Quotazione titolo Mediobanca 24 luglio 2012

 Il titolo Mediobanca (codice di borsa: MB) è il secondo worst performer del paniere FTSE MIB di Piazza Affari, che oggi è in calo dell’1,5% nonostante il divieto di vendere allo scoperto fino a venerdì 27 luglio. Il gruppo bancario di Piazzetta Cuccia mostra una perdita del 4,52% a 2,49 euro. I prezzi si stanno avvicinando ai minimi di ieri di 2,45 euro, ovvero i minimi più bassi di sempre. I vertici societari hanno comunque smentito le voci relative alla stipula di accordi con la famiglia Ligresti.

Barclays boccia Mediaset

 Il titolo Mediaset (codice di borsa: MS) è tra i peggiori questa mattina a Piazza Affari, a seguito della bocciatura arrivata dalla banca d’affari britannica Barclays. Alla borsa di Milano, le azioni del Biscione perdono il 3,45% a 1,205 euro. Barclays ha tagliato il target price del titolo Mediaset a 1,45 euro dal precedente giudizio di 1,6 euro, confermando però il rating “equalweight”. Il titolo ha toccato questa mattina un minimo intraday a 1,199 euro, scendendo così sui minimi da oltre un mese.

Target Generali tagliato da Credit Suisse

 Il titolo Generali Assicurazioni è in calo anche questa mattina, dopo che negli ultimi giorni le azioni del Leone di Trieste sono state messo sotto pressione dal massiccio attacco degli speculatori. Il titolo perde l’1,07% a 8,78 euro, dopo che i prezzi sono riusciti anche a toccare un massimo intraday a 8,95 euro. Le azioni Generali continuano a scendere, nonostante il divieto di vendere allo scoperto i titoli finanziari per tutta la settimana. A pesare sull’andamento in borsa è stato il taglio del prezzo obiettivo effettuato da Credit Suisse.

Outlook Germania peggiorato da Moody’s

 L’agenzia di rating Moody’s, che di recente ha bocciato il debito svorano dell’Italia, ha deciso di abbassare l’outlook della Germania a “negativo” da “stabile”, pur confermando il rating di massima affidabilità creditizia “Aaa”. Il peggioramento delle prospettive sul rating evidenzia la possibilità di un taglio del giudizio sul debito sovrano tedesco nei prossimi trimestri. Già da ieri sono partite violente raffiche di vendite sul Bund, dopo che ieri mattina l’asta dei Bubill a 12 mesi aveva mostrato tassi negativi per la prima volta nella storia del paese.

Pronti Contro Termine Finanza & Futuro

 Il gruppo bancario Deutsche Bank arriva in Italia con il nome di Finanza & Futuro Banca, offrendo il parco dei prodotti classici che troviamo solitamente in tutti gli altri istituti concorrenti. Mentre l’offerta legata ai conti correnti ed ai conti deposito è piuttosto normale, pur rispondendo a tutte le esigenze del caso, la parte di investimenti è più interessante ed in particolare da qualche giorno è nota la possibilità di sottoscrivere presso l’istituto del gruppo Deutsche Bank i nuovi Pronti Contro Termine.

Stop alle vendite allo scoperto fino al 27 luglio 2012

 La diffusione del panic selling a Piazza Affari, che ha portato l’indice azionario FTSE MIB a perdere oltre il 5% nell’intraday, ha creato forti preoccupazioni tra le autorità di borsa, soprattutto considerando che stamattina numerosi titoli finanziari sono stati sospesi per eccesso di ribasso. Così, la Consob ha deciso di reintrodurre il divieto delle vendite allo scoperto (o short selling) su una serie di titoli bancari e assicurativi quotati a Piazza Affari. Il provvedimento è giò entrato in vigore dalle ore 13,30 di oggi.

Debito pubblico Italia da record, borse in picchiata

 Tra gli indicatori “di pericolo” che aiutano gli investitori a valutare il rischio reale legato ai titoli di Stato dei Paesi Europei, uno dei più importanti è sicuramente il livello del debito pubblico. In Eurozona il debito pubblico è salito ancora e nel primo trimestre dell’anno in corso ha sfiorato l’88,2% contro l’87,3% di fine 2011. Tra le situazioni specifiche più pericolose troviamo proprio l’Italia; l’ultima rilevazione registra un debito pubblico in aumento al 123,3% del PIL, il valore più alto da quando vengono fatte le rilevazioni.

Titoli bancari sospesi per eccesso di ribasso

 E’ ancora profondo rosso per i titoli bancari italiani, alle prese questa mattina con una raffica di sospensioni per eccesso di ribasso a seguito delle forti vendite iniziate fin dall’apertura delle contrattazioni in Europa. L’indice FTSE MIB perde il 3,3%, mentre venerdì aveva già perso il 4,38%. L’indice azionario principale di Piazza Affari ora quota poco sopra 12600 punti, ormai ad un passo dai minimi storici di area 12570 toccati lo scorso primo giugno. In forte crescita lo spread Btp-Bund a 524 punti base, mentre lo spread spagnolo vola sopra 635.

Grecia quasi fuori dall’euro

 La nuova ottava sui mercati finanziari è iniziata sulla falsariga di quanto successo venerdì scorso, quando le borse sono crollate sotto i colpi delle vendite e gli spread di Italia e Spagna volati a livelli record. La paura degli investitori per un collasso della Spagna, in grado poi di contagiare anche l’Italia, va a sommarsi anche all’allarme rosso sulla Grecia, che sembra avere più di un piede fuori dall’euro. La tensione è aumentata a seguito delle dichiarazioni del vicecancelliere e ministro dell’Economia tedesco Philipp Roesler.

Perché la speculazione attacca l’Italia

 Venerdì il sistema-Italia è tornato ad essere attaccato dalla speculazione internazionale, che ha colpito pesantemente sia la borsa di Milano che i titoli di stato. A Piazza Affari, infatti, l’indice azionario FTSE MIB è crollato del 4,38%, mentre lo spread Btp-Bund ha superato quota 500. Il rendimento del decennale italiano ha raggiunto anche il 6,2%. La speculazione ha preso di mira anche la Spagna, proprio nel giorno dell’approvazione da parte dell’Eurogruppo degli aiuti alle banche spagnole. La borsa di Madrid è crollata del 5,82%, mentre lo spread Bonos-Bund è volato a 612.

Spread, perché è così alto?

 Nel suo periodico aggiornamento sul Fiscal monitor, il Fondo Monetario Internazionale ha affermato che l’ampio spread che separa il rendimento dei  titoli di Stato italiani da quelli tedeschi è ingiustificato almeno per quanto concerne 200 punti, che non sarebbero pertanto supportati dalla scarsa qualità degli elementi di lungo termine del bilancio e dell’economia del Paese. In altri termini, lo spread – che da tempo oscilla tra 400 e 500 punti – è per buona parte influenzato da elementi non strutturali.

Trasparenza societaria 2012

 Quali sono le società più trasparenti del mondo? Quali sono le migliori corporate internazionali per livello di avversione ai rischi di corruzione? A dircelo è stata, nelle scorse settimane, la periodica e interessante analisi compiuta dalla Transparency International, organizzazione governativa che si occupa di reati nel settore pubblico e privato, e che periodicamente produce classifiche e report per evidenziare quali società hanno il grado di trasparenza più elevato all’interno delle rispettive amministrazioni.

Come evitare la speculazione sugli spread secondo Robert Shiller

 Robert Shiller, 66 anni, è uno dei pionieri della finanza comportamentale, ovvero la disciplina che sposa finanza e psicologia. Attualmente insegna alla Yale University ed è diventato famoso grazie al libro “Esuberanza Irrazionale”, dedicato alle bolle speculative e di recente aggiornato anche con la bolla immobiliare scoppiata nel 2007. Shiller, che aveva previsto già la bolla internet del 2000 e quella dell’immobiliare del 2008, ha dei suggerimenti per i policy makers per fronteggiare la speculazione e mettere al riparo i paesi maggiormente indebitati.

Borsa di Milano perde il 3,5% prima dell’apertura di Wall Street

 Retromarcia delle borse europee, dopo una partenza tutto sommato positiva in linea con l’andamento delle ultime sedute. I listini azionari del vecchio continente sono passati tutti in territorio negativo, in particolare la borsa di Milano perde il 3,5% quotando in area 13190 nel giorno delle scadenze tecniche, ovvero dei contratti di opzione su azioni e indici con termine a luglio. L’indice FTSE MIB ha rotto gli indugi ed è crollato a partire dalle ore 11, nonostante l’approvazione da parte dell’Eurogruppo del piano di aiuti da 100 miliardi di euro per salvare le banche spagnole.