Rating Fitch: se ne può fare a meno?

 Fitch ha deciso di sospendere l’informativa italiana come risposta agli atti della Procura di Trani, che stanno indagando sulla correttezza dei comportamenti dell’agenzia di rating (e di S&P). Ma cosa accadrà, adesso, nei confronti del Paese, da parte delle altre agenzie di rating? È possibile che l’abbandono temporaneo (o definitivo?) di Fitch sul mercato nazionale possa costituire un pericoloso precedente? E soprattutto, possiamo fare a meno dei rating di Fitch & Co.?

Risultati Unipol primi nove mesi 2012

 Unipol chiude ufficialmente i dati economici, finanziari e patrimoniali relativi al terzo trimestre 2012 e, di conseguenza, ai primi nove mesi dell’anno. Una “chiusura” che diventa l’occasione per diffondere qualche considerazione sullo stato dell’arte in relazione all’evoluzione che sta contraddistinguendo il panorama aziendale. Vediamo allora quali sono le principali valutazioni che è possibile effettuare in merito al trend intrapreso dalla compagnia bolognese.

Draghi critica Monti per aumento tasse

 All’apertura dell’anno accademico all’Università Bocconi di Milano, il presidente della BCE – Mario Draghi – ha dichiarato che i governo nazionali devono proseguire sulla strada del risanamento tagliando la spesa ma non aumentando le tasse. In prima fila nella platea dei presenti c’era anche il premier italiano Mario Monti. Il numero uno dell’Eurotower ha sottolineato come la BCE sia riuscita a guadagnare tempo con misure anti-speculazione per evitare il tracollo dell’unione monetaria. Ora, però, spetta ai governi nazionali eliminare le incertezze e proseguire la costruzione europea senza pesare troppo sui cittadini.

Titolo Campari nuovo minimo a due mesi a 5,42 euro

 Non è affatto un buon momento per Campari alla borsa di Milano. Il titolo attualmente mostra una quotazione di 5,58 euro per una perdita del 2,45%. Il titolo ha però evidenziato una flessione intraday molto più ampia nella prima parte della seduta, raggiungendo un minimo di giornata a 5,42 euro. Si tratta del minimo più basso da oltre due mesi. Dai massimi storici di 6,545 euro, toccati lo scorso 17 ottobre, il titolo Campari è arrivato a perdere più del 20% in meno di un mese.

Come diminuire il debito pubblico italiano secondo Allianz GI

Il debito pubblico italiano, che a settembre è volato sui massimi di sempre sfiorando quota 2.000 miliardi di euro, resta una minaccia ma comunque il paese ha le carte in regole per continuare a sostenere questo fardello e ottenere la fiducia dei mercati garantendo l’avanzo primario. In sintesi è ciò che pensa Neil Dwane, managing director e chief investment officer di Allianz Global Investors. Secondo l’esperto l’Italia ha un elevato debito pubblico “ma non ha il problema dell’alto debito privato e bancario come nel caso di Regno Unito e Spagna”.

Saras trimestrale al 30 settembre 2012

Saras ha ufficialmente comunicato di aver chiuso i primi 9 mesi del 2012 con una perdita netta pari a 7,7 milioni di euro, a fronte di un utile di 80,1 milioni di euro registrato nello stesso periodo del 2011.  Stando a quanto affermato dalla nota societaria, la perdita netta adjusted si sarebbe attestata a quota 16,4 milioni di euro, in miglioramento rispetto alla perdita di 28,8 milioni di euro registrata nei primi 9 mesi del 2011. I ricavi si attestano invece a 8.940 milioni di euro (+10 per cento su base annua), l’Ebitda a 202,1 milioni di euro (-41 per cento su base annua), l’Ebitda comparable a 199,7 milioni di euro (-5 per cento su base annua), l’Ebit a 46,9 milioni di euro (-75 per cento su base annua), mentre l’Ebit comparable a 44,5 milioni di euro (- 15 per cento su base annua).

Titolo Generali Assicurazioni sopravvalutato del 26% secondo Cheuvreux

 Generali Assicurazioni ha intenzione di portare avanti il suo piano di dismissioni di attività non strategiche. Dopo aver venduto la compagnia israeliana Migdal per 705 milioni di euro, il ceo group Mario Greco ha dichiarato al Financial Times di voler proseguire su questa strada vendendo anche altre attività, oltre alla svizzera Bsi e le attività americane. Ad essere maggiormente accreditata alla cessione è al momento la joint venture Ppf, mentre viene esclusa categoricamente la vendita di Banca Generali.

Tod’s trimestrale al 30 settembre

 Il consiglio di amministrazione di Tod’s ha ufficialmente chiuso i primi nove mesi del 2012, enunciando i principali dati economico, finanziari e patrimoniali della compagine. Il fatturato di gruppo, afferma una nota emessa dal management, ammonta a 749,9 milioni di euro, in incremento del 7,3 per cento su base annua, con l’Ebitda a 199,5 milioni (+3,7 per cento su base annua), e con un margine sulle vendite del 26,6 per cento. A cambi costanti i ricavi si attesterebbero a 729,3 milioni, con un incremento del 4,3 per cento, mentre l’Ebitda e l’Ebit sarebbero pari rispettivamente a 188,2 e 159,3 milioni.

Banche italiane hanno 113 miliardi di euro di crediti deteriorati

 A fine settembre 2012 nei libri contabili delle sei principali banche italiane figuravano crediti deteriorati pari a 113 miliardi di euro, ovvero l’8,66% del totale dei crediti verso la propria clientela. Rispetto alla fine del 2011 c’è stato un peggioramento del 22%, visto che all’inizio del nuovo anno i big del credito italiani partivano con crediti deteriorati in bilancio per 93 miliardi di euro. Per quanto riguarda, invece, le sofferenze, siamo sempre nell’ordine del 40% dei crediti deteriorati.

Oro target a 12 mesi a 1.900$ secondo Exane

 Negli ultimi giorni il mercato dell’oro è tornato prepotentemente alla ribalta a seguito della riconferma del presidente Barack Obama alla Casa Bianca, che ha mantenuto inalterato lo status quo della precedente gestione della politica monetaria. Obama sostiene da tempo la politica dei tassi a zero lanciata da qualche anno da Ben Bernanke. Anche se il timoniere della FED dovesse cambiare nei prossimi mesi, il successore non cambierà la politica ultra-espansiva. Il contesto resta chiaramente favorevole all’oro, che può approfittare delle aspettative di maggiore inflazione attesa nei prossimi anni.

Rendimento Btp triennale sui minimi a due anni a novembre 2012

 Il Tesoro italiano ha effettuato anche oggi un’emissione obbligazionaria, dopo aver collocato ieri 6,5 miliardi di euro di BOT a 12 mesi con tassi in discesa sotto l’1,8%. Il trend discendente dei tassi sui bond governativi italiani non sembra più conoscere soste, tanto che stamattina c’è stato un calo dei rendimenti anche sui Btp triennali. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha fatto anche oggi il pieno di titoli, collocando 5 miliardi di euro di BTP a medio-lunga scadenza.

Erg andamento primi nove mesi 2012

 Sulla base dei dati pubblicati dalla stessa compagnia, Erg ha chiuso i primi 9 mesi del 2012 con un risultato netto di gruppo pari a 196 milioni di euro, in deciso incremento rispetto ai 113 milioni rilevati nello stesso periodo del 2011.  Un dato – spiega una nota societaria – che riflette gli impatti della cessione del 20 per cento della partecipazione nella Isab Srl, per un importo di 214 milioni di euro, di utili su magazzino, al netto dei relativi effetti fiscali, per 23 milioni, di poste non ricorrenti negative per 37 milioni al netto dei relativi effetti fiscali.

Mediaset primo rosso in bilancio della storia

 Il gruppo Mediaset ha chiuso per la prima volta nella sua storia un bilancio in rosso. Erano ormai 16 anni che il gruppo televisivo di Cologno Monzese non chiudeva un trimestre e un bilancio di nove mesi in perdita. Questa volta è accaduto, tra l’altro in un contesto di congiuntura economica decisamente sfavorevole in Italia e in Spagna, ovvero i due paesi dove il gruppo del Biscione ha praticamente tutto il suo giro d’affari. Il terzo trimestre si è chiuso con una perdita di 88,4 milioni di euro.

Bilancio Unicredit gennaio settembre 2012

 Ieri è stata una giornata ricca di trimestrali per il comparto bancario italiano. Su tutti, però, spiccano naturalmente i conti trimestrali delle due big italiane, ovvero Intesa SanPaolo e Unicredit. La banca di Piazza Cordusio ha chiuso i primi nove mesi del 2012 con un utile netto di 1,4 miliardi di euro. Nello stesso periodo dello scorso anno Unicredit aveva accusato una pesante perdita da 9 miliardi di euro, che poi avrebbe costretto la banca a procedere con massicce ricapitalizzazioni.