Nuovi indicatori economici per la salute dell’Italia

 Sono in tutto dodici e aiuteranno gli studiosi a comprendere meglio lo stato di salute del nostro Paese, perchè finalmente molti sono d’accordo sul fatto che il solo PIL non possa a priori esprimere  in maniera chiara ed esaustiva il complesso delle variabili che entrano in gioco nell’economia di un Paese. Per capire se la sua gente sta bene o male, se le prospettive e la qualità della vita sono buone il prodotto interno lordo non é sufficiente e occorrono nuovi indicatori. Sebbene se ne parlasse da anni, solo in questi giorni arrivano delle certezze in merito a uno studio in tal senso.

Nei Paesi emergenti i Governi investiranno in infrastrutture

Secondo la definizione di Antoine W. van Agtmael, un economista della International Finance Corporation, il primo a coniare il termine, un paese emergente è caratterizzato da un reddito medio pro-capite inferiore alla media mondiale, ma superiore ad un livello minimo. Sotto a tale livello, si collocano i paesi del cosiddetto quarto mondo.

Molte economie fino a poco tempo fa ritenute a rischio sono diventate solidissime. Il Brasile ad esempio cresce del 5% all’anno grazie a consumi ed investimenti. In Messico la situazione è analoga. I governi di questi paesi si sono dimostrati responsabili e lungimiranti e sono stati in grado di approfittare delle ricchezze generate dal boom delle materie prime per sanare i conti pubblici. Lo stesso dicasi per l’Asia e molti paesi dell’Est Europa. Questi paesi in passato sono stati debitori, adesso, nel complesso, sono creditori.

PIL e tenore di vita di un Paese

Sentiamo spesso parlare di PIL ovvero prodotto interno lordo, probabilmente ne abbiamo un’idea più o meno precisa, ma ne conosciamo realmente le componenti? In economia è spesso utilizzata questa uguaglianza: PIL= C+I+G+NX laddove C sono i consumi, I gli investimenti, G la spesa pubblica e NX le esportazioni nette ovvero le esportazioni a cui sono state sottratte le importazioni.

Questo significa che il Pil non è altro che il valore complessivo dei beni e dei servizi che vengono prodotti in un paese in un certo periodo di tempo (di solito, un anno), indipendentemente dalla nazionalità dei produttori: ecco perché prodotto interno “lordo”. Nella maggior parte dei paesi sviluppati il prodotto interno lordo viene oggi considerato l’indicatore più appropriato dell’attività economica. Un indicatore del tenore di vita di un paese è il PIL pro capite, che viene calcolato dividendo il PIL per il numero di abitanti. Per fare dei confronti tra i diversi paesi, questo valore viene spesso convertito in dollari statunitensi. Perché i diversi dati siano comparabili infatti dev’essere espresso in termini di una moneta usata internazionalmente come l’Euro o il Dollaro. Infatti una valuta può valere poco nei confronti del dollaro ma contemporaneamente avere un forte potere d’acquisto all’interno del Paese che la adotta.