducia consumatori italiani scende ai minimi dal 1996
L’indice di fiducia dei consumatori italiani, calcolato dall’Istat, è sceso sui minimi storici. A novembre l’indice è diminuito a 84,4 punti da 86,2 punti del mese precedente. Si tratta del livello più basso mai registrato dall’inizio delle serie storiche, ovvero da gennaio 1996. L’istituto nazionale di statistica ha comunicato che la componente riferita al sentiment economico generale è scesa a 69,4 punti da 71,5 punti, mentre il clima economico personale ha sperimentato un lieve calo a 90,9 punti da 91 punti.
A2A +3% dopo lancio bond e uscita Metroweb
Stamattina il titolo A2A è il migliore sul listino azionario milanese FTSE MIB, evidenziando una performance superiore ai tre punti percentuali a seguito del lancio del bond da 750 milioni di euro avvenuto tre giorni fa e ai rumors di un’imminente uscita definitiva dal capitale di Metroweb. A Piazza Affari la utility lombarda mostra un rialzo del 3,09% a 0,4007 euro, con massimo intraday momentaneo toccato a 0,403 euro. La società partecipata dai comuni di Milano e di Brescia avrebbe comunicato ufficialmente a F2i Reti Tlc di voler uscire da Metroweb.
Marc Faber previsioni di borsa 2013
Negli ambienti finanziari uno degli analisti più ascoltati è senza dubbio l’investitore svizzero Marc Faber, classe 1946, soprannominato Dr. Boom (ovvero “Dottor Catastrofe”) a causa delle sue continue previsioni pessimistiche sull’economia e i mercati. La sua newsletter Gloom Doom & Doom Report è letta da analisti finanziari, investitori e money manager di tutto il mondo. Faber, da sempre molto critico nei confronti della politica monetaria della FED, ritiene che sia possibile un rally dei mercati di fine anno ma non dovrebbe durare a lungo.
Qui! group in Borsa nel 2013
La genovese Qui! group dovrebbe sbarcare in Borsa nel corso del prossimo anno. Sebbene tutto dipenda – fondamentalmente – dalla maturazione delle giuste condizioni per compiere tale passo, l’ottimismo nei confronti dell’operatore ligure è piuttosto elevato. La compagine, sviluppatasi in breve tempo dallo stadio di fornitore di buoni pasto cartacei a big player di quelli elettronici, ha un fatturato che nel 2012 dovrebbe avvicinare i 540 milioni di euro, e chiudere il 2013 con una cifra non distante dai 600 milioni di euro.
Comune di Napoli a un passo dalla bancarotta
Il Comune di Napoli è a un passo dal dissesto finanziario. Ormai nelle casse comunali restano circa 27,7 milioni di euro, una cifra sufficiente per garantire solo il pagamento di stipendi e contributi per il mese di novembre. La terza rata del fondo di riequilibrio, che quest’anno il Ministero dell’Interno aveva concesso in anticipo, è già stata spesa completamente mentre il saldo Imu è stato già bloccato per assicurare le rate dei mutui in scadenza a fine anno. Il Comune di Napoli rischia la bancarotta.
Sistema bancario chiede rinvio Basilea 3
Il sistema bancario europeo, per l’autorevole voce della Federazione bancaria del vecchio Continente, ha chiesto il rinvio dell’introduzione delle norme di Basilea 3 in Europa. A far scaturire un simile atteggiamento la recente decisione assunta dagli Stati Uniti, che appena pochi giorni fa ha scelto di sospendere l’applicazione delle relative linee guida, prevista a partire dal 2013. A darne ufficiale comunicazione il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, nel corso di un incontro tenutosi a Gubbio.
Luxottica compra il 40% di Salmoiraghi e Viganò
Luxottica ha comprato il 40% di Salmoiraghi & Viganò che, in seguito all’ultima novità societaria, subisce una valutazione di circa 200 milioni di euro con i debiti. Il gruppo di Del Vecchio ottiene altresì opzioni per poter rilevare nei prossimi anni il controllo di tutta la società rientrante nella galassia della famiglia Tabacchi (l’altro ramo di controllo aveva invece preferito cedere Safilo al gruppo olandese Haldi). L’azienda, che possiede quasi il 10 per cento del mercato italiano, rimane pertanto di proprietà tricolore: i dubbi sul futuro della compagine, tuttavia, non sembrano esser meno lievi.
Andamento petrolio dopo tensioni Israele-Palestina
Il prezzo del petrolio è rimasto stabile negli ultimi giorni, caratterizzati dalle tensioni in Medio Oriente tra israeliani e palestinesi. E’ probabilmente questa la variabile-chiave che sta permettendo alle quotazioni di evitare nuovi ribassi, considerando la debolezza dei fondamentali e le prospettive di rallentamento economico globale per i prossimi mesi. Ieri al Nymex il future sul petrolio Brent ha chiuso con un calo dello 0,35% a 110,47 dollari al barile, mentre il future sul petrolio Wti ha evidenziato una flessione dello 0,3% a 87,12 dollari.
Rischio bolla immobiliare in Germania
Un po’ a sorpresa la Bundesbank, ovvero la Banca Centrale tedesca, ha messo in guardia gli investitori dalla possibilità che una bolla immobiliare in Germania possa essere dietro l’angolo. L’allarme lanciato dalla Buba deriva dalla lettura degli ultimi dati sul mattone, che mostrano un surriscaldamento dei prezzi e delle vendite delle case facendo paventare una bolla immobiliare come successo ad esempio in Spagna. In molte città tedesche, ma soprattutto a Berlino, stanno venendo alla luce nuovi palazzi d’appartamenti mentre vecchi caseggiati vengono ristrutturati con prezzi e affitti in crescita.
Telecom Italia in arrivo il piano per il Brasile
In attesa del nuovo piano industriale di Telecom Italia, previsto per l’inizio del prossimo anno, dovrebbe arrivare nei prossimi giorni il piano per il Brasile, mercato “core” per il colosso telefonico italiano guidato dal presidente esecutivo Franco Bernabè. I consiglieri di Tim Participaçoes, ovvero la holding di Tim Brasil, sarebbero stati già messi in preallerta per una probabile riunione del consiglio di amministrazione il giorno 4 dicembre. Sono attese le nuove guidelines per il mercato sudamericano da Andrea Mangoni, neo direttore generale di Telecom Italia per l’America Latina e neo ad di Tim Participaçoes.
Intesa SanPaolo colloca bond decennale da 1,25 miliardi
Il collocamento del bond decennale di Intesa SanPaolo è andato a buon fine. L’istituto di credito di Ca’ de Sass ha piazzato un covered bond con scadenza a 10 anni per un controvalore complessivo di 1,25 miliardi di euro. La domanda per questo bond è stata da record, con oltre 5 miliardi di euro di bond richiesti dagli investitori. L’83% delle richieste è giunto da investitori istituzionali stranieri, tanto che dopo appena un’ora circa dall’inizio del collocamento il book è stato subito chiuso.