La grave crisi finanziaria che sta colpendo i mercati europei mette a rischio il rating nell’intera Unione Europea: l’agenzia di rating Moody’s ha sottolineato la precarietà della situazione e non sembra essere ottimista. Sembra che i mercati non siano assolutamente convinti delle capacità dei leader europei di tirar fuori dalla crisi i vari Paesi che si trovano in condizioni più critiche. I mercati finanziari hanno messo Italia, Spagna e ora anche Francia sotto crescenti pressioni e Moody’s lancia il monito.
NEWS ECONOMIA
Ocse: crisi del debito é grande minaccia mondiale
Molti italiani sono stati “sedotti” ad acquistare il debito pubblico: al fine di ridare fiducia ai mercati, i tassi di prestito dell’Italia hanno raggiunto il 7%. Solo alcuni giorni fa sono stati emessi 567 milioni di euro di obbligazioni, un livello giudicato insostenibile nel tempo, per un paese che vive un momento di austerità, con un debito di 1.900 miliardi di euro (pari al 120% del suo PIL). La crisi debitoria che sta attraversando la zona euro costituisce la principale minaccia dell’economia, come sottolineato dall’Ocse nell’Economic Outlook reso noto nei giorni scorsi. Lo scenario presentato dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ha tagliato le proprie stime di crescita, indicando un forte rallentamento della ripresa mondiale.
Termini Imerese, presidio permanente degli operai
Mentre il ministero dello Sviluppo economico sotto la guida di Corrado Passera sta lavorando per trovare al più presto una soluzione sulla vicenda Termini Imerese, prosegue il presidio permanente dei metalmeccanici dello stabilimento che, ricordiamo, ha cessato definitivamente la produzione automobilistica giovedì scorso. Organizzato un tavolo riunito dal ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera al quale é stata convocata anche la Fiat, i sindacati, Dr Motor, Invitalia e Regione Sicilia, un incontro che potrebbe rappresentare una svolta per la vertenza dello stabilimento.
Fitch: declassamento e outlook negativo per otto banche italiane
Resa dei conti per otto istituti italiani: la discesa dei tassi di interesse e al contrario, l’aumento dei costi della raccolta hanno messo alle strette le banche italiane di media dimensione, che si trovano così a fare i conti con il giudizio dell’agenzia internazionale Fitch, che ieri ha rivisto al ribasso la valutazione a lungo termine e l’outlook di alcune banche nostrane. L’Italia “probabilmente è già in recessione” sottolinea l’agenzia di rating Fitch in una nota. Tempi duri e outlook negativo per Bpm, Popolare di Sondrio, Credito Emiliano, Credito Valtellinese, Bper, Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza e Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio.
Bankitalia: Visco chiede intervento per i giovani
Non c’è una ricetta per uscire dalla crisi – avverte – bisogna solo lavorare molto, ascoltare e riflettere. Ascoltare i giovani, che sbagliano quando chiedono.
È la volta di Ignazio Visco, il governatore di Bankitalia sottolinea la necessità dell’Italia di uscire dall’euro, di improntare la politica su un rigido sistema di bilancio, ma soprattutto di investire nei giovani. Si studia poco e si studia male, non sono pochi i laureati più capaci che decidono di “fuggire” all’estero dove il loro lavoro viene maggiormente remunerato. Il neo Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco nel corso del suo intervento alla rassegna “Investire in conoscenza: giovani e cittadini, formazione e lavoro” riporta l’aneddoto di Federico Caffè, il quale diceva sempre che bisogna avere il coraggio di riformare, non quello di difendere posizioni preesistenti.
L’Islanda si oppone al piano del miliardario Huang Nubo
Il governo islandese ha ufficialmente rifiutato al miliardario cinese Huang Nubo il permesso di acquistare un terreno nella parte settentrionale dell’isola scandinava: la motivazione è presto detta, un trasferimento di proprietà di questo tipo sarebbe incompatibile con le leggi che vigono in questo Stato. Dunque, Reykjavik non consentirà a questo investitore asiatico così facoltoso di farsi avanti con la sua compagnia, la Beijing Zhongkun Investment Group. In pratica, l’intenzione di Huang era quella di acquisire un terreno di circa trecento chilometri quadrati, almeno è questo quanto trapela dal Ministero degli Interni.
Genova: sicurezza territorio è un obiettivo economico
Finora sono segnalati danni per circa 20 milioni di euro, di cui 16 già resi disponibili grazie a delle anticipazioni a carico del bilancio dell’amministrazione comunale. Marta Vincenzi, sindaco della città di Genova, nei giorni scorsi ha incontrato il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, insieme al quale ha fatto il punto della situazione. Il Comune è intervenuto fino ad ora per 165 persone, provenienti da 80 alloggi, alcuni cittadini sono stati sistemati in hotel, altri saranno sistemati in 12 alloggi del Comune e altri si sono organizzati privatamente.
Merkel e Sarkozy a Monti: crollo Italia è fine dell’Euro
Una grande responsabilità quella data all’Italia e al suo nuovo premier: Merkel e Sarkozy esprimono piena fiducia al governo del professor Monti, ma sottolineano senza mezzi termini che un nostro crollo porterebbe inevitabilmente alla fine dell’euro. Un’affermazione che sa tanto di avvertimento, il crollo del nostro Paese potrebbe provocare, secondo i due governatori, delle conseguenze imprevedibili a livello europeo. Sia Merkel che Sarkozy hanno apprezzato il contributo fornito dall’esecutivo di Monti alla guida della terza economia più grande della zona euro. Il governatore tedesco ha definito le riforme di Monti “davvero impressionanti”, da parte sua il nuovo premier ha garantito che l’Italia come ogni altro Paese deve fare di tutto per garantire la sopravvivenza dell’area euro.
Fiat Termini Imerese chiude, operai disperati
Ultimo giorno di lavoro per gli operai Fiat di Termini Imerese, da oggi inizia un lungo periodo di cassa integrazione fino al 31 dicembre, quando la fabbrica cesserà definitivamente le attività. Sconforto tra gli operai dello stabilimento che, dopo 41 anni, si appresta a chiudere i battenti. Grande la delusione per i lavoratori, i quali sono tristi e amareggiati, alcuni di loro si definiscono “malati terminali che aspettano tra pochi momenti che gli venga staccata la spina”. A Termini oggi rimane l’incertezza sul futuro, i lavoratori attendono la notizia che arrivi il nuovo proprietario, a cui la fabbrica andrà in proprietà, la Dr del costruttore di automobili Di Risio, che però non conta di riassumere tutti gli operai.
ITForum Winter 2011: il programma completo del ritrovo per gli investitori
La più importante fiera di trading ed investimenti in Italia aggiunge un importante “tassello” al calendario delle manifestazioni; dopo il classico ITForum di Rimini e l’appuntamento ormai fisso di Napoli arriva il ritrovo invernale sempre al Palacongressi di Rimini che con il nome di “ITForum Winter 2011” inaugura il primo incontro pre-Natalizio dedicato ai mercati ed alla finanza.
Anche in questo caso l’agenda è colma di appuntamenti che tratteranno tutto quel che riguarda l’attualità dei mercati a 360°, provando anche a rispondere alle domande più difficili ed azzardando anche previsioni che (a volte) trovano poi effettivamente riscontro nei mesi a venire.
Piazza Affari: apertura in parità e lieve recupero sul FTSE-Mib
Il close di Wall Street a 11257 poteva far pensare ad un immediato gap-down questa mattina di riflesso sul Mib ed invece il mercato Europeo stupisce in parte gli investitori aprendo in parità e recuperando un centinaio di punti per stabilizzarsi all’interno del range compreso tra 14000 e 14300 punti.
Questi molto semplicemente sono gli estremi validi per la giornata di oggi in close di candela oraria per chi segue l’intraday sui derivati legati all’indice italiano o semplicemente cerca punti di ingresso sul listino delle Blue-Chips, e proprio a questo proposito andiamo ad analizzare la classifica delle più capitalizzate di Milano;
In cima alla classifica dei positivi abbiamo Mediolanum che promette di consolidare i valori raggiunti nel resto della giornata ma non riesce comunque a dare buoni segnali nel medio periodo mantenendo un’alta volatilità.
Grecia: ultima chance per restare nell’area euro
La Grecia deve evitare l’uscita dalla zona euro e riportare i propri standard di vita a livelli accettabili. Stavolta é la Banca centrale ellenica. La Grecia è arrivata alla sua ultima spiaggia, gli accordi a livello europeo raggiunti nel vertice del mese scorso possono essere l’ultima chance per risanare l’economia del Paese. Ancora pressioni sulla Grecia arrivano dalla cancelliera tedesca Angela Merkel che ha ricordato ai partiti di centrodestra la necessità di sostenere il governo di Papademos, in caso contrariò sarà negata la nuova tranche di aiuti internazionali. La cancelliera ha inoltre ribadito che gli Eurobond non sono una soluzione alla crisi e che di questo strumento si potrà parlare solo quando la situazione in Europa sarà migliorata.
Liquidità di emergenza al gruppo finanziario Dexia
Sono alcuni quotidiani belgi a svelare che servirebbero nuovi fondi per per aiutare la banca Dexia a uscire dalla situazione di crisi. Francia, Belgio e Lussemburgo starebbero negoziando un accordo provvisorio per fornire liquidità di emergenza all’istituto. L’accordo dovrebbe assicurare in 10 anni 90 miliardi di euro di garanzie a Dexia, di cui 30-40 miliardi di euro di liquidità di emergenza. La Francia a causa della crisi di questo istituto bancario (di cui é comproprietaria con Belgio e Lussemburgo) potrebbe perdere il rating massimo e per salvarla, potrebbe innescare meccanismi speculativi e di conseguenza esporsi troppo.
Grecia: impegno scritto sulle misure di austerità
Il primo ministro greco Lucas Papademos ha sottolineato che i tre partiti che sostengono il governo di unità nazionale da lui guidato dovranno fornire una garanzia scritta ai creditori internazionali del Paese. La decisione sull’arrivo o meno degli 8 mld di euro che la Troika (composta dalla Bce, Fmi, Ue) deve versare al governo greco, è attesa entro il 29 novembre quando si riuniranno i ministri delle Finanze. Il premier greco ha detto che gli Eurobond potrebbero rappresentare una soluzione ai problemi di debito della Grecia e sarebbero anche una soluzione per la crisi in cui riversa l’intera Europa.