Quello attuale non è un gran momento per la piazza azionaria di Wall Street, che ieri ha chiuso l’ottava con ampi ribassi e con tanti dubbi e poche certezze; nell’ultima sessione della settimana, infatti, il Dow Jones ha lasciato sul parterre un punto e mezzo percentuale, mentre il Nasdaq ha addirittura perso quasi il 2% non solo per i timori sul debito dei Paesi europei, ma anche per effetto della valanga di inchieste avviate dalla Procura di New York e dalla SEC, l’equivalente americana della nostra Consob, riguardo a presunte operazioni di ingegneria finanziaria, con diffusione di dati falsi, con le quali i mutui subprime sono stati letteralmente “impacchettati” e venduti sul mercato con lo stesso rating, o quasi, dei titoli di Stato tedeschi.
Riforma finanziaria Usa: vittoria Obama alla Camera
Il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, non ha nascosto la sua soddisfazione per il via libera, da parte della Camera, alla riforma della finanza
In America si va verso un rinnovamento radicale della regolamentazione finanziaria, con la conseguenza che banche d’affari come Morgan Stanley, J.P. Morgan Chase e Goldman Sachs dovranno “piegarsi” a regole che contribuiranno a scongiurare nel medio e nel lungo termine la devastante crisi finanziaria dalla quale lentamente si sta cercando di uscire. E se il Presidente Obama “spinge” in questa direzione, c’è comunque da dire che, come mette in risalto il