Telecom Italia viene sfidata dai fondi di Cdp nella banda larga

 Il Fondo strategico italiano (Fsi) della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), a cui si affianca il Ministero dell’Economia attraverso Fintecna, ha intenzione di investire massicciamente nella fibra ottica italiana. Il piano prevede una forte cooperazione con la F2i di Vito Gamberale, grazie ad un investimento nel progetto della “Grande Metroweb”. Quest’ultima possiede già la più grande rete di fibre ottiche in Europa nell’area metropolitana di Milano. Il Fsi finanzierà la nuova rete, proponendo il modello di business di Metroweb in altre 30 città della penisola.

Titoli bancari italiani preferiti da Société Générale

 La banca francese Société Générale intravede spiragli positivi per il settore bancario italiano, sebbene ci siano ancora molte zone d’ombra. Tuttavia, le banche italiane non possono essere paragonate a quelle spagnole, attualmente in una fase molto delicata con il terzo istituto di credito del paese, cioè Bankia, che ha dovuto chiedere gli aiuti finanziari al governo centrale: la prima iniezione di liquidità è stata pari a 4,5 miliardi, poi è stata avanzata una richiesta per altri 19 miliardi di euro. Société Générale ha innanzitutto analizzato la prima trimestrale dell’anno per le banche italiane.

Come guadagnare con la volatilità dei mercati

 L’andamento dei prezzi di borsa non segue quello identificato dalla classica curva a campana o gaussiana, bensì è caratterizzato da una continua presenza delle cosiddette “code grasse” dove troviamo gli eventi considerati solitamente meno probabili. Nell’ultimo decennio gli investitori hanno dovuto fare i conti con diversi casi in cui i mercati sono colati a picco, anche in una singola giornata. Molti modelli di calcolo del rischio, elaborati da ingegneri finanziari e risk manager, sono falliti miseramente e hanno spesso decretato il fallimento di coloro che hanno provato a gestire il rischio utilizzando simili modelli.

Piani di sviluppo triennale Edipower

 Concluso il riassetto Edison, che porterà anche all’Opa da parte di Edf a 0,89 euro, la nuova Edipower punta sull’estero in attesa di capire se andrà in porto o meno il progetto di una super-utility italiana. Il neo-presidente della società, Roberto Garbati, ha già tracciato le linee guida del piano di sviluppo nel prossimo triennio. Edipower è la seconda società italiana nel settore energetico con una capacità generativa di 7600 MegaWatt a fine 2011, con un debito da poco rifinanziato di poco inferiore al miliardo di euro. La società punta subito a migliorare la redditività.

Crisi banche spagnole maggio 2012

 Oltre alla Grecia, l’altro grande osservato speciale nella zona euro è senza dubbio la Spagna. Negli ultimi mesi Madrid sta sperimentando una pericolosa accelerazione della crisi bancaria, dovuta alle perdite legate allo scoppio della bolla immobiliare. Molti istituti di credito necessitano di nuove iniezioni di liquidità per evitare il tracollo e ciò potrebbe compromettere irrimediabilmente la capacità del governo, targato Mariano Rajoy, di rispettare gli obiettivi di deficit di bilancio concordati con l’UE: 5,3% nel 2012 e 3% nel 2013.

Previsioni titolo Banco Popolare secondo banche d’affari

 Negli ultimi giorni il titolo Banco Popolare (codice di negoziazione: BP) è stato sotto i riflettori alla borsa di Milano, grazie alla validazione dei modelli interni di valutazione dei rischi da parte della Banca d’Italia che permetterà all’istituto bancario italiano di raggiungere i target dei ratios patrimoniali richiesti dall’Eba (European banking authority) entro il prossimo giugno. Ciò dovrebbe allontanare definitivamente il rischio della conversione del bond da un miliardo di euro. La reazione degli investitori è stata molto positiva, tanto che nel giorno di diffusione della notizia il titolo è salito subito del 19%.

Investire in titoli di stato con rendimento nullo

 La crisi dei debiti sovrani e i timori di un collasso dell’euro nel medio termine stanno spingendo sempre più ad acquistare titoli di stato percepiti come free risk, che però non offrono alcun rendimento sul capitale investito. Si tratta del cosiddetto fly to quality, letteralmente volare verso la qualità. E’ un contesto di mercato che vede gli investitori acquistare strumenti finanziari con rendimenti reali negativi (cioè depurati dal tasso di inflazione), con l’obiettivo di preservare il capitale piuttosto che cercare un ritorno fisso dal capitale investito.

Bmw triplica produzione in Cina

 L’azienda tedesca Bmw (Bayerische Motoren Werke) vuole espandere le sue attività di produzione in Cina, inaugurando un secondo stabilimento nei pressi della città di Shenyang in Manciuria. L’obiettivo dell’azienda bavarese, guidata da Norbert Reithofer, è raggiungere una produzione di 400mila vetture nell’ex impero celeste. Bmw collaborerà con il suo partner cinese Brilliance, con il quale ha creato nel 2003 una joint venture con una quota del 51% a favore dell’azienda cinese e del 49% per Bmw. La fabbrica sarà una delle più moderne e “verdi” presenti al mondo.

Morgan Stanley ha guadagnato 100 milioni dal crollo di Facebook in borsa

 Il collocamento in borsa di Facebook resta nel mirino di authority e Commissione bancaria del Senato, che vogliono vederci chiaro nell’intricata vicenda legata all’Ipo del social network più famoso al mondo. Sembra che ci sia addirittura una lista di “privilegiati”, cioè banche e fondi di investimento che hanno avuto la possibilità di essere avvisati in anticipo sulle stime dei conti. Si tratta, ad esempio, dei fondi Capital Research & Management e Fidelity Investments, che hanno così evitato l’acquisto al debutto sul Nasdaq. E poi c’è Morgan Stanley, una delle principali protagoniste in negativo della vicenda legata all’Ipo Facebook.

Grecia fuori dall’euro entro gennaio 2013 secondo Citigroup

 Gli analisti finanziari della banca americana Citigroup ritengono che Atene non resterà nell’euro, come sperano invece i policy makers europei. Secondo Citigroup, la Grecia uscirà dall’euro entro il primo gennaio 2013. E’ quanto emerge dal report della banca d’affari sulla situazione della Grecia, diventata ormai la spina nel fianco dell’intera unione monetaria. In risposta al dilemma Grecia dentro o Grecia fuori, Citigroup è praticamente convinta che ormai i giochi siano fatti e che l’Europa si stia già preparando per fronteggiare l’uscita di Atene con un piano d’emergenza ad hoc.

Euro ai minimi da luglio 2010

 La crisi dell’euro non conosce fine e ormai si protrae da oltre due anni e mezzo. La probabile uscita della Grecia dalla zona euro, che potrebbe concretizzarsi già qualche settimana dopo le elezioni del 17 giugno prossimo, sta mettendo in allarme gli investitori di tutto il mondo. Infatti, nessuno conosce le reali conseguenze di un’uscita di Atene dall’Ue-17, anche se l’Institute of International Finance stima una perdita fino a mille miliardi di dollari per il sistema. Gli investitori sono spaventati e sta avvenendo una fuga di capitali verso i beni rifugio, in particolare i Bund tedeschi.

AdR auto-denuncia disservizi aeroporto Fiumicino

 L’amministratore delegato di Aeroporti di Roma (AdR), Lorenzo Lo Presti, lancia l’allarme per l’aeroporto di Fiumicino. Secondo il ceo della società di gestione dello scalo capitolino, a Fiumicino si “è al limite della capacità operativa e a rischio di frequenti black-out”. Lo Presti ha fatto sapere che già lunedì c’è stato un black-out con interruzione di energia elettrica, poco prima delle ore 8 del mattino, che è durato circa 26-27 minuti. Il black-out ha pesato soprattutto sul Terminal 1, per cui i clienti di Alitalia sono stati tra i più penalizzati.

Facebook potrebbe abbandonare il Nasdaq

 Il crollo del titolo Facebook alla borsa di New York è finito nel mirino della SEC e sono partite anche le prime proposte di class action contro Zuckerberg, Morgan Stanley e il Nasdaq. Intanto, la notizia più clamorosa – secondo quanto divulgato da fonti Reuters – sarebbe quella del possibile divorzio tra Facebook e il Nasdaq dopo appena 5 giorni di quotazione sulla borsa americana dei titoli tecnologici. Si parla già di primi contatti con il Nyse, che accoglie tutti i tipi di società e quindi non solo hi-tech.