Nuovo successo per il Btp Italia, che replica il boom dell’emissione di ottobre scorso quando riuscì a raccogliere ben 18 miliardi di euro. Ieri il Tesoro è stato costretto a chiudere in anticipo la fase di collocamento del titolo di stato italiano indicizzatto all’inflazione, in quanto le richieste degli investitori avevano raggiunto velocemente la soglia-limite oltre il quale il Ministero dell’Economia e delle Finanze preferiva non andare per evitare di dover mettere in conto una raccolta extra non necessaria per le casse dello Stato.
Investimenti
Spread verso 300 grazie a maxi-iniezioni di liquidità del Giappone
Nonostante l’andamento molto negativo dell’economia reale, sembra che il debito pubblico italiano sia ancora in grado di attrarre gli investitori esteri. Pagato lo scotto del voto shock di fine febbraio con alcune settimane ad alta tensione sullo spread, anche a causa della crisi cipriota, i titoli di stato italiani hanno sperimentato un calo dei rendimenti con un ridimensionamento dello spread fin sotto 310 punti base. I motivi di questa discesa dei tassi sui Btp sono riconducibili soprattutto alla politica monetaria del Giappone, che ha scosso i mercati finanziari.
Come guadagnare nell’era dello spread
L’agenzia di rating Fitch ha affermato che l’andamento dello spread non deve essere una variabile-chiave per valutare i rischi di un investimento a lungo termine. Lo spread è diventato negli anni della crisi del debito sovrano nell’eurozona uno degli indicatori più popolari e seguiti dagli investitori internazionali per avere un’immediata fotografia del sentiment del mercato. Tuttavia, secondo Fitch, lo spread non è un termometro dell’economia ed è possibile fare lo stesso buoni guadagni anche se imperversa la crisi dei Piigs (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna).
Italiani in fuga dagli investimenti
E’ un quadro allarmante quello evidenziato dalla Consob nel suo secondo bollettino statistico, relativo alla ricchezza investita in strumenti finanziari presso gli intermediari italiani. La nuova pubblicazione semestrale dell’autorità di controllo della borsa e dei mercati finanziari, guidata da Giuseppe Vegas, ha scattao una fotografia che evidenzia uno sfondo molto cupo per gli investimenti italiani. La crisi economica continua a mordere il portafoglio finanziario delle famiglie italiane, tanto che negli ultimi due anni e mezzo sono stati bruciati centinaia di miliardi di euro in stock di ricchezza.
Btp da comprare secondo Goldman Sachs
Le recenti tensioni nell’area euro e l’incertezza sullo scenario politico italiano stanno provocando nuove pressioni sugli spread sovrani dei paesi periferici europei. Ieri con lo spread Btp-Bund a 360 sui massimi a 6 mesi è scattato un campanello d’allarme, anche se poi il differenziale di rendimento tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi con scadenza decennale ha ripiegato in chiusura fin sotto 350 basis point. Tuttavia, secondo Goldman Sachs, il recente rialzo dei tassi sui bond pubblici italiani è un’opportunità d’acquisto.
Spread verso 350 dopo asta Btp
Profondo rosso per i mercati europei, appesantiti dalle incertezze legate al piano di salvataggio di Cipro, dai brutti dati macro pubblicati questa mattina e dai rumors di un possibile downgrade di Moody’s sull’Italia. Lo spread Btp-Bund è tornato a salire pericolosamente e ormai sembra proiettato verso i 350 punti base. Il differenziale è ora a 345 punti base, dopo la diffusione dei risultati dell’asta dei Btp a 5 e 10 anni. Il Tesoro italiano ha venduto Btp per complessivi 6,91 miliardi di euro, nella parte alta del range 5-7 miliardi stimato dal Mef.
Moncler sbarcherà in borsa a fine 2013
E’ sempre più vicino il momento della quotazione di Moncler in borsa. Secondo indiscrezioni di stampa, la controllante Eurazeo vorrebbe dare il via all’Ipo entro fine 2013 o al massimo all’inizio del 2014. La casa di investimenti francese rilevò i piumini Moncler due anni fa e ora ha intenzione di dare un’accelerazione all’Ipo della società di abbigliamento italiana. Patrick Sayer, ex banchiere Lazard e ora a capo di Eurazeo, sta fiutando la possibilità di fare un buon affare in un contesto favorevole alle operazioni di private equity.
Tassi Btp a 15 anni sfiorano il 5%
Stamattina è avvenuta l’asta del Tesoro relativa ai Btp a tre e quindici anni, collocati insieme ai CCTeu a quattro e cinque anni. Era un banco di prova molto atteso per i titoli di stato italiani, in quanto i bond oggetto dell’emissione odierna erano caratterizzati da una scadenza di medio-lungo termine più sensibile al rischio-tassi. Dopo l’asta di ieri dei Bot a 12 mesi con rendimento in crescita all’1,28%, oggi è toccato quindi ai Btp a medio-lungo termine. Come da attese il rendimento è salito.
Tassi Bot annuali salgono all’1,28% a marzo 2013
Stamattina era molto attesa l’asta del Tesoro relativa ai Bot a 12 mesi, in quanto era praticamente il primo vero banco di prova per i bond pubblici italiani dopo il downgrade di Fitch sul rating sovrano dell’Italia, avvenuto venerdì 8 marzo a mercati chiusi. Il clima di forte incertezza sull’intero sistema-Italia, che sta attraversando una grave crisi economico-sociale ma anche politico-istituzionale, ha contribuito all’aumento dei tassi sui Bot a 12 mesi nell’asta odierna, che comunque si è chiusa con un sold-out per il Tesoro.
Tassi Btp in rialzo nell’asta di fine febbraio 2013
Come da attese, l’asta odierna dei Btp ha visto un incremento dei tassi che fa seguito a quello avvenuto nelle prime due aste della settimana, ovvero sui Ctz e i Btp€i prima e sui Bot semestrali poi. A creare i presupposti per un aumento dei rendimenti dei titoli di stato italiani è stato lo shock post-elezioni, che hanno prodotto una maggioranza debole facendo aumentare il rischio politico. In questo inizio ottava la pressione sui Btp è aumentata molto, tanto che lo spread ha già superato i 350 punti base.
Italia rating a rischio dopo le elezioni secondo Moody’s
Il risultato delle elezioni politiche italiane ha deluso molto gli investitori internazionali, che ora temono una pericolosa impasse politica del paese in grado di mettere un freno al piano di riforme strutturali e di risanamento dei conti pubblici avviato lo scorso anno dall’esecutivo tecnico guidato da Mario Monti. I primi effetti sono ben visibili a Piazza Affari, che ieri ha bruciato 17 miliardi di capitalizzazione lasciando sul terreno quasi cinque punti percentuali, con lo spread Btp-Bund che si attesta in area 350 punti base.
Tobin Tax sui titoli azionari da marzo 2013
Chi investe in titoli azionari a partire dal 1° marzo 2013 dovrà fare i conti con un nuovo tipo di prelievo fiscale. Si tratta della cosiddetta Tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie, che va a colpire esclusivamente le compravendite di titoli azionari aventi una capitalizzazione non inferiore al mezzo miliardo di euro.
Tassi Bot semestrali sopra l’1% a fine febbraio 2013
L’asta dei Bot semestrali era molto attesa dagli operatori finanziari, in quanto si trattava del primo vero banco di prova per i bond italiani dopo la diffusione dei risultati definitivi delle elezioni politiche. In realtà, stamatttina l’impennata dello spread verso 340 punti base faceva già presagire a un’asta difficile per il Tesoro. Come da attese i tassi sono cresciuti e la domanda è risultata in calo rispetto all’asta precedente. Il rendimento dei titoli di stato italiani a sei mesi è tornato sui livelli di ottobre scorso.
Tassi Ctz in crescita all’1,68% a fine febbraio 2013
E’ iniziata stamatttina la tre giorni di aste per il Tesoro italiano che – dopo i Ctz e i Btp€i – piazzerà anche i Bot semestrali (domani) e i Btp a cinque e dieci anni (mercoledì). L’asta odierna è avvenuta nel bel mezzo della tornata elettorale, che oggi partorirà il nuovo governo dopo l’esperienza dei tecnici dello scorso anno. I tassi sui Ctz biennali sono cresciuti rispetto all’asta precedente, mentre la domanda è stata sostenuta. Intanto, continua a correre Piazza Affari (+1,8% circa), mentre lo spread Btp-Bund è a 284 punti base.