Piazza Affari: Barroso sostiene il mercato

 Il Presidente della commissione UE sostiene l’andamento dei mercati; la comunicazione di opzioni per l’introduzione degli Eurobond fa’ dimenticare per un attimo le tensioni accumulate grazie alle agenzie di rating e fa’ respirare Piazza Affari che gira in positivo di appena lo 0.61%.

Arrivata a quota 13853 di FTSE-Mib, Milano è in positivo anche se il bancario è prossimo alla parità mentre Unicredit perde l’1.22% e Intesa San Paolo invece guadagna l’1.90%.

Marchionne vola a Detroit per parlare con i sindacati Chrysler

Sergio Marchionne ha lasciato nella tarda serata di ieri il salone dell’auto di Francoforte per dirigersi a Detroit per cercare di portare a termine le trattative relative al rinnovo del contratto dei dipendenti del settore auto, che scadrà alle ventiquattro di questa notte, per gli stabilimenti Fiat e Chrysler in USA. L’a.d. di Fiat non ha quindi partecipato alla riunione dell’ACEA, l’Associazione dei costruttori europei, che si è tenuta nella mattinata di oggi al Salone dell’auto di Francoforte.

Crack di Solyndra, a rischio la politica energetica di Obama

 Il calo progressivo dei consensi elettorali, le difficoltà economiche e ora perfino la bancarotta di Solyndra Llc: si tratta delle batoste che, una dopo l’altra, stanno colpendo il presidente americano Barack Obama. In particolare, l’ultima che è stata citata è risultata quantomeno inattesa, anche perché ora minaccia seriamente gli incentivi del governo e una delle politiche a cui la Casa Bianca teneva di più, vale a dire quella delle energie rinnovabili. La compagnia di Freemont, attiva nella produzione di pannelli solari da diverso tempo, aveva comunque già annunciato il proprio ricorso al tristemente celebre Chapter 11, nonostante avesse ricevuto delle garanzie federali e prestiti per ben 527 milioni di dollari. Questo denaro non è bastato per tenere in vita l’azienda californiana e ora bisognerà cercare una strategia alternativa.

Francia: il ministro Pecresse rassicura sugli istituti di credito

 Le preoccupazioni erano già diventate altissime, l’agenzia di rating Moody’s sarebbe pronta a declassare i tre principali colossi bancari di Francia, Bnp Paribas, Société Générale e Crédit Agricole: ci ha quindi pensato una esponente del governo transalpino a rassicurare sulla situazione a cui stiamo facendo riferimento e il compito non poteva che spettare al ministero del Budget. La titolare del dicastero, Valerie Pecresse, ha infatti voluto sottolineare che la situazione non è così drammatica come viene dipinta nel corso di un’intervista all’emittente televisiva Canal Plus. Secondo l’opinione del ministro, infatti, il credito francese rimane ancora solido, quindi bisogna continuare a nutrire fiducia nei suoi confronti, nonostante i titoli azionari stiano declinando ormai da diversi mesi.

La Cina acquisterà titoli dall’Italia?

 Un’Italia indebitata che si rivolge ai Paesi asiatici. La notizia dei colloqui tra il ministro delle Finanze italiano Giulio Tremonti e Lou Jiwei, presidente del fondo sovrano cinese China Investment Corp, ha fatto il giro dell’Europa. I cinesi potrebbero essere disposti a comprare titoli del debito pubblico italiano, un modo più sottile per dire che la Cina correrà in aiuto del nostro Paese. Nulla di ufficiale, la notizia, lanciata dal Financial Times e dal Wall Street Journal, ha sottolineato che non è chiaro se i colloqui porteranno a grossi acquisti di bond da parte di Pechino e che l’Italia è considerata da molti analisti «troppo grande da salvare».

Record storico dello spread tra BTP e Bund

 Mentre il governo é impegnato a nella contrattazione con le autorità cinesi affinchè queste ultime decidano di acquistare titoli del debito pubblico italiano, torna sotto quota 400 punti base lo spread Btp Bund, salito nella giornata di ieri a nuovi massimi. Il Tesoro ieri ha collocato sul mercato il nuovo Btp a cinque anni a un tasso di rendimento che é salito fino al 5,6% dal 4,93% dell’ultima asta, toccando un nuovo record degli ultimi 12 anni. Il nuovo Btp 15 settembre 2016 è stato venduto per un totale pari a 3,865 miliardi di euro.

Piazza Affari: avvio di seduta contrastato

 La seconda giornata della seconda settimana di Settembre inizia sul mercato italiano con un contrasto marcato interno ed un distacco netto da Wall Street. Il Dow Jones ha chiuso nella giornata di ieri con una performance positiva dello 0.63% a quota 11061.12, quindi tornando sopra il livello di open e tutto nel giro delle ultime 2 ore di trading.

Il mercato Europeo ha dapprima aperto in quota per poi scendere velocemente sotto il minimo di ieri sul supporto a 13250 che ora si conferma livello operativo per tutto il giorno.

Marchionne, conferma i target per il 2011 di Fiat e Chrysler

 Sergio Marchionne durante il salone dell’automobile a Francoforte, ha colto l’occasione per confermare i target per l’anno 2011, per le due aziende da lui gestite; la Fiat e la Chrysler. Marchionne ha poi aggiunto “Il 2011 e il 2012 sono comunque anni difficili per il comparto dell’auto, in particolare in Europa. Per l’Italia sara’ totalmente debole”. Per i modelli ancora in produzione a Mirafiorinessuna decisione e’ stata presa, stiamo analizzando la situazione” ha concluso Marchionne, dichiarando che “entro quale settimana decideremo” se produrre o meno i suv Alfa e Jeep nello stabilimento come accordato con i sindacati nell’ultimo incontro.

Bilancio Ue 2014: bocciatura da otto paesi

 Italia, Germania, Gran Bretagna, Austria, Francia, Finlandia, Svezia e Olanda: sono queste le otto nazioni europee che non hanno espresso la loro approvazione nei confronti del bilancio comunitario, richiedendo a gran voce delle modifiche, in particolare un taglio importante delle spese per il periodo compreso tra il 2014 e il 2020. Si è trattato, quindi, di una iniziativa congiunta e che è stata resa nota a Bruxelles mediante un’apposita lettera in cui sono state messe in luce le future prospettive economiche e finanziarie. Il Consiglio Affari Generali non ha potuto che prendere atto di questa posizione così decisa; in effetti, è stato ribadito che il momento storico attuale è caratterizzato da sforzi finanziari molto impegnativi da parte degli stati per fornire un adeguato sostegno al Vecchio Continente, dunque si deve tenere conto anche di questo elemento quando si stimano le spese pubbliche.

Nuove tasse per la Grecia: quattro euro a mq per ogni casa

 Sono ore davvero frenetiche quelle che stanno caratterizzando in questi giorni la Grecia: la nazione ellenica è a forte rischio default e lo stesso governo di Atene riesce a reagire solamente con misure che vengono ritenute impopolari dai più. È il caso della nuova imposta sugli immobili che l’esecutivo ha annunciato proprio nel corso della giornata di ieri, una tassa (quattro euro a metro quadro) da cui ci si attende molto, visto che le stime preliminari parlano di un gettito pari ad almeno due miliardi di euro. Non certo bruscolini quindi, ma una somma di denaro in grado di riassestare il bilancio e far terminare questo 2011 con una certa serenità. Chi verrà colpito con maggiore severità?

Superindice OCSE conferma rallentamento economia

 Il Composite Leading Indicator (CLI) dell’OCSE è un indicatore anticipatore dell’andamento dell’economia nel breve termine (presume l’economia a sei/nove mesi dopo la rilevazione). È curato dall’Ocse e a luglio ha segnalato un ulteriore rallentamento di alcune delle principali economie mondiali. Per l’Italia ha mostrato un calo a 99,6 da 100,3 segnalando una stagnazione per l’economia. L’indicatore relativo ai paesi dell’Ocse mostra invece una discesa a 101,6 da 102,1, mentre quello sui paesi del G7 mostra un calo a 102 da 102,5. Dalle statistiche elaborate dall’Ocse emerge un quadro che mostra una spesa pubblica in Italia in linea alle altre principali economie anche se con qualche differenza rispetto ad alcune voci di spesa pubblica.

Banche francesi sotto pressione, le tensioni di mercato

 In tutta Europa si sta verificando una situazione di down: i titoli delle principali banche francesi sono in netto calo su voci di un possibile downgrade da parte di Moody’s. L’agenzia di rating che in questo ultimo periodo non ha risparmiato declassamenti a nessuno, potrebbe stavolta mettere sotto l’obiettivo BNP Paribas, Credit Agricole e Societe Generale, che infatti cedono oltre il 10% a fronte del calo del 4% circa registrato dall’indice Stoxx di riferimento. Anche in Italia la situazione risente di questo clima di incertezza. Sotto la lente oggi la Popolare Milano (-3,18%), Unicredit (-5,71%), Intesa Sanpaolo (-4,22%) e Mediolanum (-2,51%).

Chi crede ancora nell’Italia faccia un passo avanti

 Problemi in area Euro, in USA, possibile downgrade sul debito di Cina e Giappone, settore bancario al collasso, Grecia in subbuglio. Poi c’è la Svizzera con i suoi provvedimenti “originali”, che è riuscita ad attirare gli hedge found su di sè, famosi per speculazioni milionarie. Infine l’Italia con il secondo differenziale con il Bund più “interessante” del momento, dopo la Grecia ovviamente. Questo è il riassunto dello scenario attuale, ma non solo: poi c’è la manovra, e le dichiarazioni del Premier Italiano secondo cui questa potrà salvare il Paese. Ma sarà vero? Perchè in caso affermativo, investitori fatevi avanti che è il vostro momento.

Piazza Affari: avvio di ottava negativo

 Non che qualcuno si aspettasse un avvio positivo per la seconda ottava del mese di Settembre, ma nonostante questo il mercato riesce lo stesso a stupire; il FTSE-Mib apre sotto a 13750 saltando a piè pari il minimo relativo del 6 Settembre e proseguendo il cammino negativo iniziato l’8 Settembre per la chiusura del tracy+1.

Secondo i vincoli ciclici classici è giusto che il minimo del 6 Settembre sia stato rivisto nel breve periodo, come è corretto che l’entità del ribasso sia alta (in linea con l’andamento precedente della volatilità).