Strategia Telecom Italia 2012

 Si torna a parlare di Telecom Italia e delle sue prossime mosse. Nei prossimi mesi avremo sicuramente sotto mano un piano strategico per la seconda parte del 2012, mentre per il momento ci si limita a valutare le idee che si hanno fin’ora. Il Corriere della Sera di oggi ha speso molte pagine sull’argomento, ma quello che emerge è in sostanza quanto si era già ipotizzato; Telecom deve necessariamente tornare competitiva sul campo delle telecomunicazioni e scontrarsi di conseguenza con gli altri “big” del settore.

La strategia che fin’ora sembra potrà dare i risultati migliori è quella di scorporare la rete di Telecom Italia valutando anche quanto “debito” caricare sulla nuova realtà che verrebbe a crearsi. Le stime di valore della rete variano ampiamente proprio per questo motivo ed oscillano ancora tra 6 e 15 miliardi di euro; la grande oscillazione indica quanto ancora il programma ed il progetto siano in fase embrionale e quanto ancora potrà cambiare la strategia nel complesso.

Fusione FonSai-Unipol alla fase finale

 In attesa di trovare l’intesa sui concambi, continuano le trattative per l’integrazione tra Fondiaria-Sai e Unipol. L’operazione che coinvolge le “quattro sorelle” (Premafin, FonSai, Milano Assicurazioni, Unipol) prosegue stasera con i vari CdA. Si comincia alle 18 con quello di Premafin. Le trattative per la fusione delle società è proseguita anche questa notte, dopo gli incontri serrati del week-end. La distanza tra domanda e offerta dei partecipanti si sarebbe accorciata, ma resta ancora da sciogliere il difficile nodo dei concambi.

Bilancio Credito Bergamasco esercizio 2011

 Anche per il Credito Bergamasco è giunto il momento di fare i conti con il bilancio relativo allo scorso anno: l’esercizio del 2011 si è chiuso in maniera piuttosto interessante, con un utile netto che ha superato i 106 milioni di euro, tanto da far registrare un incremento complessivo di 8,7 punti percentuali. Questo stesso bilancio ha ricevuto l’approvazione dell’assemblea dei soci, ragione per la quale si è scelto anche di distribuire il dividendo. Il valore unitario in questo caso è stato fissato in cinquanta centesimi di euro per ogni singolo titolo azionario, ma si conoscono già le prossime date a cui fare riferimento.

Conafi Prestitò approva un dividendo da sei centesimi

 Il gruppo Conafi Prestitò, società di intermediazione finanziaria che è quotata da qualche anno presso il Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana, ha reso nota la propria cedola che andrà a valere sull’esercizio del 2011: l’importo in questione è stato fissato in sei centesimi di euro per ogni singola azione ordinaria di cui si sarà in possesso, un valore che ha ricevuto l’avallo del consiglio di amministrazione. Di conseguenza, la stessa spa sottoporrà questo dividendo alla prossima assemblea degli azionisti, la quale è in previsione il 24 maggio, mentre la giornata successiva sarà dedicata alla seconda convocazione. La compagnia è specializzata da diverso tempo in un comparto ben preciso, vale a dire quello dei finanziamenti tramite la cessione del quinto dello stipendio: il 2011 si è caratterizzato, in particolare, per un montante lordo in rialzo di 8,5 punti percentuali nel confronto con lo stesso periodo di un anno prima.

Difendersi dalla crisi puntando sul settore delle bevande

 Ci sono dei settori (pochi in verità) che riescono a tenere meglio di altri durante le turbolenze finanziarie. In certi casi la performance è addiritura positiva, a fronte di pesanti perdite per gli indici generali di mercato. Un settore difensivo in grado solitamente di reggere l’urto della crisi è senza dubbio quello delle bevande (“beverages”). Da inizio anno l’indice Msci beverages è salito del 20% circa, rispetto al calo del 10% dell’indice Msci Europe.

Banca di Sassari aumenta il dividendo

 La Banca di Sassari, uno degli istituti che fa parte integrante del gruppo Bper, potrà ricordare il 2011 come l’anno in cui la raccolta netta e gli impieghi sono aumentati in maniera decisa: si tratta, infatti, dei due dati finanziari che sono emersi con maggiore evidenza per quel che concerne lo scorso anno, tanto da meritare l’importante approvazione da parte dell’assemblea dei soci. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che il conto economico dell’istituto di credito sardo è stato chiuso con un risultato positivo pari a 9,3 milioni di euro, un buon progresso rispetto ai 6,4 milioni che furono conseguiti nel corso del 2010.

La Consob è pronta a cambiare Arbitrato e Conciliazione

 Sono passati tre giorni da quando la Commissione Nazionale di Società e Borsa (Consob) ha deciso di avviare la consultazione in merito a un documento ben preciso: quest’ultimo, infatti, prevede che vi siano a breve dei cambiamenti importanti per quel che concerne il Regolamento di attuazione del Decreto legislativo 179 del 2007. In pratica, si sta parlando del testo normativo (la denominazione precisa è quella di “Istituzione di procedure di conciliazione e di arbitrato, sistema di indennizzo e fondo di garanzia per i risparmiatori e gli investitori in attuazione dell’articolo 27, commi 1 e 2, della legge 262 del 2005”) che disciplina la Camera di Conciliazione e quella di Arbitrato presso la stessa Consob. L’adozione relativa a questo decreto risale ormai alla fine del 2008.

Fininvest completa swap su titolo Mediaset

 Fininvest ha comunicato di aver concluso l’operazione di swap sui titoli Mediaset, che era stata annunciata al mercato lo scorso mese di novembre. A comunicarlo è un filing model della holding della famiglia Berlusconi, che di fatto sancisce il termine della transazione finanziaria.

Lo swap, si legge anche nel comunicato, aveva come sottostante 10 milioni di azioni Mediaset, precedentemente acquistati per un valore di 2,0152 euro. Il controvalore complessivo dell’operazione è così stato pari a 20,152 milioni di euro.  La transazione è stata regolata a scadenza lo scorso 16 marzo e corrisponde a 0,85 punti percentuali del capitale di Mediaset.

Eni sotto attacco in Nigeria

 Altra seduta negativa a Piazza Affari, dove spiccano solamente tre titoli tra le blue-chips italiane; Finmeccanica, che guadagna oltre il 5% salendo oltre quota 3.6800, seguita da Ansaldo STS (+2.65% al momento) e Luxottica, che continua per la sua strada raggiungendo l’obiettivo a 26.93.

Nella parte bassa del listino vi sono tutte le altre società a maggior capitalizzazione di Borsa Italiana, tra cui Eni, nel centro del mirino; la recente notizia dell’attacco agli impianti ENI in nigeria da parte del Mend non ha scosso il mercato ancora, ma dopo l’annuncio che questi avranno un seguito nei prossimi giorni il titolo potrebbe cominciare a risentirne.

Cos’è il MEND? il Mend è il Movimento di Emancipazione del Delta del Niger. Si tratta di un gruppo armato di militanti che lottano contro il governo federale nigeriano che rivendicano il possesso del Petrolio. L’esclusione completa dal mercato del petrolio dei diretti interessati (circa 14 milioni di persone in questo caso) ha acceso la furia dei militanti, che con l’azione di oggi dichiarano apertamente guerra ad Eni.

Dividendo straordinario Google

 Sorpresa nei listini di Wall Street: Google, la società statunitense titolare del più noto motore di ricerca al mondo, ha infatti annunciato utili in forte incremento, e una remunerazione “straordinaria” per i propri azionisti. La compagine societaria, in maniera del tutto inattesa, ha infatti annunciato lo stacco di un dividendo “speciale”, che si concretizzerebbe attraverso un’operazione 2×1 da realizzarsi mediante split azionario, finalizzato – in ultima istanza – a creare una particolare categoria di titoli azionari della stessa azienda.

Salini pronto per aumentare quota in Impregilo al 29%

 Non si ferma il testa a testa tra Salini e Gavio per il controllo del general contractor italiano Impregilo. Il costruttore romano Salini potrebbe aumentare la sua attuale quota del 25,37% fino al 29%, per avvicinarsi al 29,9% della quota detenuta dall’attuale primo azionista Gavio (dopo la liquidazione del pacchetto in mano agli ex soci di Igli, Benetton e Ligresti). Salini ha presentato il preconsuntivo 2011 del proprio gruppo per evidenziare lo stato di salute dell’azienda. Salini Costruzioni ha chiuso lo scorso esercizio con un aumento del valore della produzione rispetto al 2010 a 1,4 miliardi di euro.

Nuovo presidente Unicredit Giuseppe Vita

 Sarà Giuseppe Vita il nuovo presidente di Unicredit. Ieri la discussione fra i soci è stata lunga e a tratti accesa, ma come era stato ipotizzato all’inizio si è arrivati alla conclusione che tutti si aspettavano. La scelta è ricaduta sull’ex presidente di Deutsche Bank, attualmente in forza ad Allianz Italia. L’accordo sulla nomina a presidente di Vita è stato preso all’unanimità: le fondazioni, i soci privati italiani e stranieri hanno remato nella stessa direzione. Ieri poi è stata sottoscritta anche la lista dei rappresentanti in vista dell’assemblea del prossimo 11 maggio a Roma.

Il monte dividendi di Ubi Banca

 Un giudizio positivo e di approvazione in merito al bilancio di esercizio e quello consolidato è giunto nel corso della giornata di ieri in merito a Ubi Banca: l’istituto di credito bergamasco ha infatti potuto beneficiare dell’approvazione fondamentale da parte del Consiglio di Sorveglianza, come comunicato puntualmente alla fine della riunione di quest’ultimo. Ma cosa è stato approvato nello specifico in questo caso? Anzitutto, un via libera strategico è stato quello alla distribuzione del dividendo per quel che concerne quest’anno (la validità è quindi relativa al 2011), anche se bisognerà ancora attendere il prossimo 27 aprile e l’assemblea dei soci prevista per quella data per un ulteriore passo in avanti.

Via libera all’offerta pubblica di Brunello Cucinelli

 Il prospetto informativo dell’offerta pubblica iniziale di Brunello Cucinelli a Piazza Affari ha atteso con pazienza il proprio semaforo verde, ma ora questo countdown sembra proprio finito: in effetti, il periodo di tempo che è stato fissato in questo senso dalla Consob è quello compreso tra i prossimi 16 e 27 aprile. L’azienda umbra, celebre soprattutto per le sue attività nel settore tessile (celebre è la specializzazione nel cashmere), coinvolgerà circa venti milioni di titoli azionari ordinari, un totale che corrisponde a un terzo del capitale sociale se si vuole proprio essere precisi e puntigliosi. La quotazione vera e propria, invece, ha ricevuto l’approvazione definitiva da parte di Borsa Italiana appena tre giorni fa.