Internet Banking: IWBank Spa raggiunge 11,2 milioni di euro

Siamo ormai abituati alla possibilità di gestire il nostro conto corrente, vendere o comprare azioni e fondi attraverso il servizio di Internet Banking offerto dalle banche italiane. IWBank fornisce servizi finanziari on-line in via integrata, la banca non si ferma ai confini italiani, ma espande il proprio business model nel mercato europeo. L’infrastruttura collaudata, l’offerta di un prodotto internazionale e il canale di vendita universale permettono alla Banca di offrire trading online professionale anche in altri Paesi dell’Unione Europea; da www.iwbank.com è possibile raggiungere i siti dei vari paesi in cui la IWBank è operativa: Francia, Lussemburgo, Germania, Austria e Gran Bretagna.

Rischio mutui per le famiglie italiane, restano i costi per rinegoziarli e cambiare istituto

Il presidente dell’Antitrust Antonio Catricalà ha lanciato l’allarme: sarebbero 110 mila le famiglie ad avere problemi di insolvenza; ben più alto invece il numero di quelle in difficoltà, 420 mila. La notizia positiva è che l’Italia è uno dei paesi in cui le famiglie sono meno indebitate e per il momento non rischiamo di emulare la crisi statunitense.

Ma il problema resta. E la causa principale sarebbe ovviamente il continuo rialzo dei tassi che per famiglie a reddito fisso diventa una ghigliottina. Ma Catricalà non si è fermato qui nel suo intervento al convegno sulla trasperenza dei mutui organizzato da Altroconsumo. Il presidente dell’Antitrust infatti si è scagliato anche contro le banche, in ritardo nell’applicazione della normativa Bersani di un anno fa sulla portabilità del mutuo, estinzione e rinegoziazione a costo zero.

Secondo un’inchiesta di Altroconsumo infatti tra le banche di due città come Milano e Roma soltanto due (Banco Desio ed Intesa San Paolo) permetterebbero al cliente di ricorrere alla surrogazione dell’ipoteca a costo zero. Altroconsumo ha anche calcolato 4,5 milioni di euro di danno per i consumatori che nel lasso di tempo trascorso dall’entrata in vigore della normativa Bersani si sono sobbarcati costi non previsti dalla legge.

Costi e benefici dell’intermediazione finanziaria on line

L’impiego di Internet nel settore dell’ intermediazione finanziaria ha rivoluzionato l’atteggiamento dei protagonisti del mercato: emittenti, intermediari ed investitori. Gli emittenti, possono utilizzare Internet per la raccolta dei capitali, per l’adempimento degli obblighi di trasparenza ed informazione, per la diffusione di documenti, per la creazione di uffici in grado di dialogare con gli azionisti tramite e-mail, per l’effettuazione di offerte di acquisto; in tal modo si riducono i costi relativi a tali attività e si instaura un processo di disintermediazione, diventa superflua l’opera degli intermediari tradizionali, con conseguente risparmio sulle commissioni di collocamento. Dal punto di vista degli intermediari, invece, Internet ha consentito la delocalizzazione, che permette a tali soggetti di stabilire relazioni con una clientela internazionale; la dematerializzazione del sistema, tutto avviene tramite internet e parecchi documenti sono stati eliminati. Dal lato degli investitori, Internet ha permesso una riduzione dell’asimmetria, gli investitori possono accedere alle informazioni consentendo il confronto tra diverse opportunità; l’occasione di visitare i siti delle Authorities, con conseguente vantaggio di ottenere informazioni aggiuntive ed eventuali avvertimenti contro operazioni “avventurose”.

Trading on line: le offerte di Fineco, Iwbank, Directa e Banca Sella

Sebbene in Italia il trading on line sia ancora poco diffuso in paragone ad altri paesi, rappresenta potenzialmente “il futuro”. Non basta però avere una connessione Internet ed un computer per acquistare e vendere covered warrant ed azioni di ogni tipo: è necessario anche stipulare un abbonamento con una delle banche che offre questo tipo di servizio. Vedremo quali servizi di trading on line sono più convenienti.

Prima però è importante sapere alcune cose. Con Internet non “entriamo” direttamente in borsa, bensì usufruiamo di un intermediario che è in pratica il sito che scegliamo di usare per cui ci sono delle commissioni da pagare, che possono essere più o meno convenienti.

Inoltre dobbiamo avere un conto corrente presso la società di trading on line tramite la quale operiamo in Borsa ed anche qui le condizioni e i costi possono variare a seconda della scelta.

Carte di credito prepagate: quanto ci costano?

Il 19% degli italiani ha una carta di credito prepagata e la usa soprattutto per gli acquisti on line come biglietti aerei, libri o componenti elettroniche. Le carte di credito ricaricabili offrono maggiore sicurezza per questo tipo di acquisti, che se fino a qualche anno erano frenati dai timori sulle modalità di pagamento, adesso si sono moltiplicati.

Come funziona esattamente una carta prepagata? Sono strette parenti delle carte Sim ricaricabili; vi si carica sopra un determinato importo senza alcun legame con un conto corrente o una tradizionale carta di credito. Non esistono solo carte ricaricabili all’infinito ma anche carte “usa e getta”: possono essere acquistate con un importo che va dai 50 euro ai 500. Neanche queste sono collegate ad un conto corrente o ad una normale carta di credito.

Conto Arancio e le sue concorrenti: dov’è la convenienza?

Conto Arancio è un conto corrente un po’ particolare della banca olandese ING Direct. Una delle caratteristiche principali di questa banca è la scelta di non essere presente fisicamente: non dotandosi di sportelli e filiali Ing Direct da un taglio netto ai costi il chè le permette (o le permetteva?) di proporre offerte più vantaggiose delle altre banche.

Ing Direct è sbarcata sul mercato nel 2004 e a suo merito va detto che ha dato una vera e propria smossa al banking on line in Italia. Conto Arancio è un deposito di risparmio che consente ai correntisti un alta remunerazione. I costi operativi della banca sono ridotti allo 0,50% ma dal momento del suo arrivo in Italia ad oggi le offerte concorrenti si sono moltiplicate. L’Osservatorio Finanziario ha steso un rapporto sui conti correnti on line per il 2008 e ne prevede il boom.