Dividendo straordinario Google

 Sorpresa nei listini di Wall Street: Google, la società statunitense titolare del più noto motore di ricerca al mondo, ha infatti annunciato utili in forte incremento, e una remunerazione “straordinaria” per i propri azionisti. La compagine societaria, in maniera del tutto inattesa, ha infatti annunciato lo stacco di un dividendo “speciale”, che si concretizzerebbe attraverso un’operazione 2×1 da realizzarsi mediante split azionario, finalizzato – in ultima istanza – a creare una particolare categoria di titoli azionari della stessa azienda.

Salini pronto per aumentare quota in Impregilo al 29%

 Non si ferma il testa a testa tra Salini e Gavio per il controllo del general contractor italiano Impregilo. Il costruttore romano Salini potrebbe aumentare la sua attuale quota del 25,37% fino al 29%, per avvicinarsi al 29,9% della quota detenuta dall’attuale primo azionista Gavio (dopo la liquidazione del pacchetto in mano agli ex soci di Igli, Benetton e Ligresti). Salini ha presentato il preconsuntivo 2011 del proprio gruppo per evidenziare lo stato di salute dell’azienda. Salini Costruzioni ha chiuso lo scorso esercizio con un aumento del valore della produzione rispetto al 2010 a 1,4 miliardi di euro.

Nuovo presidente Unicredit Giuseppe Vita

 Sarà Giuseppe Vita il nuovo presidente di Unicredit. Ieri la discussione fra i soci è stata lunga e a tratti accesa, ma come era stato ipotizzato all’inizio si è arrivati alla conclusione che tutti si aspettavano. La scelta è ricaduta sull’ex presidente di Deutsche Bank, attualmente in forza ad Allianz Italia. L’accordo sulla nomina a presidente di Vita è stato preso all’unanimità: le fondazioni, i soci privati italiani e stranieri hanno remato nella stessa direzione. Ieri poi è stata sottoscritta anche la lista dei rappresentanti in vista dell’assemblea del prossimo 11 maggio a Roma.

Il monte dividendi di Ubi Banca

 Un giudizio positivo e di approvazione in merito al bilancio di esercizio e quello consolidato è giunto nel corso della giornata di ieri in merito a Ubi Banca: l’istituto di credito bergamasco ha infatti potuto beneficiare dell’approvazione fondamentale da parte del Consiglio di Sorveglianza, come comunicato puntualmente alla fine della riunione di quest’ultimo. Ma cosa è stato approvato nello specifico in questo caso? Anzitutto, un via libera strategico è stato quello alla distribuzione del dividendo per quel che concerne quest’anno (la validità è quindi relativa al 2011), anche se bisognerà ancora attendere il prossimo 27 aprile e l’assemblea dei soci prevista per quella data per un ulteriore passo in avanti.

Via libera all’offerta pubblica di Brunello Cucinelli

 Il prospetto informativo dell’offerta pubblica iniziale di Brunello Cucinelli a Piazza Affari ha atteso con pazienza il proprio semaforo verde, ma ora questo countdown sembra proprio finito: in effetti, il periodo di tempo che è stato fissato in questo senso dalla Consob è quello compreso tra i prossimi 16 e 27 aprile. L’azienda umbra, celebre soprattutto per le sue attività nel settore tessile (celebre è la specializzazione nel cashmere), coinvolgerà circa venti milioni di titoli azionari ordinari, un totale che corrisponde a un terzo del capitale sociale se si vuole proprio essere precisi e puntigliosi. La quotazione vera e propria, invece, ha ricevuto l’approvazione definitiva da parte di Borsa Italiana appena tre giorni fa.

Timori sulla crescita alzano lo spread secondo la BCE

 Italia e Spagna alimentano ancora i timori in Eurozona; secondo la BCE, lo spread cresce sui timori per l’occupazione e conclude “andrà peggio”. Parole poco confortanti arrivano dalla Banca Centrale Europea ed ancora una volta sono dirette proprio verso l’Italia. La preoccupazione per il mercato del lavoro e la crescita nel Bel Paese alimentano ancora una volta il dibattito che sempre più ci vede vicino alla Spagna.

Fino a qualche mese fa’ l’Italia doveva essere la nuova Grecia; dopo il default controllato di Atene e le Manovre Monti sembrava che l’attenzione si fosse finalmente spostata altrove (vedi Spagna) ed invece siamo ancora a parlare delle stesse cose a distanza di mesi. L’Italia, nonostante non è a rischio ne come la Grecia, ne come la Spagna, sembra ancora una volta nel centro del mirino come candidata al crollo, in barba anche al doppio fondo salva-stati attivo sull’Eurozona.

Valore azioni Generali

 Il quotidiano economico finanziario Milano Finanza ha recentemente intervistato Giovanni Perissinotto (Generali) circa l’andamento della compagnia assicurativa triestina. Stando a quanto affermato dal top manager della società, il trend della compagine societaria sarebbe sostanzialmente positivo per questo inizio 2012, che potrebbe pertanto segnare un punto di ripartenza nell’andamento delle attività societarie, dopo un 2011 certamente all’insegna delle criticità.

Stando ai dati di bilancio, infatti, il 2011 si è chiuso con un risultato operativo pari a 3,9 miliardi di euro, e un utile dimezzato a 856 milioni di euro. Il 2012 sembra invece essersi posto per il verso giusto, soprattutto sotto il profilo patrimoniale, considerato che il patrimonio netto nei soli primi due mesi dell’esercizio è incrementato di 2,4 miliardi di euro, mentre il coefficiente Solvency 1 sarebbe passato dal 117% di inizio anno al 132% di fine febbraio, evidenziando pertanto una maggiore solidità da parte della società.

Buongiorno Spa ha ceduto DioraNews a Sipa News

 Buongiorno SpA ha dichiarato di aver concluso la cessione di Diora News a Sipa News: la società è prevalentemente operante nel settore della fornitura di news digitali ai grandi operatori di telefonia in Francia e in alcuni paesi francofoni in Africa. A confermarlo è un comunicato recentemente diffuso a mezzo stampa, che ha di fatto formalizzato quanto già nell’aria da diverse ore, con anticipazioni da parte dei principali media di settore.

La cessione di Diora News fa pertanto seguito a un lungo processo di ristrutturazione strategica dell’azienda, che nel rispetto del proprio piano pluriennale industriale sta rifocalizzando investimenti e sforzi sull’attività business – to – consumer, già avviata con l’acquisizione di Dada.net, lo spin-off dell’attività business – to – business e la successiva cessione del prodotto Sms.at.

Carlyle sbarca a Wall Street con Ipo da 800 milioni di dollari

 La seconda società di private equity più grande degli Stati Uniti, Carlyle Group, sta per sbarcare a Wall Street con un’Ipo faraonica. L’obiettivo è collocare il 10% del proprio pacchetto azionario ad un prezzo che dovrebbe portare ad una raccolta compresa tra i 750 e gli 800 milioni di dollari. Lo sbarco alla borsa di Wall Street è previsto per l’inizio del mese di maggio prossimo. Con l’inizio della prossima settimana partirà anche il road show per preparare l’Ipo, grazie al contributo di 21 banche che dovranno poi collocare le azioni di nuova emissione agli investitori.

Crollo Nokia in borsa dopo allarme utili 2012

 A pochi giorni dall’annuncio del bilancio dei primi tre mesi del 2012, Nokia ha lanciato un inatteso profit warning (“allarme utili”) a causa delle difficoltà riscontrate sui mercati emergenti e per la contrazione dei margini di redditività nel settore degli smartphone. L’annuncio ha fatto crollare ieri i titoli Nokia alla borsa di Helsinki del 15% a 3.25€. In realtà, il titolo ha toccato ieri anche un minimo intraday a -19%, praticamente sui livelli che non si vedevano dal 1997.

Valore Apple a 600 miliardi di dollari

 Come era ampiamente prevedibile, Apple continua senza battute d’arresto la sua corsa in Borsa. La società ha già sfondato la soglia dei 600 miliardi di capitalizzazione, puntando direttamente al “bottino” grosso: i 1.000 miliardi di dollari. A sorprendere è invece la celerità con la quale la società di Cupertino, in California, sta stracciando qualsiasi record: a gennaio la capitalizzazione della società era di “soli” 400 miliardi di dollari, poi balzati a 500 miliardi a marzo e, a distanza di un solo mese, agli attuali 600 miliardi.

Per comprendere quanto sia straordinaria la corsa della società che fu di Steve Jobs basti considerare che fino ad oggi solamente Microsoft (e ai tempi della ben nota bolla speculativa) aveva raggiunto una cifra simile. Oggi Apple sembra essere in grado di far molto di più (per intenderci, vale già tre volte tutte le 40 società presenti nell’italiano indice FTSE MIB), e il traguardo dei 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione non sembra più un’utopia.

Risultati asta BOT 11 Aprile 2012

 Come noto, nella giornata di oggi sono stati collocati i Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza trimestrale ed annuale. Stando a quanto affermato dal comunicato stampa del Ministero dell’Economia e delle Finanze, gli importi collocati nelle transazioni d’asta Bot sarebbero stati in linea con le aspettative e con gli auspici del Ministero, con dettagli che andremo ora ad analizzare per scadenza.

Sul fronte dei Bot trimestrali, la richiesta è stata pari a 5,443 miliardi di euro, a fronte di un’offerta pari a 3 miliardi di euro. Ben maggiore la domanda per i Bot con scadenza annuale, che hanno totalizzato richieste per 12,127 miliardi di euro, a fronte di un’offerta complessiva per 8 miliardi di euro. La domanda si conferma così ampiamente eccedente le proposte, come d’altronde storicamente accade per i gettonatissimi titoli di stato a breve termine, sempre apprezzati dagli investitori, in qualità di “approdo” sicuro dei propri risparmi, anche considerando le turbolenze del medio lungo termine.

Crisi settore Utility 2012

 Il 2012 è finora un annus horribilis per il settore delle utility italiane, quasi tutte con le quotazioni di borsa ai minimi storici. In particolare le grandi municipalizzate localizzate nell’Italia settentrionale sono in profondo rosso da mesi e il crollo in borsa sta assumendo sempre più dei contorni imbarazzanti. Ieri A2A ha perso l’8,17%, toccando un nuovo minimo storico a 0.5105€, Iren ha ceduto il 4,33% formando un bottom assoluto a 0.508€. A2A quotava ieri a un centesimo in meno del valore di carico del Comune di Milano, ma anche i comuni di Torino e Genova, che controllano Iren, non se la passano meglio.

Settore bancario in recupero, Unicredit in testa

 Avvio positivo per la seconda giornata dell’ottava “corta”; sul FTSE-Mib cambia aria, almeno per i primi scambi, rispetto a quanto abbiamo visto ieri. Il crollo verticale sotto quota 15000 fin dalle prime battute ha fatto registrare nella giornata di ieri un nuovo massimo relativo sullo spread Btp-Bund che ha immediatamente incendiato il dibattito sull’effettiva uscita dalla fase di crisi. Con il differenziale ancora vicino ai 400 punti base è infatti difficile parlare di fine della crisi, anche se la situazione è comunque ben diversa da qualche mese fa’.

Nei giorni precedenti si è tornato a parlare di Italia come la Spagna. Le voci non considerano però il grande lavoro del Governo Monti orientato al medio periodo, ed oltretutto non considerano il fatto che gli Stati Europei si trovano dietro un “doppio firewall” che li protegge da nuovi casi simili alla Grecia. Questa consapevolezza sembra invece oggi presente sulle Piazze Europee, che avviano una seduta potenzialmente di inversione. La resistenza da controllare in close giornaliero si aggiorna a 14500 punti ed è ora questo il livello in grado di invertire la tendenza ribassista radicata ormai nel FTSE-Mib.