Piazza Affari: apertura in parità e lieve recupero sul FTSE-Mib

 Il close di Wall Street a 11257 poteva far pensare ad un immediato gap-down questa mattina di riflesso sul Mib ed invece il mercato Europeo stupisce in parte gli investitori aprendo in parità e recuperando un centinaio di punti per stabilizzarsi all’interno del range compreso tra 14000 e 14300 punti.

Questi molto semplicemente sono gli estremi validi per la giornata di oggi in close di candela oraria per chi segue l’intraday sui derivati legati all’indice italiano o semplicemente cerca punti di ingresso sul listino delle Blue-Chips, e proprio a questo proposito andiamo ad analizzare la classifica delle più capitalizzate di Milano;

In cima alla classifica dei positivi abbiamo Mediolanum che promette di consolidare i valori raggiunti nel resto della giornata ma non riesce comunque a dare buoni segnali nel medio periodo mantenendo un’alta volatilità.

Wall Street inverte: previsto un Venerdì nero?

 Non rosso, ma nero potrebbe essere il Venerdì che va’ a chiudere l’ottava in corso, visti i presupposti sulla chiusura di oggi di Wall Street attesa tra poco; attualmente il Dow Jones cede in termini percentuali l’1.66% portandosi a quota 11707 dopo un’apertura prossima alla parità vicino a 11900 punti. Se pensiamo che solo Martedì scorso lo stesso indice andava al recupero di 12200 punti ci rendiamo conto di come è cambiata la situazione e ad aggravare il quadro ci sono i segnali ciclici che con la perdita del bottom del 9 Novembre prevedono un’intermedio ribassista a meno di immediata smentita.

La tensione è quindi altissima e si corre ai ripari; vengono liquidate tutte le posizioni possibili e ci si prepara per il tonfo di domani mattina che può essere smentito solamente da una sessione asiatica sopra la media per un close settimanale che comunque sarà non potrà lasciare segnali di forza. 

Piazza Affari: i migliori ed i peggiori a metà seduta

 Oggi 16 Novembre il mercato è ancora agitato dopo il crollo verticale di ieri sera che ha visto l’indice delle blue-chips italiane eliminare i guadagni precedenti portandosi vicino alla parità. Governo o non Governo Italiano, ancora una volta la causa dei movimenti del listino italiano è da cercare nell’Eurozona, visto che ancora una volta i movimenti dei mercati del Vecchio Continente sono estremamente simili (per non dire identici).

Non fosse infatti per la differenza di orari di contrattazione il Mib sarebbe nient’altro che una replica del Dax (o dell’Eurostoxx se si preferisce) anche se non si esclude che eventi straordinari possono costringere l’indice italiano a percorrere una strada personale amplificando in linea di massima i movimenti generali, sia in positivo che in negativo. Attualmente non è il caso comunque di eventi particolari e lo dimostra il fatto che i range di estensione sono identici a quelli Europei e nessun sovraperforma più di altri consolidando l’idea che l’Europa è ancora estremamente compatta sotto il punto di vista dei Mercati.

Piazza Affari: i titoli del giorno a Milano

 Giornata positiva e tutto sommato tranquilla quella di oggi, Martedì 8 Novembre; a Piazza Affari il FTSE-Mib è in guadagno del 2.44% al momento e nonostante il recupero sia incerto l’indice promette di chiudere ben sopra la parità e forse anche al di sopra degli attuali valori; la divergenza con il Dow Jones è risultata essere positiva e la resistenza a 15750 è stata facilmente superata per un ritorno immediato a 16000 punti dove invece passa il livello daily valido in close di giornata.

Al momento a guidare il rally è proprio il settore bancario che totalizza un guadagno di oltre il 3% totale; Intesa SanPaolo in cima alle blue-chips recupera il 5.61% seguita da Unicredit con il 4.55% di guadagno. Ubi Banca infine (+2.79%) completa il “tris” di istituti bancari che nella giornata di oggi saranno sotto strettissima sorveglianza; l’eventuale perdita del supporto a 15750 sull’indice di riferimento italiano infatti invertirebbe le aspettative girando la tendenza al ribasso, e proprio questi tre titoli sono quelli che potrebbero accusare le conseguenze più gravi.

Piazza Affari: direzione rialzista, ma non è per i “rumors”

 Ancora una volta tutte le fonti di informazione Italiane vanno a ricercare il motivo dei movimenti dei mercati (in questo caso positivi) all’interno del Paese stesso; si arriva quindi a dire che il rialzo avuto dopo l’apertura leggermente negativa sia frutto delle probabili dimissioni del Premier Italiano. Una notizia del genere invece, non confermata, potrebbe al massimo “congelare” i mercati fino alla sua conferma o smentita anche se difficilmente il Mib potrebbe restare slegato dal movimento degli altri indici Europei anche in quell’occasione.

La verità è che la nostra Piazza Affari (che, lo ricordiamo, praticamente è stata comprata dalla Borsa di Londra) segue semplicemente il movimento degli altri mercati Europei, che influenza con il movimento di tutti i titoli quotati. La ripresa conferma la ciclicità dell’indice di Bandiera ed i livelli di intervento restano esattamente quelli definiti nell’analisi di ieri che adesso acquistano ancora più importanza visto che derivano proprio dall’analisi ciclica.

Piazza Affari: disastro in open, Mib cede oltre il 5%

 Gap-down di quasi 400 punti e poi discesa per altri 600; questo è l’inizio di Novembre 2011 a Milano, con il FTSE-Mib che cede oltre il 5% in una giornata estremamente rossa. Anche oggi è facile indovinare chi è la zavorra; il settore bancario cede nel complesso quasi il 10%, come Unicredit singolarmente mentre Intesa sorpassa il 13% di perdita in poche ore. Malissimo anche Fiat che cede il 7.43% seguita a ruota da STM con -6.60% e Eni ed Enel stabili intorno al 4% (e forse proprio queste due sono le uniche che nel pomeriggio potrebbero “sorprendere” tornando vicino alla parità).

Piazza Affari: arriva il ritracciamento, debole il bancario

 Puntuale arriva il ritracciamento a Piazza Affari, ben visibile sul grafico orario nella sua forma; la costanza della discesa disegna un solo swing ribassista che lentamente ridimensiona i guadagni della giornata di ieri portandosi poco sotto al 50% del range di estensione tra l’apertura e la chiusura di Giovedì scorso. Nonostante la performance sia di -1.75% (-1.51% invece per il derivato del FTSE-Mib) la situazione non preoccupa ancora molto; anche se le aste di titoli di Stato del Tesoro sono state disastrose non sono queste a ridimensionare il valore del Mib in chiusura di ottava. Non stupisce infatti che i rendimenti delle emissioni siano superiori alla norma ed il mercato aveva già scontato questa possibilità diventata certezza nelle ultime ore. Quello che invece affonda l’indice sono i bancari come ben si “legge” guardando la classifica dei peggiori; in fondo a questa troviamo Banca Popolare di Milano che cede l’8% e si conferma il più volatile del settore seguita da Banca Popolare dell’Emilia Romagna che cede invece il 6.57%. Sempre oltre il 2% di perdita abbiamo invece Ubi Banca, Mediolanum, Unicredit, Banca MPS e Banco Popolare.

Piazza Affari negativa, ma non troppo

 Le condizioni tecniche peggiorano ora dopo ora e la negatività di oggi è presto spiegata; il doppio massimo del Mib poco sopra 16500 punti con break-away point a 15800 ha confermato le intenzioni ribassiste di breve periodo ed il recupero della giornata di ieri non ha cambiato le carte in tavola a causa di un close di giornata troppo debole.

L’apertura in gap-down ed il recupero successivo che non è riuscito a mantenere il top di giornata è un chiaro segnale ribassista che “stringe” la resistenza operativa intorno al prezzo facendola scendere a 16100 punti da superare in close di giornata; solo in questo modo si scongiurerà il close negativo del tracy+1 corrente previsto sotto a 15750 anche se ormai sembra che l’ottava debba chiudere in negativo.

Wall Street: attenzione sul settore bancario

 Le stime sugli utili del settore bancario sono in discesa libera e si parla già del peggior periodo dopo la crisi del 2008; per questo l’attesa oggi oltre oceano è tutta per le banche, mentre in italia il settore si divide in due; da un lato abbiamo Banca Popolare di Milano che guadagna circa il 4% portandosi con decisione sopra a 1.85, mentre dalla parte opposta del listino delle blue-chips abbiamo Unicredit che cede in questo momento il 5% del proprio  valore portandosi a ridosso di un euro di valore per azione.

Piazza Affari: Mib sottotono, ma lontano dai supporti

 La salita di ieri a Wall Street ha immediatamente violato al rialzo il doppio massimo della giornata precedente confermando così le aspettative di crescita nell’immediato e portando il Dow Jones a chiudere in prossimità di 11400 punti che ora in apertura offrono resistenza all’indice.

Il ritracciamento di Piazza Affari della giornata di oggi è da ricercare unicamente nell’aspetto più tecnico; dopo circa 5 giorni il ciclo chiamato “tracy” volge al termine e cerca il bottom di periodo da cui ripartire per la seconda parte del tracy+1 iniziato sul bottom del 4 Ottobre; la chiusura del 6 Ottobre leggermente in anticipo con i tempi classici ha costretto ad un allungamento temporale della seconda metà del tracy corrente che ha confuso i trader di breve anche se per poco tempo.

Piazza Affari: Wall Street cede ieri in chiusura, FTSE-Mib oggi negativo

 Durante la giornata di ieri il Dow Jones ha consolidato il rialzo di Lunedì arrivando a sfiorare gli 11400 punti prima di girare al ribasso per correggere il movimento della prima ora; la positività Europea ha sostenuto Wall Street e fintato che le Piazze del Vecchio Continente erano aperte gli acquisti sostenevano anche gli indici USA.

Durante le ultime 2 ore di trading di ieri Martedì 27 Settembre il Dow è arrivato sul supporto a 11150 punti che oggi farà da spartiacque per decidere le sorti della giornata di contrattazioni. Sotto a questo livello il close negativo è quasi inevitabile mentre al di sopra dello stesso la positività (che per ora sta disegnando un recupero a “V” molto poco credibile) continuerà fino a recuperare gli 11400 punti per stasera.

Piazza Affari: Barroso sostiene il mercato

 Il Presidente della commissione UE sostiene l’andamento dei mercati; la comunicazione di opzioni per l’introduzione degli Eurobond fa’ dimenticare per un attimo le tensioni accumulate grazie alle agenzie di rating e fa’ respirare Piazza Affari che gira in positivo di appena lo 0.61%.

Arrivata a quota 13853 di FTSE-Mib, Milano è in positivo anche se il bancario è prossimo alla parità mentre Unicredit perde l’1.22% e Intesa San Paolo invece guadagna l’1.90%.

Piazza Affari: avvio di seduta contrastato

 La seconda giornata della seconda settimana di Settembre inizia sul mercato italiano con un contrasto marcato interno ed un distacco netto da Wall Street. Il Dow Jones ha chiuso nella giornata di ieri con una performance positiva dello 0.63% a quota 11061.12, quindi tornando sopra il livello di open e tutto nel giro delle ultime 2 ore di trading.

Il mercato Europeo ha dapprima aperto in quota per poi scendere velocemente sotto il minimo di ieri sul supporto a 13250 che ora si conferma livello operativo per tutto il giorno.

Chi crede ancora nell’Italia faccia un passo avanti

 Problemi in area Euro, in USA, possibile downgrade sul debito di Cina e Giappone, settore bancario al collasso, Grecia in subbuglio. Poi c’è la Svizzera con i suoi provvedimenti “originali”, che è riuscita ad attirare gli hedge found su di sè, famosi per speculazioni milionarie. Infine l’Italia con il secondo differenziale con il Bund più “interessante” del momento, dopo la Grecia ovviamente. Questo è il riassunto dello scenario attuale, ma non solo: poi c’è la manovra, e le dichiarazioni del Premier Italiano secondo cui questa potrà salvare il Paese. Ma sarà vero? Perchè in caso affermativo, investitori fatevi avanti che è il vostro momento.