Opa a Piazza Affari: Tas, Jolly Hotels, Sirti

Prende il via oggi per concludersi il prossimo 8 febbraio l’Offerta Pubblica d’Acquisto sulle azioni ordinarie TAS, promossa da TASNCH Holding Srl. L’Opa avrà inizio il 21 gennaio e terminerà l’8 febbraio. Lo si legge nell’autorizzazione di Consob all’offerta pubblicata nella newsletter settimanale della Commissione.
L’opa obbligatoria è conseguenza del perfezionamento dell’acquisto del 67,276% di Tas da parte della controllata del fondo Audley European Opportunities Master Fund, avvenuto a fine novembre. Il prezzo offerto è di 21,164 euro per azione.
Il nuovo socio di controllo ha annunciato che qualora all’esito dell’Opa acquisisse una partecipazione superiore al 90% del capitale, provvederebbe al lancio di un’Opa residuale. Nel caso in cui, all’esito dell’Opa residuale si dovesse giungere alla revoca delle azioni della società dalla quotazione sul Mercato Telematico Azionario, l’aumento di capitale deliberato dall’assemblea straordinaria degli azionisti di dicembre, sarà collocato quindi nelle forme cosiddette di diritto comune, per cui senza far ricorso ad un’offerta pubblica di sottoscrizione.

Cina: stretta monetaria per frenare crescita

Il 2008 per la Cina sarà il sesto anno consecutivo di crescita, la previsione è del Centro d’informazione dello Stato, le cui stime sono riportate dal giornale Shanghai Securities News. Secondo lo studio, la crescita del surplus commerciale cinese dovrebbe ridursi a causa del “protezionismo straniero” (molte aziende cinesi sono bersaglio di inchieste antidumping), delle incertezze sull’economia Usa e del ridimensionamento degli incentivi fiscali agli esportatori (finora un soggetto straniero che decideva di intraprendere un’ investimento diretto in Cina, godeva di una serie di agevolazioni fiscali alquanto vantaggiose, soprattutto nei primi anni d’impresa). Tuttavia questo non frenerà la crescita del Paese asiatico, il Centro prevede infatti per l’anno in corso una crescita del Pil del 10,8%, contro il +11,5% del 2007.

Citigroup: fino a 24.000 licenziamenti quest’anno

Citigroup sta pianificando di annunciare una svalutazione di circa 24 miliardi di dollari e fino a 24,000 licenziamenti, in seguito alla crisi dei mutui subprime. Il piano dovrebbe essere reso pubblico oggi dal nuovo amministratore delegato Vikram S.Pandit, dopo la diffusione dei dati relativi ai conti del quarto trimestre. Durante l’ultimo trimestre il gruppo rivale Bank of America aveva perso il 37% della propria capitalizzazione e grande è l’attesa per i nuovi risultati di bilancio. Citigroup potrebbe anche annunciare un taglio ai dividendi del 50% circa.

Crisi mutui subprime: taglio dividendi

Alcune società, i cui titoli salivano da molti anni, sono state costrette a tagliare i dividendi (Merrill Linch, Citygroup). La perdita del Dow Jones continuerà molto probabilmente a essere sempre più significativa.
Ma a cosa sono dovute queste perdite che stanno costringendo questi gruppi a diminuire la remunerazione dei loro titoli?

Fiat: nonostante le vendite il titolo cede

Crolla il titolo Fiat a Piazza Affari nonostante i dati positivi sulle immatricolazioni e le vendite. Nella giornata di venerdì la casa automobilistica torinese ha perso il 6,96% a 15,555 euro, seguendo il trend negativo di tutto il settore. Secondo gli esperti il calo deriva dalla crescita galoppante del prezzo della benzina e dalla crisi economica americana, con il relativo crollo delle vendite di auto negli USA annunciato dalle case giapponesi: la Toyota, con un mercato più ampio negli Stati Uniti che in patria, si è preoccupata di rivedere le stime, prevedendo solo un +1-2 %.