Tobin tax in Italia costerà migliaia di posti di lavoro

La Tobin tax, ovvero la tassazione sulle compravendite di attività finanziarie che il governo italiano vorrebbe introdurre a partire da gennaio 2013, continua a tenere banco mentre non si placa la protesta degli operatori del settore finanziario. Sull’argomento è intervenuto anche Xavier Rolet, numero uno del London Stock Exchange, la borsa londinese che controlla Borsa Italiana. Secondo quanto dichiarato dal ceo group dell’LSE, intervenuto durante il convegno The Future of European Equity Markets, la Tobin tax all’italiana costerà migliaia di posti di lavoro nel mondo finanziario.

Intesa SanPaolo colloca bond decennale da 1,25 miliardi

 Il collocamento del bond decennale di Intesa SanPaolo è andato a buon fine. L’istituto di credito di Ca’ de Sass ha piazzato un covered bond con scadenza a 10 anni per un controvalore complessivo di 1,25 miliardi di euro. La domanda per questo bond è stata da record, con oltre 5 miliardi di euro di bond richiesti dagli investitori. L’83% delle richieste è giunto da investitori istituzionali stranieri, tanto che dopo appena un’ora circa dall’inizio del collocamento il book è stato subito chiuso.

Rendimento CTZ scende sotto il 2,4% a ottobre 2012

 Buone notizie per il Tesoro italiano, che oggi ha collocato titoli biennali zero coupon con tassi in discesa e titoli indicizzati all’inflazione europea. Il collocamento ha registrato il sold-out, tanto che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha piazzato i titoli sul range più alto della forchetta prevista inizialmente. L’emissione dei titoli di debito di oggi è avvenuta in un clima di minore appetito per il rischio sui mercati, appesantiti dalla stagione delle trimestrali e dall’incertezza sulla crisi del debito spagnolo.

Stop alle vendite allo scoperto “nude” sui titoli di stato

 A partire dal 1° novembre 2012 non sarà più possibile effettuare le vendite allo scoperto “nude” (naked) sui titoli di stato europei, ovvero i trader non potranno aprire posizioni “corte” (scommesse ribassiste) senza avere la disponibilità dei titoli. Questa regola è quella che sta catturando il maggiore interesse degli operatori del settore e sarà inquadrata all’interno della nuova normativa europea sulle vendite allo scoperto e sui credit default swap (CDS). In realtà, in Italia la Consob aveva di recente fatto già qualche passo in avanti.

Tobin tax sarà la morte del trading online?

 Pesante battuta d’arresto per il settore del trading online. L’introduzione in Italia della Tobin tax, ovvero la tassazione sulle attività finaziarie, rischia di mettere in ginocchio il fiorente mercato dei trader online. Non si tratta di speculatori in grado di manipolare i mercati a proprio piacimento, bensì di trader – professionisti o semi-professionisti – che offrono liquidità al mercato e che provano a combattere il problema della disoccupazione (o semplicemente dare vita alla propria passione) mettendo a rischio i propri risparmi per costruirsi un’attività sui mercati finanziari.

Rendimento BOT annuale resta sotto il 2% a ottobre 2012

 E’ ancora sold-out per l’emissione obbligazionaria di titoli di stato italiani di breve e brevissmo periodo. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha piazzato questa mattina Buoni ordinari del Tesoro (BOT) per un controvalore complessivo di 11 miliardi di euro, che in parte serviranno a coprire i 7,7 miliardi di Buoni in scadenza il 15 ottobre. Tuttavia, questa volta il Tesoro ha dovuto pagare tassi più alti rispetto alle ultime aste, complice anche il clima di minore appetito per il rischio che si respira al momento sui mercati finanziari.

Scandalo Libor, banche convocate

 Sono sette gli istituti di credito convocati (già spiccato il mandato a comparire) per fornire gli opportuni chiarimenti sulle rispettive operatività nei confronti del Libor. Deutsche Bank, Royal Bank of Scotland, Hsbc, Jp Morgan Chase & Co. Barclays, Citigroup e Ubs dovranno quindi fornire le proprie comunicazioni interne, che dovranno fungere da supporto alle analisi che le autorità stanno conducendo circa le eventuali manipolazioni che i big del credito internazionale avrebbero prodotto uno dei tassi interbancari di maggiore riferimento.

Quali bond italiani comprare ad agosto 2012

 Negli ultimi giorni stiamo assistendo a diversi segnali di distensione sui mercati finanziari, a seguito delle rassicurazioni di Mario Draghi sul futuro dell’euro. Sebbene sui mercati prevalga ancora un certo stato di confusione, è avvenuta un’importante ripresa delle borse e dei bond, soprattutto quelli dell’Europa periferica che fa ben sperare per le prossime settimane. Se prevarrà uno scenario di maggiore positività sui mercati, i risparmiatori italiani potrebbero approfittarne per mettere in portfolio una serie di bond attualmente a prezzi di saldo.

Rendimento BOT semestrale scende sotto il 2,5% a luglio 2012

 Stamatttina è avvenuta l’asta dei BOT semestrali, che fa seguito all’asta di ieri dei CTZ che aveva visto salire il rendimento lordo al 4,86% dal precedente 4,712%. L’asta di oggi, però, aveva dalla sua parte l’effetto-Draghi, che già ieri ha fatto calare vistosamente gli spread e volare le borse. Le parole di ieri del numero uno della BCE hanno calmierato spread e tassi e l’effetto è proseguito anche nell’asta di oggi. La Banca d’Italia ha comunicato di aver collocato 8,5 miliardi di euro di Buoni Ordinari del Tesoro a 6 mesi.

Cosa sono i mini bond

 L’articolo 32 del Dl Sviluppo 83/2012 ha proposto delle novità per le piccole e medie imprese non quotate in borsa allo scopo di facilitare il ricorso al mercato del debito, in una fase sui mercati finanziari particolarmente difficile che si ripercuote negativamente nell’economia reale soprattutto sul business di aziende di piccole dimensioni. Arriva così la proposta dei cosiddetti “mini bond”, ovvero obbligazioni e cambiali finanziarie che le piccole e medie imprese (tranne le micro-imprese) possono emettere a determinate condizioni.

Cosa sono gli eurobond

 In una fase molto “calda” per la crisi dei debiti sovrani e per la moneta unica europea – con gli investitori internazionali sempre più pronti ad alzare la guardia e a voltare le spalle all’Europa se non dovessero arrivare soluzioni concrete per arginare la crisi – molti policy makers tornano a spingere verso gli eurobond (o e-bond o stability bond), anche se resta inflessibile la posizione della Germania che, attraverso le parole del cancelliere Angela Merkel, ritiene questa ipotesi assolutamente inutile per risolvere la crisi dell’euro. Ma che cosa sono gli eurobond e come funzionano?

Nulla osta per il prospetto informativo di Noema Life

 Il nome Noema Life fa immediatamente pensare alla spa bolognese che è diventata leader in Italia dell’informatica clinica ospedaliera: ebbene, come hanno comunicato ieri proprio i vertici dell’azienda emiliana, la Consob (Commissione Nazionale di Società e di Borsa) ha fornito il proprio nulla osta per quel che concerne un importante prospetto informativo. In effetti, si tratta dell’offerta in opzione che è stata riservata ai soggetti aventi diritto, come previsto espressamente dal codice civile, senza dimenticare l’ammissione a quotazione di nuovi titoli azionari, il cui valore nominale è stato fissato in cinquantadue centesimi di euro. In particolare, queste stesse azioni possiedono le stesse e identiche caratteristiche di quelle che sono attualmente in circolazione e che derivano da un precedente aumento di capitale sociale.

Il nuovo bond a tasso fisso di Ubi Banca

 L’Unione delle Banche Italiane (meglio nota con il nome di Ubi Banca) ha collocato due giorni fa presso il DomesticMot di Borsa Italiana un nuovo titolo obbligazionario. Si tratta di “Unione di Banche Italiane Scpa – Tasso Fisso 4,00%”. Come si intuisce piuttosto facilmente, questo prodotto (il codice Isin di riferimento è IT0004815368) prevede un tasso fisso e un rendimento iniziale fissato a quattro punti percentuali: volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che il numero totale di bond in circolazione è pari a 15.371, con un valore nominale unitario di mille euro. Questo vuol dire che l’importo complessivo dell’offerta del gruppo bergamasco è di 15,37 milioni di euro.

La Consob blocca i termini dell’istruttoria su Intek

 Una breve nota della Consob ha messo in luce la sospensione dei termini relativi all’istruttoria per quel che riguarda Intek: si tratta della spa di Ivrea che è attiva nell’ambito del settore elettrico ed elettronico e che in questi ultimi giorni è stata protagonista di una offerta volontaria totalitaria sulla totalità dei propri titoli azionari. La stessa Commissione Nazionale di Società e Borsa ha fatto riferimento al documento di offerta che è destinato alla pubblicazione. In pratica, quest’ultimo, il quale è stato depositato lo scorso 29 maggio. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che si tratta di una operazione che è stata sospesa nel rispetto dei dettami del quarto comma dell’articolo 102 del Decreto legislativo 58 del 1998 (si tratta della parte del testo relativa agli obblighi degli offerenti e ai poteri interdittivi).