La Guardia di Finanza ha reso noto di aver sequestrato oltre 1,1 miliardi di euro di beni in capo all’ex leader libico Muammar Gheddafi, al figlio Saif Al Islam e all’ex capo dei servizi segreti di Tripoli Abdallah Al Senussi. Tra le numerose partecipazioni azionarie detenute dalla famiglia Gheddafi spicca quella di Unicredit, accompagnata da Eni, Finmeccanica, Fiat e Juventus.
Bilancio MPS 2011
Arrivano i dati ufficiali del bilancio Monte dei Paschi di Siena 2011. Stando a quanto affermato dal consiglio di amministrazione dell’istituto di credito toscano, il 2011 si sarebbe chiuso per svalutazioni complessive pari a 4,51 miliardi di euro, un calo dei ricavi di 1,2 punti percentuali e un utile pre tasse in fortissima flessione (- 89,9%) a causa del difficile contesto del mercato. Per quanto concerne i requisiti patrimoniali e i coefficienti di principale riferimento, il core tier 1 si è fermato al 10,3% (8,5% al netto dei Tremonti Bond).
Giudizio analisti su Unicredit dopo bilancio 2011
Dopo la pubblicazione del bilancio relativo all’esercizio 2011, sono arrivate le prime indicazioni degli analisti finanziari sul titolo Unicredit. La banca di Piazza Cordusio ha chiuso il 2011 con una maxi-perdita di 9,21 miliardi di euro, dovuta a svalutazioni per 10,3 miliardi di euro (anche a causa dei titoli greci detenuti in portafoglio). Il margine di intermediazione è sceso d 3,4%, ma comunque in linea con quanto si aspettavano gli analisti. Broker e banche d’affari hanno apprezzato la pulizia di bilancio effettuata a partire dal terzo trimestre dello scorso anno, migliorando le loro valutazioni sul titolo.
Ipo Facebook a maggio 2012
Facebook si prepara al più grande collocamento azionario della storia del mercato web. Secondo l’autorevole “The Wall Street Journal”, il famoso social network guidato dal 28-enne Mark Zuckerberg è ormai pronto a sbarcare in borsa e l’Ipo dovrebbe avvenire il prossimo maggio. Un indizio importante delle manovre in corso arriva dalla sospensione degli scambi dei titoli Facebook quotati sul grey market (mercato grigio), cioè un mercato chiaramente non regolamentato dove la fanno da padrone broker e banche d’affari.
Marr propone un maxi-dividendo ai soci
Marr, la spa del gruppo Cremonini che domina in lungo e in largo il settore della distribuzione alimentare, si sta segnalando per uno dei dividendi più interessanti e appetibili di tutta Borsa Italiana: la compagnia in questione, la quale è quotata da tempo presso il segmento Star di Piazza Affari, è infatti intenzionata a garantire ai propri soci una cedola di ben sessantaquattro centesimi per ogni singolo titolo. Questa generosità sta facendo parlare parecchio a livello finanziario, visto che non si trovano altri strumenti o prodotti che siano in grado di competere con questi numeri, nemmeno negli altri comparti.
Per Sea si parla di un’Ipo a luglio o ottobre
La Società Esercizi Aeroportuali (spa milanese meglio nota con l’acronimo Sea) sta pensando sempre più seriamente a una offerta pubblica iniziale a Piazza Affari: l’idea è venuta in mente ai vertici aziendali già da diverso tempo, ma ora bisogna decidere con precisione quale sarà la data esatta per un evento tanto importante. I due mesi più papabili per la società, la quale gestisce i due hub meneghini di Malpensa e Linate, sono luglio o ottobre al massimo, ma comunque l’intenzione principale è quella di chiudere la questione di questa Ipo entro la fine del 2012. C’è comunque da precisare che prima di una scelta così strategica è necessario ascoltare il parere degli azionisti più importanti, in primis il Comune di Milano.
Dividendo UBI Banca esercizio 2011
Stando ai risultati di bilancio 2011 appena comunicati, UBI Banca ha chiuso lo scorso esercizio con una perdita pari a 1,851 miliardi di euro, contro un utile del 2010 pari a 172,1 milioni di euro. A pesare sul conto economico dell’istituto di credito sono state le influenze negative di avviamenti e di altre attività immateriali, senza le quali il risultato netto d’esercizio sarebbe stato equivalente a un utile pari a 349,4 milioni di euro, in aumento di 97,1 punti percentuali rispetto a quanto conseguito nel corso dell’esercizio solare precedente dallo stesso gruppo bancario.
Rendimento asta BOT 28 Marzo 2012
La grande attesa sull’asta Bot odierna è stata parzialmente soddisfatta da risultati comunque positivi, nonostante un contesto nazionale e internazionale non troppo sereno. L’Italia sembra infatti scontare qualche turbolenza ai vertici amministrativi, il possibile nuovo allargamento dello spread tra i Btp italiani e gli equivalenti Bund tedeschi, e le possibilità di un peggioramento delle condizioni dei conti pubblici di alcuni membri UE (come la Spagna) che rischierebbero di far scattare un nuovo rischio contagio, minando alla base gli straordinari sforzi compiuti dal Paese.
Finmeccanica chiude il 2011 in perdita
Il bilancio 2011 di Finmeccanica sarebbe “apocalittico” se ci fermassimo solamente a guardare i numeri, ma per fortuna c’è un motivo dietro alle cifre diffuse ed il mercato da’ ragione ad Orsi , il quale ritiene che la perdita di 2.3 miliardi di euro sia “dovuta a fenomeni eccezionali e oneri non ricorrenti per 3,2 miliardi di euro”.
L’indebitamento finanziario netto è di 3.44 miliardi di euro (+10% dal 2010) anche se “l’assenza di necessità di rifinanziamento a breve e la durata media del debito, pari a circa 10 anni, garantiscono la solidità finanziaria del Gruppo” secondo il direttore generale Alessandro Pansa. I ricavi sono calati del 7% a 17.3 miliardi di euro e l’ebitda è negativo per 216 milioni di euro. Gli ordini sono diminuiti del 22% ed il free operating cash flow, positivo nel 2010 (443 milioni di euro) diventa negativo per 358 milioni di euro.
Bilancio Bca Popolare Milano 2011
Bca Popolare Milano (codice di borsa: PMI) ha registrato nel 2011 una perdita di 614,33 milioni di euro. Dodici mesi prima il risultato netto era stato positivo per 105,97 milioni di euro. Tuttavia, escludendo le voci straordinarie, la banca avrebbe chiuso l’esercizio 2011 con un utile netto pari a 176 milioni di euro. Il risultato di gestione è calato del 15,8% a 306,9 milioni di euro rispetto ai 364,44 milioni dell’esercizio precedente. In calo anche i proventi operativi del 7,7% a 1,35 miliardi di euro da 1,46 miliardi di euro.
Bilancio Unicredit 2011
Unicredit (codice di borsa: UCG) ha chiuso l’esercizio 2011 con una maxi-perdita derivante da una svalutazione miliardaria. Tuttavia, secondo molti analisti finanziari, è possibile riscontrare qualche buona indicazione per i prossimi trimestri e diverse case d’affari hanno finora mantenuto un atteggiamento abbastanza positivo sul titolo. Unicredit ha registrato una perdita netta di 9,21 miliardi di euro, che fa rabbrividire se confrontata con l’utile netto 2010 di 1,32 miliardi. Tuttavia, gli analisti avevano stimato fino a ieri una perdita maggiore fino a 9,26 miliardi.
In calo gli investitori istituzionali del segmento Star
La quinta edizione dell’indagine “Gli investitori istituzionali nel Segmento Star di Borsa Italiana” ha messo in luce le ultime rilevazioni di questo comparto così importante di Piazza Affari: entrando maggiormente nel dettaglio e prendendo spunto da quanto elaborato dalla Consob, all’inizio di questo mese di marzo risultavano presenti sessantasette investitori istituzionali, di cui soltanto diciannove di nazionalità italiana. Questo vuol dire che il valore totale dell’investimento in questione si è attestato sugli 1,2 miliardi di euro. In aggiunta, si può anche dire che i soggetti stranieri rappresentano il 72% del totale, con un investimento di novecento milioni di euro.
Dividendo gruppo Trevi sale a tredici centesimi
Per Finanziaria Industriale, la spa che fa parte integrante del gruppo Trevi, è giunto il momento di stilare e approvare il bilancio relativo allo scorso anno: la holding della società ingegneristica è stata infatti protagonista di un 2011 importante, con i ricavi complessivi che si sono attestati a quota 1.061,4 milioni di euro, un dato che risulta essere superiore di oltre undici punti percentuali rispetto alla medesima rilevazione di 365 giorni prima. In aggiunta, non bisogna dimenticare nemmeno che il valore della produzione ha fatto registrare un incoraggiante +20,7%, con circa 1.137 milioni di dollari totali.
Il Wall Street Journal elogia il lavoro di Monti
Monti come la Thatcher. Con queste parole esordisce oggi il più importante giornale del mondo, parlando del lavoro di Monti ed offrendo un punto di vista estremamente positivo sulla sua posizione. Già nei mesi scorsi diversi apprezzamenti sono arrivati da tutta Europa per il suo mandato e per come è riuscito ad allontanare l’Italia dal “rischio Grecia” con manovre coraggiose e soluzioni difficili. Pur essendosi tirato contro le famiglie di un intero Paese che esce da anni in cui i problemi sono stati accumulati e non risolti, l’operato del Governo tecnico è obiettivamente positivo visti i conti pubblici e la risposta del mercato; secondo il Wall Street Journal, se l’Italia non è la Grecia il merito è di un solo uomo, odiato dagli italiani ed elogiato dall’opinione pubblica internazionale.