Il commercio estero continua a portare buone notizie agli investitori ed in generale all’economia dell’Unione Europea: i numeri ad esso relativi continuano a rimanere positivi, facendo ben sperare per la zona stessa e per la sua economia.

Il commercio estero continua a portare buone notizie agli investitori ed in generale all’economia dell’Unione Europea: i numeri ad esso relativi continuano a rimanere positivi, facendo ben sperare per la zona stessa e per la sua economia.

Sicuramente agli asiatici non conviene che il valore dell’euro scenda. Il Vecchio Continente é un cliente affezionatissimo dei prodotti Made in China, trovare qualosa che sia stata prodotta dagli italiani é divenuto difficile quasi come cercare un ago nel pagliaio e i Made in Taiwan, Brasile, Turchia, si sprecano in ogni dove. Soprattutto i Made in China: acquistare dalla PRC conviene, con l’altissimo valore dell’euro e al cambio con lo yuan, un frigorifero può costare meno di 80 euro, un chinafonino di ultima generazione meno di 60 euro. Magie del cambio: paradossalmente, per chi é alla ricerca di risparmio (non parliamo di qualità perchè sarebbe necessario un post a parte) conviene comprare dalla Cina, comprese le spese di spedizione, si paga molto meno che comprando in Italia.
E’ negativo per 5.799 milioni di euro il saldo del commercio estero extra-Ue in Italia relativamente allo scorso mese di gennaio 2011. Sono queste le
Nello scorso mese di settembre in Italia il saldo, per quel che riguarda il commercio estero, si è attestato su valori negativi, e precisamente a
L’Italia nello scorso mese di maggio 2009 ha fatto registrare un calo dei flussi commerciali con i principali partner stranieri; a rilevarlo è l’Istituto Nazionale di
Migliora il commercio estero italiano e diminuisce il deficit con i paesi esteri. Lo conferma l’Istat, dichiarando che ad aprile il deficit era di 1.004
