Samsung conquista primato mondiale nei telefonini

 Il primo trimestre 2012 è stato senza dubbio uno dei più importanti degli ultimi anni per capire chi realmente macina profitti nel settore dei telefonini e chi invece arranca pericolosamente. Il colosso sudocoreano Samsung Electronics Co. Ltd non finisce mai di stupire e continua ad aggiornare record su record, tenendo testa niente di meno che alla Apple Corporation. Secondo Strategy Analitics, Samsung si è già messa alle spalle Nokia che di recente è stata bocciata da Fitch al rating “junk” (spazzatura). Le vendite Samsung di telefoni cellulari hanno raggiunto 93,5 milioni di unità contro 82,7 milioni di Nokia, mettendo fine alla leadership del colosso finlandese che durava da 14 anni consecutivi.

BCE rilancia accorpamento province Italia

 Lo spending review che verrà probabilmente approvato nella giornata di domani infiamma il dibattito politico e catalizza l’attenzione dell’Unione Europea, che a sua volta rilancia sull’accorpamento delle Province.

Il documento in mano al Governo prevede tagli all’amministrazione pubblica e fa’ parte del processo che dovrà portare l’Italia verso il pareggio di bilancio nel 2013. L’interesse diretto della BCE è la prova di come la situazione nostrana sia costantemente tenuta sotto controllo dai vertici dell’Eurozona, da un lato con occhio critico e dall’altro con la fiducia che si riserva a chi si è dato da fare in passato per gli obiettivi.

Dividendo e bilancio Ubi Banca esercizio 2011

 Un dividendo unitario da cinque centesimi di euro: è questa la proposta di distribuzione che è stata avanzata da Ubi Banca nel corso della giornata di ieri, più precisamente dal proprio consiglio di gestione. Tale cedola si riferisce ovviamente a ogni singolo titolo azionario, con un totale di questi strumenti che supera abbondantemente i novecento milioni di unità, al netto di quelle proprie che sono state acquisite. Si conoscono da tempo anche le date per il pagamento vero e proprio, vale a dire il prossimo 21 maggio, con lo stacco che avverrà tre giorni dopo. Tra l’altro, non bisogna dimenticare che il monte dividendi in questione sarà pari a quarantacinque milioni di euro, ammontare che vale sulle riserve straordinarie.

Gruppo Cir, prima trimestrale dell’anno e dividendo 2011

 Il Gruppo Cir (Compagnie Industriali Riunite), la holding di proprietà della famiglia De Benedetti, ha già provveduto a mettere in luce i risultati finanziari conseguiti nei primi tre mesi di questo 2012: l’azienda è stata infatti protagonista di un miglioramento importante per quel che concerne l’utile netto, con 5,5 punti percentuali di incremento e una quota totale di 15,2 milioni di euro. Lo stesso discorso vale anche per il fatturato (+11,6% e 1,24 miliardi di euro per la precisione), mentre il margine operativo lordo è risultato in calo di oltre il 20%, superando di poco i 99 milioni.

Risultati asta BTP Aprile 2012

 L’andamento del mercato azionario è sempre più lontano dalle emissioni dei titoli di Stato, che ora non riescono più ad influenzare le giornate a Piazza Affari come succedeva fino a poco tempo fa’. Durante l’asta di oggi del Ministero dell’Economia e delle Finanze sono stati emessi 2,416 miliardi di euro di Buoni del Tesoro Poliennali con scadenza nel 2017 ad un tasso pari al 4,87%, oltre che 2,5 miliardi di euro di BTP con scadenza 2022 ad un rendimento del 5,84%.

Gli esperti fanno notare come le preoccupazioni di oggi derivavano dalla situazione nell’Eurozona ed il collocamento è andato a buon fine perchè subito dopo l’emissione il rendimento è sceso al 5,73%, proprio sulla scia della domanda sostenuta.

Il downgrade della Spagna ha creato nella giornata di oggi nuove tensioni che però sono state prontamente smorzate dall’esito positivo del collocamento, dove i rendimenti tutto sommato sono stati inferiori a quelli attesi.

Antitrust blocca operazione Unipol – Fonsai

 Non sembra avere momenti di serenità la maxi transazione societaria che dovrebbe condurre Unipol e Fonsai a generare un gruppo assicurativo italiano di respiro internazionale, in grado di reggere la concorrenza del big Generali. L’ultima novità proviene dall’Antitrust, che poggiando le proprie considerazioni sul controllo di fatto di Mediobanca sulle Generali, sta condizionando l’operazione di integrazione tra Unipol e la società controllata dai Ligresti.

L’Authority presieduta da Giovanni Pitruzzella ha di fatto ordinato “l’immediata sospensione dell’operazione di concentrazione, fino alla conclusione dell’istruttoria”. Pertanto, per i prossimi 45 giorni, cioè fino a quando il lavoro dell’Antitrust sarà presumibilmente concluso, le parti coinvolte nell’operazione non potranno compiere attività o assumere delibere che siano “funzionali” alla stessa operazione.

Nintendo chiude bilancio in perdita dopo 50 anni

 Il boom di smartphone e tablet sta senza dubbio rivoluzionando anche il mondo dell’intrattenimento e di riflesso quello dei videogiochi. Ne sa qualcosa lo storico gruppo di videogames giapponese Nintendo, che per la prima volta negli ultimi 50 anni ha chiuso il bilancio in rosso. Il colosso nipponico di Kyoto (quello di Super Mario, ndr) ha comunicato che l’esercizio fiscale conclusosi lo scorso 31 marzo ha evidenziato una perdita netta di 43,2 miliardi di yen. La perdita operativa si è attestata a 37,32 miliardi di yen. Pesante calo del giro d’affari: le vendite scendono del 36% a 647,65 miliardi di yen.

Prima trimestrale 2012 Deutsche Bank

 Deutsche Bank chiude il primo trimestre dell’anno deludendo le attese dei mercati finanziari. Il big tedesco del settore creditizio ha infatti conseguito utili per 1,4 miliardi di euro, contro i 2,1 miliardi di euro che avevano contraddistinto lo stesso periodo dello scorso anno, e al di sotto della stima di 1,56 miliardi di euro che invece era stata data come elaborazione da un consensus di analisti monitorato dal media Bloomberg.

A pesare sui risultati netti della banca è stata principalmente l’influenza delle poste straordinarie di bilancio, pari a 500 milioni di euro, a loro volta generate da accantonamenti per contenziosi legali, e da una svalutazione per oltre 250 milioni di euro sulla vendita della quota detenuta nella società farmaceutica Actavis.

Aeroporto di Firenze, dividendo da otto centesimi

 Potrebbe forse essere troppo scontata come battuta, ma in questo caso è più che azzeccata: l’assemblea dei soci dell’Aeroporto di Firenze ha fornito la sua approvazione definitiva al bilancio del 2011 e i dati in questione hanno fatto letteralmente volare lo scalo toscano. Che cosa c’è da dire per quel che concerne questi specifici risultati finanziari? Lo scorso anno si è caratterizzato per gli oltre quarantotto milioni di euro relativi ai ricavi consolidati, il che ha consentito di far registrare un incremento pari a 16,4 punti percentuali. Lo stesso discorso positivo può essere fatto per quel che concerne il margine operativo lordo (11,1 milioni di euro e 7,7 punti percentuali di rialzo) e per il risultato operativo (6,5 milioni di euro).

Azimut approva i dati del bilancio 2011

 Azimut, la società di servizi finanziari che si occupa in prevalenza di vendere prodotti del risparmio gestito e polizze vita attraverso una fitta rete di promotori finanziari, ha beneficiato proprio ieri della fondamentale riunione della propria assemblea: la convocazione a cui si sta facendo riferimento è stata così importante per l’approvazione del bilancio dello scorso anno. Quali dati sono emersi in maniera più netta? Anzitutto, bisogna sottolineare come l’utile netto sia calato fino a quota 80,4 milioni di euro (nel 2010 si erano superati facilmente i 94 milioni per la precisione), mentre il riacquisto di azioni proprie ha coinvolto ventotto milioni di titoli azionari, vale a dire il 19,55% del capitale complessivo.

Trimestrale Fiat in nero grazie a Chrysler

 Fiat Spa ha evidenziato una trimestrale tutto sommato positiva grazie alla controllata americana Chrysler. Infatti, senza l’effetto positivo generato dal gruppo di Auburn Hills, il Lingotto avrebbe chiuso il bilancio del primo trimestre del 2012 con un passivo superiore ai 200 milioni di euro. L’importanza di Chrysler per i conti Fiat è palese, visto che la controllata americana incide per il 60% circa del fatturato, oltre il 100% dell’utile di gestione ordinaria e assorbe più del 60% degli investimenti. Tra l’altro l’amministratore delegato italo-canadese di Fiat (ma anche di Chrysler), Sergio Marchionne, ha dichiarato che quasi certamente verrà acquistato a luglio un altro 3,32% di Chrysler.

Domanda alta per i BOT a sei mesi

 Il mercato dei titoli di Stato è arrivato ad avere contrasti notevoli tra i risultati delle aste e la reazione sugli scambi, tanto che i risultati delle aste potrebbero non influenzare più l’andamento dell’economia e della finanza del Paese.

Anche se da Agosto scorso fino ad oggi sembra che a governare gli scambi a Piazza Affari ed a decidere il rischio default di un Paese siano solamente le aste di titoli di Stato, effettivamente questa è solo una componente della finanza che per quanto importante significa ben poco nel complesso mondo in cui è inserita.

L’asta di BOT semestrali ha avuto un rapporto domanda/offerta di 1,71 contro l’1,5 precedente e sono stati collocati tutti e gli 8,5 miliardi di euro previsti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con una domanda superiore ai 14 miliardi di euro.

Trimestrale Credit Suisse supera le attese degli analisti

 Qualche spiraglio di luce raggiunge anche la banca d’affari elvetica Credit Suisse, che nel primo trimestre del 2012 evidenzia un utile netto di 44 milioni di franchi svizzeri. Il risultato mostra un calo del 96% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in quanto Credit Suisse aveva mostrato un utile netto di 1,14 miliardi di franchi svizzeri. Dopo il rosso dell’ultimo trimestre del 2011, gli analisti finanziari si aspettavano una chiusura trimestrale in perdita. Sebbene il profitto sia drasticamente inferiore a quello dello scorso anno, c’è comunque la magra soddisfazione di aver battuto le stime di consensus.

Investimento cinese per Brembo

 Brembo ha lanciato un nuovo maxi investimento internazionale da 70 milioni di euro: a beneficiare dell’impiego della società guidata da Alberto Bombassei – recentemente uscito sconfitto nella corsa per occupare la poltrona più prestigiosa di Confindustria – è un impianto industriale che sorge nei pressi di Nanchino, in Cina, e che servirà alla compagnia per occupare una posizione di maggior rilievo nel mercato del Paese asiatico.

Come peraltro confermato da Bombassei (sebbene la motivazione fosse abbastanza comprensibile) la ragione sottostante alla scelta di compiere questo nuovo, imponente passo in avanti nei confronti del mercato cinese è duplice: da una parte riunire le linee produttive in un’unica grande fabbrica, nella quale le sinergie operative potranno esser poste in opportuna luce; dall’altra parte, poter gestire da vicino i rapporti con le principali società automobilistiche clienti, che proprio in Cina hanno delocalizzato parte dei propri impianti.