Le giovani donne erano quasi riuscite ad accettare l’avanzamento dell’età pensionabile a 65 anni, ed ecco che arriva una nuova stangata: non si va più in pensione a 65 anni ma a 68. Già dal 2031 le lavoratrici dovranno aspettare di aver superato i 68 anni per ritirarsi. Le donne hanno generalmente avuto più vite lavorative, una in azienda, una come madre, una come moglie, hanno gestito gli impegni del lavoro e della casa e e attorno ai 55/60 anni, hanno fatto qualcosa in più dei coetanei uomini? Intanto l’equiparazione dell’eta’ per la pensione di vecchiaia tra uomini e donne a 65 anni portera’ a regime risparmi per quasi 4 miliardi di euro l’anno.
Wall Street: conteggi ciclici difficili su S&P-500
I conteggi ciclici sugli indici degli Stati Uniti spesso richiedono un gran numero di compromessi tra le regole di base della teoria di Hurst. Gli studi di Gann sulle ciclicità, sia legate ai pianeti che alle semplici stagioni erano completamente basati sul mercato USA e forse anche per questo l’approccio del famoso analista ammetteva conteggi molto diversi dai classici e rigidi intermedi di Hurst.
La varianza possibile in un ciclo ammetteva praticamente qualsiasi cosa e per questo per seguire l’andamento ciclico a scopo previsionale bisognava necessariamente affidarsi ad altre tecniche di conteggio all’infuori della semplice somma dei giorni.
Valsoia, 25 milioni per l’acquisizione di Santa Rosa
Lo scossone del settore alimentare italiano è stato provocato da due compagnie piuttosto celebri: si tratta infatti di Valsoia, attiva soprattutto nell’alimentazione salutistica, e di Santa Rosa, marchio che fa capo al colosso Unilever. Che cosa è successo di preciso? Il ruolo del “conquistatore” è stato ricoperto dalla stessa Valsoia, la quale si è aggiudicata i business in questione spendendo una cifra pari a 25,26 milioni di euro, un importo senz’altro notevole. Non era scontata una soluzione del genere. In effetti, le marmellate e le passate di Santa Rosa avevano ingolosito anche altri fondi, oltre a una concorrente importante come La Doria, ma alla fine si è optato per questa strategia.
Manifesto delle imprese in cinque punti per salvare l’Italia
Confindustria e altre associazioni imprenditoriali, presenterà al Governo un manifesto delle imprese in cinque punti per salvare l’Italia, una serie di punti indispensabili che potrebbero salvare il nostro Paese dalla crisi che non accenna a lasciare il passo a una crescita più sostenuta. Una serie di punti che chiariscono quali siano le riforme da fare in fretta, gli interventi mirati. Questo é quello che ha annunciato la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, intervenendo all’assemblea di Confindustria Toscana. La decisione, ha spiegato l’imprenditrice, e’ stata presa ieri dal direttivo di Confindustria.
G20 interverrà su fondo salvastati, sostegno per le banche
I venti Paesi più potenti al mondo si sono riuniti a Washington per discutere sulla crescita che latita e le banche indebolite. I ministri delle Finanze e i banchieri centrali dei principali Paesi ricchi e emergenti del G20 hanno sollevato la necessità di dare una risposta internazionale forte e coordinata per intervenire in questa situazione di austerità, perchè le banche dispongano di un capitale adeguato, in risposta soprattutto al crollo negli ultimi giorni dei valori bancari europei, colpiti dai timori legati alla crisi del debito nella zona euro. Le venti maggiori economie hanno sottolineato che il fondo salva-stati europeo potrebbe essere rafforzato.
Commodities: Corn Soybean e Wheat virano al ribasso
L’andamento delle commodities principali è più o meno sempre orientato nella stessa direzione anche se l’entità dei movimenti cambia notevolmente, tanto che vengono a disegnarsi divergenze evidenti sugli swing di massimo e minimo.
La corrispondenza temporale è però rispettata e l’analisi grafica delinea i livelli di interesse per il prossimo futuro; il future sul Corn ha disegnato un massimo inferiore a quello di Giugno scorso prima di scendere sotto a quota 650 punti. Nell’immediato proprio questa statica diventa resistenza da superare in close daily per innescare il recupero verso il top di Agosto, mentre la perdita di 600 invertirà le aspettative allineando il prezzo del Corn agli altri 2 futures.
Il Dow Jones torna ai minimi registrati nel 2008
Il fatto che il Dow Jones Industrial Average abbia uguagliato il record negativo registrato a ottobre del 2008 non è certo un dato incoraggiante: stiamo infatti parlando del periodo esatto in cui la crisi economica faceva sentire i suoi primi effetti, dunque bisogna pensare che si sono fatti dei passi indietro e si è tornati alla situazione di tre anni fa? In realtà, il ribasso dell’indice americano è stato provocato, in particolare, dall’ultimo annuncio della Federal Reserve, la quale ha fatto sapere che i rischi per l’economia, americana e non solo, non sono affatto diminuiti. Le perdite principali per quel che concerne la lista delle compagnie del Dow Materials sono state quelle di Alcoa Incorporated e di Dupont, con stime negative superiori ai quattordici punti percentuali.
Ferrovie dello Stato primo semestre: risultati in crescita
Una performance decisamente positiva quella di Ferrovie dello Stato. In un momento in cui molte aziende italiane vivono un periodo di austerità, la compagnia realizza un utile semestrale netto in crescita del 164,7%. L’utile netto è stato di 90 milioni di euro, in crescita rispetto all’utile di 34 milioni di euro dello scorso anno. Per quanto riguarda gli indici invece, l’Ebitda (Mol) è pari a 841 milioni di euro (registra quindi un aumento del 7,7% rispetto ai 781 milioni dello stesso periodo dello scorso anno) e il risultato operativo raggiunge i 278 milioni (+21,4%).
Sale al 3,5% il tasso medio per l’acquisto della casa
Inizia a salire il costo per coloro che decidono di acquistare casa. Dopo mesi e mesi di tassi di interesse favorevoli, ecco che inizia a crescere, secondo i dati pubblicati nel bollettino mensile dell’Abi lo scorso agosto, il tasso medio applicato ai nuovi prestiti ipotecari, il quale si attesta al 3,5%, contro il 3,22% del mese di luglio, in rialzo dello 0,51% rispetto al mese di marzo, in cui il tasso di interesse ha raggiunto i minimi del 2011, toccando il 2,99%.Il bollettino precisa come l’aumento dei tassi sia da attribuire, tra l’altro, anche a una maggiore quota del flusso di finanziamenti a tasso fisso, passata nel mese scorso dal 19% al 24%.
Piazza Affari: negativo il Mib dopo il crollo di Wall Street
L’ottava corrente, penultima del mese di Settembre non poteva chiudersi diversamente; male è iniziata e male va’ a concludere con una perdita attuale di oltre 1300 punti e pochissime prospettive di recupero per fine giornata.
L’indice delle blue-chips di Piazza Affari cede il 2.60% sotto la pressione insistente dei venditori ma sopratutto sulla scia del -3.51% di ieri a Wall Street da parte del Dow Jones; mentre da noi una performance simile non desterebbe sospetti (il nostro mercato è nettamente più volatile degli indici americani) un -3.51% sul Dow Jones è un fortissimo segnale di negatività che lascia il segno nel breve periodo ma anche nel lungo se le cose non cambieranno immediatamente.
BCE, Grecia possibile bancarotta
Il presidente della Banca Centrale olandese, Klaas Knot, ha dichiarato in una recente intervista al quotidiano “Het Financieele Dagblad” che nonostante “Stiamo facendo ogni sforzo per impedire” la bancarotta della Grecia “ma oggi sono meno deciso di qualche mese fa nell’escluderla”. Lo stesso Klaas Knot ammette che “a lungo pensato che la bancarotta (di Atene) non fosse necessaria, ma le notizie che arrivano non sono incoraggianti”.Con toni ancora piu’ duri, Knot si chiede “se i greci abbiano compreso la gravita’ della loro situazione, e che il loro paese non ha ancora mostrato un piano di consolidamento credibile”.
Metalli preziosi: il tonfo di oro e argento
Il tonfo è stato davvero pesante e fragoroso, quanto inatteso dopo le ultime stime positive: i metalli sono stati i protagonisti negativi dell’ultima giornata di contrattazioni a New York, con dei ribassi che invitano sicuramente a delle riflessioni. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, infatti, c’è da dire che il contratto future relativo all’oro e previsto in scadenza per il prossimo mese di dicembre ha perso ben 3,7 punti percentuali. A questo punto, la sua quotazione si è attestata sui 1.741,70 dollari l’oncia, ma non si è trattato dell’unica performance di questo tipo. Anche l’argento si è comportato alla stessa maniera, con il medesimo future in scadenza fra tre mesi che è stato capace di cedere quasi il 10% (per la precisione il 9,6%), con la quotazione attuale che è pari a 36,58 dollari l’oncia.
Enel Green Power: le ultime su dividendo e quotazione
Le ultime notizie in merito a Enel Green Power e al suo dividendo risalgono ad appena una settimana fa: il target price della compagnia è stato infatti ridotto da Société Générale (nel dettaglio da 2,1 a 2 euro), come conseguenza principale della futura introduzione della cosiddetta Tobin Tax. In effetti, questo specifico tributo va a colpire gli utili delle società attive in campo energetico e petrolifero, anche se, secondo il parere di gran parte degli analisti, l’impatto non sarà tale da influire sul rating del relativo titolo azionario. La storia del dividendo è presto detta e si riferisce ovviamente ai dati che sono stati conseguiti nel corso del 2010. In particolare, la crescita dei ricavi (quasi venti punti percentuali rispetto a un anno prima) e del risultato netto (+8,1% con la quota che si è attestata attorno ai 452 milioni di euro), oltre alla diminuzione dell’indebitamento, hanno consentito alla spa dell’omonimo gruppo energetico di proporre un dividendo pari a 2,72 centesimi di euro per ogni singolo titolo azionario.
Grecia settore pubblico: un’ondata di scioperi
La situazione in cui versa la Grecia ha spinto, solo alcuni giorni fa, i governatori a prendere una decisione drastica: per ridurre la spesa pubblica occorre un taglio ai posti di lavoro statali. La risposta non si é fatta attendere: un’ondata di scioperi ha colpito la Grecia, taxisti, insegnanti, dipendenti ministeriali e altre categorie di lavoratori non hanno gradito le iniziative di rigidità che sono state annunciate dal governo di Atene, guidato dal premier socialista Papandreu. Il rischio di default del Paese é sempre in agguato e il premier non ha trovato, almeno per ora, altra via di uscita che non sia quella dei tagli.