Accordo tra Consob e Bankitalia sui bond bancari

 L’accordo che è stato sottoscritto ieri dalla Consob (Commissione Nazionale di Società e Borsa) e dalla Banca d’Italia può diventare determinante per chiunque ha a che fare con i titoli di debito messi a disposizione dagli istituti di credito: le due autorità hanno infatti dato vita a un importante protocollo d’intesa, il cui obiettivo principale sarà quello di rendere ancora più efficiente lo scambio di informazioni, cercando di arricchire allo stesso tempo la serie di procedure di approvazione di cui la commissione stessa è protagonista quando si presentano dei prospettivi relativi all’offerta di tali bond. Insomma, se si volesse sintetizzare al massimo il risultato finora raggiunto, si sono poste le prime basi per quel che concerne lo scambio informativo su tutte le banche emittenti.

Titoli di stato europei ad alto rischio nel 2012

 La crisi dei debiti sovrani europei continua ad infuriare pericolosamente sui mercati finanziari, facendo preoccupare non poco gli investitori di tutto il mondo. In Cina hanno liquidato da tempo le posizioni sul debito europeo (tenendo solo un pò di titoli tedeschi e francesi), molti fondi sovrani esteri e fondi di investimento americani hanno fatto lo stesso da tempo. Così, l’Europa si aggrappa su se stessa e sulla speranza che la BCE metta in campo risorse tali da sostenere i titoli di stato dei paesi in difficoltà facendo così scendere i rendimenti attualmente su livelli quasi insostenibili.

La piattaforma di Banca Sella per i Btp Italia

 I quattro giorni compresi tra i prossimi 4 e 7 giugno saranno utili per tutti quei risparmiatori e investitori che hanno intenzione nuovamente di affidarsi ai titoli di Stato italiani: si tratta, infatti, del periodo messo a disposizione per sottoscrivere il nuovo collocamento di Btp Italia, l’emissione del Tesoro che bissa il debutto ufficiale di successo di qualche mese fa. L’operazione a cui si sta facendo riferimento può avvenire in modo del tutto tranquillo attraverso l’utilizzo di internet, magari sfruttando gli smartphone e i tablet, senza dimenticare però altri canali più tradizionali e classici, come ad esempio quello telefonico e lo sportello bancario.

Come guadagnare con la volatilità dei mercati

 L’andamento dei prezzi di borsa non segue quello identificato dalla classica curva a campana o gaussiana, bensì è caratterizzato da una continua presenza delle cosiddette “code grasse” dove troviamo gli eventi considerati solitamente meno probabili. Nell’ultimo decennio gli investitori hanno dovuto fare i conti con diversi casi in cui i mercati sono colati a picco, anche in una singola giornata. Molti modelli di calcolo del rischio, elaborati da ingegneri finanziari e risk manager, sono falliti miseramente e hanno spesso decretato il fallimento di coloro che hanno provato a gestire il rischio utilizzando simili modelli.

La Consob autorizza l’offerta al pubblico di Dexia Crediop

 È arrivato proprio nelle ultime ore il via libera da parte della Consob (Commissione Nazionale di Società e Borsa) per quel che riguarda la pubblicazione di un importante documento di registrazione: si sta facendo riferimento a Dexia Crediop, la controllata italiana dell’istituto belga, al centro di moltissime attenzioni di recente per i rischi relativi alla liquidità e a un possibile crack. In questo caso, però, la commissione stessa ha deciso di fornire il suo parere positivo a questa pubblicazione e al supplemento che si riferisce al prospetto di base. Entrando maggiormente nel dettaglio, si tratta di una offerta al pubblico di titoli obbligazionari del tipo zero coupon, con diversi tipi di tassi, in particolare quello fisso, quello fisso crescente e decrescente, ma anche quello a tasso variabile con la possibilità di un minimo e di un massimo.

Investire in titoli di stato con rendimento nullo

 La crisi dei debiti sovrani e i timori di un collasso dell’euro nel medio termine stanno spingendo sempre più ad acquistare titoli di stato percepiti come free risk, che però non offrono alcun rendimento sul capitale investito. Si tratta del cosiddetto fly to quality, letteralmente volare verso la qualità. E’ un contesto di mercato che vede gli investitori acquistare strumenti finanziari con rendimenti reali negativi (cioè depurati dal tasso di inflazione), con l’obiettivo di preservare il capitale piuttosto che cercare un ritorno fisso dal capitale investito.

Cina può acquistare bond USA senza passare per Wall Street

 Il Tesoro USA permetterà alla Cina di acquistare i Treasury Bond americani senza passare necessariamente per Wall Street. Washington ha deciso di offrire un trattamento “vip” al suo principale creditore ed è la prima volta che attiva una relazione informatica diretta con un governo straniero. Anche se non annunciata pubblicamente, sembra che questa prassi sia già in vigore dalla scorsa estate. Pechino può così piazzare i suoi ordini di acquisto senza passare per l’intermediazione finanziaria delle banche di Wall Street per partecipare alle aste del Tesoro USA. Tuttavia, per vendere sarà però necessario ricorrere ancora ai primary dealers.

Consob probabile parte civile contro il convertendo di Bpm

 Anche la Consob potrebbe andare a costituirsi come parte civile nell’ambito di un ipotetico processo relativo al bond convertendo della Banca Popolare di Milano: il caso in questione è piuttosto celebre, tanto da aver coinvolto un numero impressionante di risparmiatori del nostro paese. Ora, la Commissione Nazionale di Società e di Borsa si è finalmente decisa a inviare un esposto sulla vicenda alla procura di Milano, quindi la possibilità di una costituzione come quella appena descritta diventa sempre più concreta. Il processo in questione, inoltre, dovrebbe riguardare gli ostacoli che sono stati posti alla stessa autorità di vigilanza nelle normali attività di controllo.

Come proteggersi dai ribassi delle borse

 La parola d’ordine che oggi risuona frequentemente tra i risparmiatori è “protezione”. Le turbolenze sui mercati finanziari e le aspettative di forte rallentamento economico nei prossimi 2-3 anni si mescolano con la crisi dell’euro e lo spettro di un’uscita della Grecia dalla moneta unica. Senza dimenticare la grave crisi bancaria in Spagna, il possibile effetto-contagio sull’Italia e i recenti timori per la forte esposizione sui derivati di JP Morgan. Quanto basta per spingere gli investitori, grandi e piccoli, verso una maggiore protezione del capitale.

L’imminente introduzione della direttiva Ucits IV

 Si parla praticamente di pochissimi giorni prima che venga introdotta per il suo debutto ufficiale la cosiddetta normativa Ucits IV: l’acronimo in questione, come si è più volte avuto modo di precisare, sta a indicare gli Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities, dei fondi comunitari per uno schema di investimento collettivo. In pratica, l’obiettivo è quello di agevolare e sviluppare l’integrazione che già esiste per quel che concerne il comparto del risparmio gestito, oltre alla sua efficienza. Tale direttiva, inoltre, va di fatto a riformare quella emanata dall’Unione Europea in materia di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari.

Focus della Consob sugli Oicr

 Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (Oicr): è questa la materia di cui si è occupata ieri la Consob, la quale ha provveduto ad apportare qualche modifiche ai due regolamenti che riguardano le società emittenti e gli intermediari finanziari. In aggiunta, perfino la Banca d’Italia ha deciso di occuparsi dello stesso argomento, lavorando al nuovo regolamento sulla gestione collettiva del risparmio e alla nuova disciplina su tali organismi e sui fondi pensione. Come è stato opportunamente precisato, la disciplina in questione entrerà in vigore a partire dal primo giorno che segue la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, mentre che quella che contempla le cosiddette banche depositarie prenderà il via tra due giorni esatti.

Come proteggersi dalla volatilità dei mercati

 Da fine marzo scorso sono tornate le tensioni sui mercati finanziari mondiali, a causa di un mix esplosivo fatto di rallentamento economico (Cina, ma anche la recessione in molti paesi europei) e timori per la tenuta del debito sovrano dei PIGS (paesi della zona euro “periferica”). Se i day trader brindano alla volatilità dei mercati, gli investitori “cassettisti” cercando di capire in che modo è possibile proteggersi adeguatamente dagli alti e bassi di borse, obbligazioni e altri asset finanziari.

BTP per piccoli investitori in arrivo

 Sono in dirittura d’arrivo i primi titoli di Stato riservati ai piccoli investitori privati e alle famiglie, remunerati mediante un’indicizzazione all’inflazione italiana. Ribattezzati “Btp Italia”, i nuovi titoli di Stato promettono pertanto di remunerare l’investimento con un tasso che seguirà il costo della vita, per una durata di quattro anni (le prime emissioni scadranno pertanto nel 2016) e pagamento di cedole ogni sei mesi, da parte del Tesoro – in qualità di emittente.

I titoli saranno negoziabili a partire dal 26 marzo sulla piattaforma elettronica Mot (il Mercato Obbligazionario Telematico) di Borsa Italiana, con prima sottoscrizione effettuabile anche online nella finestra temporaneo compresa tra il 19 e il 22 marzo, quando l’emittente comunicherà il tasso di interesse reale definitivo a valere su tali strumenti finanziari.

Dettagli Bond Enel a 6 anni

 Oggi Enel ha lanciato un bond riservato al grande pubblico dei risparmiatori italiani: come sottolineato dal Direttore Finanziario Luigi Ferraris, l’azienda vuole offrire una opportunità di investimento a chi ha sempre risposto positivamente alle offerte Enel di tipo obbligazionario o azionario. L’azienda infatti conta un vasto numero di piccoli azionisti in tutta Europa, circa 1 milione e 200 mila. Il valore complessivo del bond é di 1,5 miliardi di euro, estendibile a 3 miliardi. Il periodo dell’offerta va dal 6 al 24 febbraio, ovviamente salvo chiusura anticipata. Le obbligazioni verranno offerte al pubblico con emissioni a tasso fisso ma anche a tasso variabile con scadenza a 6 anni. Il prestito obbligazionario assicurerà una soglia minima di rendimento di 310 punti base sui tassi di riferimento, come ha sottolineato stasera in una nota la stessa Enel.