Tra i futures più importanti dell’Eurozona quello che maggiormente rispecchia l’andamento generale è sicuramente l’Eurostoxx quotato all’Eurex. Le ore di contrattazioni riescono a dare seguito alla sessione Europea con il proseguo degli scambi oltre gli orari di chiusura delle principali Piazze, collegando il mercato Europeo a quello USA e diminuendo i gap di apertura e chiusura.
La capacità previsionale e la forte componente “tecnico-grafica” che caratterizza l’Eurostoxx lo rende anche la scelta preferita per chi segue sia l’analisi fondamentale sia l’analisi tecnica. L’altissima liquidità infine ne fa’ uno degli strumenti finanziari più scambiati e più stabili dell’intera Eurozona, secondo forse solo al Bund quotato nello stesso mercato.
Più che nel breve periodo ora l’attenzione si sposta sul lungo; Piazza Affari è stata la Borsa Europea che ha registrato la perdita in termini percentuali peggiore durante la crisi finanziaria degli scorsi anni, ed in questo momento oltre alla preoccupazione di una “ricaduta” generale della Finanza Mondiale c’è il sentore che sarà ancora una volta il Mib a pagare il prezzo maggiore.
L’apertura negativa dell’Eurex costringe il Fib a seguire la via del ribasso andando ad appoggiarsi direttamente sulla media mobile a 200 ore che regge la discesa sostenendo le candele. La risposta alle vendite arriva veloce e mette il derivato di fronte ad un bivio; sotto a 19250 le vendite aumenteranno a tal punto da far scendere il Fib sotto a 18850 per la chiusura del primo tracy+1 del nuovo intermedio.
Apertura dei Mercati ancora una volta negativa, con l’Eurostoxx che anticipa il Fib nella fase discendente; la situazione degli indicatori tecnici è la medesima di Venerdì scorso, anzi il perchè di questo calo è proprio da cercare nella negatività della SuperTrend ancora una volta precisa nel segnalare i momenti di difficoltà nel Mercato.